Carsosaurus marchesettii

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Carsosaurus
Fossile di Carsosaurus marchesetti
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Sauropsida
Ordine Squamata
Sottordine Lacertilia
Famiglia Aigialosauridae
Genere Carsosaurus
Specie C. marchesettii

Il carsosauro (Carsosaurus marchesettii) è un rettile acquatico estinto appartenente ai lepidosauri. Visse all'inizio del Cretaceo superiore (circa 100 milioni di anni fa), e i suoi resti sono stati ritrovati in Slovenia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale, lungo oltre un metro e mezzo, era il più grande rappresentante dei cosiddetti aigialosauridi, un gruppo di lucertole dalle abitudini semiacquatiche caratteristici della parte finale del Cretaceo inferiore e dei primi tempi del Cretaceo superiore. Il corpo era allungato, così come la coda, e le corte zampe erano probabilmente palmate. Il cranio era relativamente leggero ma fornito di mascelle dai denti acuminati.

Fossili eccezionali[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001 è stato descritto un ritrovamento eccezionale di fossile di carsosauro: una femmina gravida, nella cui regione addominale erano presenti almeno quattro embrioni ben sviluppati, il cui orientamento suggerisce che non erano stati divorati dalla femmina ma stavano effettivamente per nascere. La posizione di questi esemplari, inoltre, ha fatto supporre che sarebbero dovuti nascere dalla parte della coda (con le narici che emergevano per ultime); questo è un adattamento che previene il soffocamento del piccolo, e si riscontra in numerosi altri amnioti acquatici come i cetacei, i sirenii e gli ittiosauri. Un embrione era posizionato esattamente in mezzo al bacino, a suggerire che la femmina probabilmente era morta proprio durante il parto.

Questa condizione di viviparità negli aigialosauridi, animali di media taglia e dalle abitudini semiacquatiche, potrebbe averli liberati della necessità di tornare a riva per deporre le uova, e quindi potrebbe aver permesso la conseguente evoluzione di forme giganti e totalmente marine, come i mosasauridi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Michael W. Caldwell and Michael S. Y. Lee (2001). Live birth in Cretaceous marine lizards (mosasauroids). Proceedings of the Royal Society, Volume 268, Number 1484/December 7, 2001, pp 2397-2401

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