Carlos Cezar de Souza

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Carlos de Souza
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Altezza 169 cm
Peso 67 kg
Calcio
Ruolo Ala sinistra, attaccante
Carriera
Giovanili
Portuguesa
Squadre di club1
1956Comercial-SP? (?)
1957San Paolo14 (5)
1958-1962Comercial-SP? (?)
1962-1964SPAL26 (6)
1964-1973Comercial-SP? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Carlos Cezar de Souza (Ribeirão Preto, 6 settembre 1938) è un ex calciatore brasiliano, di ruolo attaccante.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver militato nelle giovanili del Portuguesa, nel 1956 passa nella squadra della sua città, il Comercial FBC nel quale si mette in luce per le sue buone capacità realizzative. Dopo un periodo in prestito con il San Paulo nel 1957, torna al Comercial e nel 1959 segna 2 dei 4 gol che consentono alla sua squadra di prevalere sul Corinthians e di approdare nella massima serie.[1]

Viene scovato nell'estate del 1962 dall'allenatore della SPAL Serafino Montanari che viene spedito dal suo presidente - Paolo Mazza, reduce dal Mondiale cileno - nel tentativo di trovare un attaccante efficace a basso costo che possa fare coppia con il nuovo titolare Gianni Bui e irrobustire una giovane SPAL che si prepara a disputare il suo dodicesimo campionato consecutivo di Serie A. L'affare si fa e De Souza sbarca a Ferrara per 20 milioni di lire.[2] Il suo debutto in massima serie avviene alla quarta giornata - il 7 ottobre 1962 a Genova contro la Sampdoria - e De Souza segna al 59' la rete che regala la vittoria alla SPAL che, a seguito di quel successo, si trova solitaria in vetta alla classifica. L'inizio è pertanto promettente e il carioca, dopo essere andato a secco a Torino, segna altri 2 gol il altrettante partite - uno nella vittoria interna contro la Roma e quello della bandiera nella sconfitta esterna contro il Bologna. Il 9 dicembre l'attaccante di Ribeirão Preto segna di nuovo ma convince sempre meno Mazza che lo ritiene efficace nell'eseguire le punizioni - che vengono sempre più spesso affidate a lui anziché allo specialista Sergio Cervato - ma evanescente nel gioco di squadra e tecnicamente approssimativo. De Souza segna di nuovo contro il Palermo, regalando la vittoria ai ferraresi il 20 gennaio 1963, e poi si appanna e spesso viene messo fuori squadra. I rapporti tra Mazza e Montanari si incrinano per la scelta del brasiliano e quest'ultimo abbandona polemicamente la SPAL - che viene affidata ad Aurelio Marchese - proprio alla vigilia della gara interna con il Venezia, partita che, il 28 aprile 1963 la SPAL pareggia in casa con il risultato di 1 a 1 proprio grazie ad una rete di De Souza.[3]

Nel campionato successivo la SPAL viene affidata a Giacomo Blason e il 9 settembre Il riconfermato De Souza gioca a Trieste contro la Triestina in una gara del primo turno eliminatorio di Coppa Italia. La Spal vince 2 a 0 e al gol di Cervato segue quello del brasiliano. In campionato le cose si fanno più complicate e De Souza, in una squadra che al termine della stagione retrocederà in Serie B, non trova spazio adeguato; gioca 7 partite - l'ultima delle quali il 22 marzo 1964 in una gara casalinga conclusasi a reti inviolate contro l'Atalanta - senza segnare alcun gol.

Poco apprezzato da Mazza, sostenuto da una parte del pubblico ferrarese ma beccato spesso da un'altra parte del medesimo, afflitto dalla saudade e prossimo al matrimonio[4], alla fine del suo secondo campionato in Italia De Souza riparte per il Brasile e continua a giocare nel Comercial fino al 1973.[1]

Con la SPAL, De Souza ha giocato 26 partite in Serie A segnando 6 reti, 2 partite di Coppa Italia segnando una rete e 3 partite di Coppa dell'amicizia segnando un gol.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Stella al San Paulo e col Comercial. Due anni a Ferrara, di Paolo Negri su "la Nuova Ferrara" del 14 febbraio 2011
  2. ^ De Souza non dimentica la SPAL, di Paolo Negri su "la Nuova Ferrara" del 14 febbraio 2011
  3. ^ Nel mio immaginario di bambino era il Pelè biancoazzurro, di Mauro Cavallini su "la Nuova Ferrara" del 14 febbraio 2011
  4. ^ Lasciò Ferrara per sposarsi, di Paolo Negri su "la Nuova Ferrara" del 14 febbraio 2011

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La SPAL 1908-1974 di Gualtiero Becchetti e Giorgio Palmieri, Daniele Rubboli Editore, Bologna 1974
  • Il calcio a Ferrara di Carlo Fontanelli e Paolo Negri, GEO edizioni, Empoli 2009
  • L'almanacco illustrato del calcio, Rizzoli editore, Milano 1962, 1963, 1964

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]