Carlo Osellame

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Carlo Osellame
Osellame al Cagliari nel 1979
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 177 cm
Peso 71 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1988 - giocatore
Carriera
Giovanili
1965-1969Montebelluna
Squadre di club1
1969-1971Montebelluna1+ (?)[1]
1971-1973Treviso63 (5)
1973-1974Pro Vasto16 (0)
1974-1976Treviso70 (20)
1976-1979Palermo90 (12)
1979-1982Cagliari75 (5)
1982Atalanta6 (0)
1982-1984Modena57 (2)
1984-1987Montebelluna89 (5)
1987-1988Feltrese? (?)
Carriera da allenatore
1988-1989Schio
1989-1990Giorgione
1990-1991Montebelluna
1991-1993CagliariAllievi
1993-1995[2]CagliariPrimavera
1995-1996Union Feltre
1997-2000TrevisoPrimavera
2000-2001Bandiera non conosciuta US Monte[3]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Carlo Osellame (Montebelluna, 10 novembre 1951) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto nelle giovanili del Montebelluna[4], sua città natale, esordì con essa nel calcio professionistico nel 1969-1970 in Serie D[4]. Nel 1971 passò al Treviso, dove disputò una stagione in Serie C (siglando tre reti in 30 incontri[5]) durante la quale la squadra retrocesse in quarta divisione. Nella stagione successiva marcò 30 ulteriori presenze mettendo a segno due reti[5], prima di passare, nel novembre 1973, alla Pro Vasto dove giocò 16 partite[5].

Osellame in azione al Palermo nella stagione 1977-1978

Tornato a Treviso nell'estate del 1974, contribuì con otto reti in 32 incontri[5] alla promozione dei veneti in Serie C, dove nel 1975-1976 disputò 37 gare siglando dodici reti[5]. Nel 1976 venne ingaggiato dal Palermo, con la cui maglia disputa tre stagioni in Serie B, siglando dodici reti in 90 gare complessive e raggiungendo la finale della Coppa Italia 1978-1979, dove i siciliani furono sconfitti dalla Juventus[6].

In Serie A con il Cagliari[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1979 venne acquistato dal Cagliari, con il quale esordì in Serie A il 23 settembre in Napoli-Cagliari (0-0)[5]: al termine della sua prima stagione marcò 24 presenze[7]. Nella seconda stagione in Sardegna, arrivò per lui la prima rete con la maglia rossoblù (siglata il 5 maggio 1981, nella gara contro il Como, terminata 1-1[8]) e si ripeté due settimane dopo contro il Catanzaro, segnando il gol della vittoria per 2-1[8]: alle due reti aggiunse 27 presenze da titolare[7]

Nel 1981-1982 Osellame fu ancora titolare del centrocampo cagliaritano, e siglò tre reti: il gol-vittoria nella gara contro il Torino del 29 novembre 1981 (1-0)[9] e una doppietta nel pareggio per 2-2 contro il Bologna il 24 gennaio 1982[9]. A fine stagione le sue presenze ammontarono a 24[7]: nell'estate dello stesso anno venne ceduto all'Atalanta. Con i sardi segnò complessivamente cinque reti in 75 gare di campionato[7].

Gli ultimi anni di carriera[modifica | modifica wikitesto]

Osellame iniziò quindi la stagione 1982-1983 nelle file dell'Atalanta, con la quale giocò sei partite in Serie B senza mettere a segno alcuna rete[5], prima di essere ceduto nella sessione autunnale del calciomercato al Modena in Serie C1.

Dall'ottobre del 1982 al giugno del 1984 Osellame militò quindi con i modenesi, dove siglò due reti in 57 incontri, prima di tornare nella sua squadra originaria, il Montebelluna, dove rimase per tre stagioni segnando cinque reti in 89 partite: nel 1987 passò alla Feltrese dove chiuse la carriera dopo una stagione, all'età di 37 anni[10].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1988 viene chiamato dallo Schio, in Serie D, come allenatore.[senza fonte] L'anno dopo venne chiamato ad allenare il Giorgione[11], dal quale fu esonerato a metà stagione per gli scarsi risultati conseguiti[11]. Negli anni 1990 diventò l'allenatore degli Allievi Nazionali del Cagliari dal 1991 al 1993[senza fonte], e della Primavera dei sardi dal 1993 al 1995[12]. Nel 1997 divenne allenatore della Primavera del Treviso[13], incarico ricoperto fino al 2000[14].

Negli anni successivi ha allenato le giovanili della sua squadra natale, il Montebelluna, guidando in alcuni casi anche la prima squadra[15]; qui ha vinto tre titoli italiani nelle categorie giovanili: nel 2003 con gli Allievi,[16] nel 2006 ancora con la stessa categoria[17] e nel 2011 con i Giovanissimi.[18] Nl 2016 e 2017 è al CornudaCrocetta e al Vadelago [19], dal 2018 è nuovamente al Montebelluna .Nel 2020 allena i giovanissimi del San Gaetano[20]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Treviso: 1974-1975

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L'unica presenza è relativa al campionato di Serie D 1969-1970; nella stagione successiva il Montebelluna militò tra i Dilettanti, di cui non sono noti i dati relativi alle presenze. Fonte: Autori Vari, La Raccolta completa degli Album Panini, 1ª ed., Panini per la Gazzetta dello Sport, 2005.
  2. ^ Almanacco Panini 1994, p. 208
  3. ^ Montebelluna che passione, di Angelo Ceron, Vol. I, p. 236
  4. ^ a b Autori Vari, La Raccolta completa degli Album Panini, 1ª ed., Panini per la Gazzetta dello Sport, 2005.
  5. ^ a b c d e f g Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano - Volume 2, Milano, Baldini&Castoldi, 2000, ISBN 88-8089-862-0 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2013).
  6. ^ (EN) Coppa Italia 1978/79, su rsssf.com, RSSSF. URL consultato il 9 marzo 2011.
  7. ^ a b c d Carlo Osellame, su archiviorossoblu.it. URL consultato il 10 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2008).
  8. ^ a b Vargiu, p. 53.
  9. ^ a b Vargiu, p. 90.
  10. ^ Feltrese - "CENTO ANNI DI STORIA" [collegamento interrotto], su webcache.googleusercontent.com, feltreseprealpi.it. URL consultato il 10 marzo 2011.
  11. ^ a b IL GIORGIONE DI GINO ZECCHIN, su giorgionecalcio.it. URL consultato il 10 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2011).
  12. ^ La prima volta di Medda e Perra[collegamento interrotto], L'Unione Sarda, 11 gennaio 1996. URL consultato il 10 marzo 2011.
  13. ^ Il Treviso ricomincia da Bellotto gli chiede la salvezza, su archiviostorico.gazzetta.it, gazzetta.it, 17 giugno 1997. URL consultato il 10 marzo 2011.
  14. ^ Treviso - PRIMAVERA, su solocalcio.com. URL consultato il 10 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2009).
  15. ^ Zanardo fa 13: Quinto secondo (PDF), su seriednews.com, 19 marzo 2007. URL consultato il 10 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  16. ^ Gli allievi della Sacilese sfidano il Montebelluna: in palio le finali nazionali gelocal.it
  17. ^ SESTESE E MONTEBELLUNA CAMPIONI D'ITALIA figc.it
  18. ^ Montebelluna, Gagno passa al Brescia notiziariocalcio.com
  19. ^ https://www.venetogol.it/2018/06/27/carlo-osellame-torna-al-montebelluna-fara-il-responsabile-scouting-020941/, su venetogol.it.
  20. ^ https://www.venetogol.it/2020/07/31/carlo-osellame-allenera-i-giovanissimi-del-san-gaetano-026092/, su venetogol.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La raccolta completa degli album Panini 1981-1982. «La Gazzetta dello Sport»
  • Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta - Vol 2, Bergamo, Sesaab, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.
  • Valerio Vargiu, Cagliari 90 - La storia e i protagonisti della squadra più amata dell'isola dal 1920 al 2010 - Volume 2, Cagliari, La Guida, 2010.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]