Carlo Monni

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Carlo Monni

Carlo Monni (Campi Bisenzio, 23 ottobre 1943Firenze, 19 maggio 2013) è stato un attore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monni esordì con spettacoli nei locali e nelle feste paesane della sua zona; in queste occasioni ebbe la possibilità di incontrare Roberto Benigni, con cui strinse un lungo sodalizio artistico e umano. Nel 1976 Monni e Benigni approdarono su Rai 2: i due comici fingevano di disturbare le frequenze della Rai con la fantasiosa tv Onda Libera che trasmetteva da "una stalla di Capalle", con la scenografia arricchita da alcune mucche.

Nel 1978 fu nel programma di Roberto Benigni Vita da Cioni. Da quell'anno in poi recitò in diversi film che gli diedero la notorietà, tra cui spicca Berlinguer ti voglio bene di Giuseppe Bertolucci e Il Comizio con Roberto Benigni che era stato riproposto più volte sulla Rete 3 nei primi anni '80 e su Rai 1 nel 2002. Nel corso della sua carriera ebbe l'opportunità di lavorare per molti registi impegnati, come ad esempio Marco Ferreri, Sergio Citti, Massimo Troisi, Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Pupi Avati, Tinto Brass e Paolo Virzì. Nel 1987 venne chiamato da Daniele Luchetti per il film Domani accadrà, ma dovette rifiutare a causa di un impegno teatrale[1]. Celebre nel 1984 il ruolo di "Vitellozzo", interpretato nel film Non ci resta che piangere, al fianco di Roberto Benigni e Massimo Troisi.

Molto rare furono invece le sue apparizioni in televisione, mezzo di comunicazione che non apprezzava: nel 1986 rifiutò di partecipare a Indietro tutta di Renzo Arbore, mentre negli ultimi anni di vita partecipò come ospite, sempre al fianco dell'amico Massimo Ceccherini, al programma Stracult[1]. Presenziò a oltre cento spettacoli pubblici, tra cui nel 1998 lo spettacolo teatrale di Alessandro Paci e Massimo Ceccherini Fermi tutti questo è uno spettacolo nel ruolo di Mastro Geppetto. Tra un impegno e l'altro amava dedicarsi al verseggiare libero nella tradizione toscana.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Malato da tempo, è morto il 19 maggio 2013 in ospedale all'età di 69 anni[2].

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 maggio 2014, nel primo anniversario della scomparsa, l'amministrazione comunale di Campi Bisenzio ha dedicato a Monni il teatro cittadino, che ha assunto il nome di Teatrodante Carlo Monni. Il 23 ottobre 2013 il Comune di Firenze ha intitolato a Carlo Monni la fermata della tramvia al Parco delle Cascine (T1 Cascine - Carlo Monni).

La prima stagione de I delitti del BarLume è dedicata a Carlo Monni.[senza fonte]

Nel 2016 è uscito il libro Carlo Monni. Balenando in burrasca, a cura di Pilade Cantini (Edizioni Clichy).

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Monni fuori dal Teatro Dante di Campi Bisenzio (2008)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli spettacoli a cui ha partecipato ci sono l'adattamento televisivo RAI di L'uomo, la bestia e la virtù (1991) di Carlo Cecchi, Fermi tutti questo è uno spettacolo (1998) con Alessandro Paci e Massimo Ceccherini, Elogio del sudicio (2002), Pinocchio (2009) con Alessandro Paci e Massimo Ceccherini, Falstaff con Marco Cocci e Nottecampana, uno spettacolo sulla vita di Dino Campana con Arlo Bigazzi, Orio Odori e Giampiero Bigazzi. Nel 2010 va in scena con una versione corale di Benvenuti in casa Gori, regia di Alessandro Benvenuti, presso il Teatro Dante di Campi Bisenzio insieme con Anna Meacci, Giuseppe Troilo, Sandro Trippi, Maura Graziani, Alessio Grandi, Vanessa De Feo e Giulia Aiazzi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Intervista a Carlo Monni, su andreascanzi.it, 20 gennaio 2012.
  2. ^ Addio a Carlo Monni, l'attore-poeta, in corrierefiorentino.corriere.it, 19 maggio 2013.

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