Carlo Maria Tallarigo

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Carlo Maria Tallarigo (Motta Santa Lucia, 2 luglio 1832Napoli, 7 dicembre 1889) è stato un letterato e presbitero italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Visse la sua infanzia a Conflenti con i genitori Francesco e Maria Antonia Volpe[1]. Studiò nel seminario vescovile di Nicastro dove si formò al sacerdozio ed ebbe come compagni Francesco Fiorentino, Pietro Ardito[2], Antonio Paola.

Fu professore di letterature latine e greche, poi di filosofia ed infine di letteratura italiana a Spoleto. L'arcivescovo di Spoleto Giovanni Battista Arnaldi, lo sospese “a divinis” per idee reazionarie e illiberali. Tallarigo abbandonò il sacerdozio e sposò Alda Carosio[3].

In seguito, trasferitosi a Napoli, insegnò lettere nel liceo Genovesi e ricoprì la cattedra di Lettere Italiane nella facoltà di Lettere.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • L'arcivescovo di Spoleto e i professori calabresi rivelazioni e considerazioni pel professore Carlo Maria canonico Tallarigo, Spoleto, Dalla tipografia Bossi, e Bassoni, 1861. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  • Antologia Greca a cura di P. Ardito e C.M. Tallarigo. Foligno, 1866
  • Giovanni Gioviano Pontano - Discorso Accademico Foligno, 1868
  • Giovanni Pontano e i suoi tempi Napoli, Morano, 1874
  • Storia della letteratura italiana Napoli, Morano, 1877
  • In morte di Vittorio Emanuele 2 Napoli, Morano 1878
  • Nel trigesimo della morte di Carlo Calabria : commemorazione Napoli, Morano 1879
  • Per l'inaugurazione della Società degl'Istitutori Italiani : discorso Napoli, Morano 1880
  • Nuova Crestomazia Italiana Napoli, 1886.
  • Giano Anisio Napoli, 1887.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giovanni D. Putaro, Carlo Maria Tallarigo, l’uomo dietro la statua, su conflenti.italiani.it, 22 Novembre 2019. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  2. ^ Matteo Scalise, Carlo Maria Tallarigo, il garibaldino spretato, su https://www.lameziaterme.it. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  3. ^ Giovanni D. Putaro.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN89163646 · ISNI (EN0000 0000 7728 9632 · SBN RAVV075952 · BAV 495/140474 · LCCN (ENno2012126526 · GND (DE1055178112 · BNF (FRcb125691182 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2012126526
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