Carlo Durante

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Carlo Durante
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Atletica leggera paralimpica
Specialità Maratona, mezzofondo
Palmarès
 Paralimpiadi
Oro Barcellona 1992 Maratona
Argento Atlanta 1996 Maratona
Bronzo Sydney 2000 Maratona
 Campionati Mondiali
Oro Berlino 1994 Maratona
 Campionati Europei
Oro Caen 1991 Maratona
Oro Dublino 1993 Maratona
Oro Riccione 1997 Maratona
Argento Lisbona 1999 Maratona
Argento Francoforte 2001 Mezza maratona
 

Carlo Durante (Volpago del Montello, 27 giugno 1946Nervesa della Battaglia, 24 maggio 2020) è stato un atleta paralimpico italiano non vedente.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Durante, appassionato di sport fin dall'adolescenza, ha partecipato come vedente a molte competizioni, riuscendo a gareggiare senza l'aiuto di una guida fino all'età di 28 anni. Essendo però affetto da retinite pigmentosa, malattia che porta alla cecità, ha interrotto la sua attività sportiva fino all'età di quarant'anni, quando, ritrovatosi totalmente cieco, ha ripreso ad esprimersi come maratoneta grazie a un gruppo di amici e alla società sportiva G.S.No.Ve. di Padova. Ha gareggiato nella maratona, nella mezza maratona, nei 10000 metri piani e, occasionalmente, su distanze più brevi.

L'atleta è morto improvvisamente il 24 maggio 2020, colto da un infarto, mentre correva in tandem con un amico.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ha vinto la maratona alla paralimpiade estiva di Barcellona del 1992 (2h50'00). Sempre nella maratona è medaglia d'argento nelle paralimpiade estiva del 1996 di Atlanta (2h53'31) e di bronzo nella paralimpiade estiva del 2000 a Sydney (2h48'45). Settimo in quella del 2004 ad Atene.

Medaglia d'oro su maratona ai Campionati del Mondo a Berlino nel 1994 (2h47'26) e il quarto posto ai Campionati Mondiali in Giappone nel 1998.

Vincitore ai Campionati Europei di Maratona per Non Vedenti a Caen (Francia) nel 1991, Dublino 1993 (2h46'39), Riccione nel 1997 (2h57'47) secondo posto a Lisbona 1999 (2h53'12). Secondo classificato ai Campionati europei di Francoforte, nel 2001, nella mezza maratona.

Campione italiano dal 1990 al 2004 su tutte le distanze dai 10.000 m alla maratona.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

  • 1991 - Medaglia d'argento al merito sportivo (campione europeo atletica leggera, maratona);[2]
  • 1992 - Medaglia d'oro al merito sportivo (campione paralimpico atletica leggera, maratona);[2]
  • 1993 - Medaglia d'argento al merito sportivo (campione europeo atletica leggera, maratona);[2]
  • 1994 - Medaglia d'oro al merito sportivo (campione mondiale atletica leggera, maratona);[2]
  • 1994 - Medaglia di bronzo al merito sportivo (4º classificato nel campionato mondiale atletica leggera, 10.000 m.);[2]
  • 1996 - Medaglia d'oro al merito sportivo (2º classificato alle Paralimpiadi atletica leggera, maratona);[2]
  • 1996 - Medaglia di bronzo al merito sportivo (7º classificato alle Paralimpiadi atletica leggera, 10.000 m.);[2]
  • 1997 - Medaglia d'argento al merito sportivo (campione europeo atletica leggera, maratona(;[2]
  • 1999 - Medaglia di bronzo al merito sportivo (2º classificato nel campionato europeo atletica leggera, maratona);[2]
  • 2000 - Medaglia d'argento al merito sportivo (3º classificato alle Paralimpiadi atletica leggera, maratona);[2]
  • 2001 - Medaglia di bronzo al merito sportivo (2º classificato nel campionato europeo atletica leggera, mezza maratona);[2]
  • 2004 - Medaglia di bronzo al merito sportivo (7º classificato alle Paralimpiadi atletica leggera, maratona);[2]
  • 2014 - Leone d'argento conferito dal CONI regionale veneto.[3]
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
— 15 dicembre 2015[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Brando Fioravanti, Malore improvviso durante la gita in bici: morto Carlo Durante, oro paralimpico nel '92, su trevisotoday.it. URL consultato il 24 maggio 2020.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Carlo Durante, su coni.it. URL consultato il 29 settembre 2018.
  3. ^ Tra storia e futuro, il Veneto celebra a Vicenza i cento anni del Coni, su sportvicentino.it, 17 ottobre 2014. URL consultato il 5 settembre 2018.
  4. ^ Collari d'oro 2015, su coni.it. URL consultato il 27 dicembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]