Cappella di San Paolo di Damasco

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Cappella di San Paolo
Cappella di San Paolo
StatoBandiera della Siria Siria
GovernatoratoGovernatorato di Damasco
LocalitàDamasco
Coordinate33°30′23″N 36°18′55″E / 33.506389°N 36.315278°E33.506389; 36.315278
Religionegreco cattolica melchita
Consacrazione1923
ArchitettoEustache de Lorey
Inizio costruzione1922
Completamento1923

La cappella fu costruita, negli anni 1922 e 1923, durante il periodo di amministrazione francese, su progetto dell'allora direttore dell'istituto francese d'Archeologia e Arte Musulmana, il conte, Eustache de Lorey, all'interno dell'arco della porta della vecchia cinta muraria della città di Damasco, detta Bab Keisan. La porta, che era stata fatta edificare da Nur-ar-Din, nella seconda metà del XII secolo, era il luogo attraverso il quale, secondo la tradizione, San Paolo fuggì da Damasco, infatti Paolo, dopo essersi convertito al Cristianesimo ed essere stato battezzato da San Anania, divenne un predicatore che attirò su di sé l'odio degli ebrei che ne organizzarono l'uccisione. Allora, Paolo si nascose in una casa presso le mura e, nascostosi in una cesta, nottetempo, si fece calare fuori della città da una finestra della porta detta Bab Keisan, sfuggendo così alla cattura. Secondo la tradizione popolare la cesta in cui si trovava Paolo era sorretta dall'arcangelo Gabriele.[1]

Bassorilievo di Paolo che viene calato dalla porta, detta Bab Keisan, in una cesta
« E subito si pose a predicar Gesù nelle sinagoghe, esser quello il Figlio di Dio.
E quanti l'udivano, eran pieni di stupore, e dicevano: «Non è costui quello che a Gerusalemme perseguitava gl'invocanti il sacro nome, ed era venuto qua per menarli incatenati ai capi dei sacerdoti?».
Ma Saulo, con forza sempre crescente, confondeva i Giudei che abitavano in Damasco, dimostrando che quello è il Cristo.
Passati che furono molti giorni, i Giudei si misero tutti insieme per ucciderlo;
ma la cosa venne a notizia di Saulo. Essi, giorno e notte, facevan la guardia alle porte, per ucciderlo;
ma i discepoli, nel buio, per un muro lo calaron giù in una cesta. »   ( Atti Degli Apostoli ), 10-19, su laparola.net.)

Sorge a poca distanza dalla sotterranea Cappella di San Anania.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alfonso Anania, Antonella Carri, Lilia Palmieri, Gioia Zenoni, Siria, viaggio nel cuore del Medio Oriente, Polaris, 2009, p. 159.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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