Capocotta
Spiaggia di Capocotta | |
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La spiaggia di Capocotta in autunno | |
Massa d'acqua | Mar Tirreno |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Roma, Pomezia |
Aree protette | Riserva naturale statale Litorale Romano |
Coordinate | 41°39′52.49″N 12°24′10.69″E / 41.66458°N 12.40297°E |
La spiaggia di Capocotta è la zona di litorale romano compresa tra Castel Porziano e Torvaianica (dal km 7,600 al km 10,100 della via Litoranea), uno dei tratti di dune meglio conservati d'Italia.
Estesa per 45 ettari[1], dal 1996 fa parte della riserva naturale statale Litorale Romano[2].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La tenuta di Capocotta, probabilmente già nota in passato con il nome di Capocorso[3], emerge per la prima volta come unità autonoma nel XV secolo, quando risulta di proprietà di Camillo Capranica. Passò poi durante il XVII secolo ai Borghese; secondo il Catasto Annonario del 1803, aveva una superficie di circa 760 ettari. Agli inizi del XX secolo, divenne proprietà privata della Casa reale, che intendeva così ingrandire l'adiacente tenuta di Castelporziano, in uso alla famiglia regnante ma di proprietà dello stato italiano.
Dopo la fine della monarchia, la tenuta seguì la sorte dei possedimenti privati di casa Savoia e divenne per tre quarti proprietà degli eredi di Vittorio Emanuele III. Su quest'area si progettò la costruzione di un quartiere residenziale, finché nel 1985, su iniziativa dei movimenti ambientalisti e dell'allora Presidente Sandro Pertini, 1.000 ettari dell'area furono annessi a Castel Porziano, assegnata in uso al Presidente della Repubblica dopo la guerra[4], ripristinando così l'unità storica dell'antico territorio laurentino[5].
Quella che oggi viene considerata la spiaggia di Capocotta rappresenta quindi, in senso stretto, la fascia litoranea del vecchio latifondo non incluso nella tenuta presidenziale; ciò giustifica l'appellativo di ex tenuta di Capocotta per la località.
Ambiente[modifica | modifica wikitesto]
L'oasi naturista di Capocotta[modifica | modifica wikitesto]
La zona dunale di Capocotta è di notevole interesse ambientale, ma anche antropologico e sociale: la spiaggia infatti è riconosciuta dal movimento naturista internazionale[6] ed è punto di incontro per la comunità LGBT romana[7].
Controversie ambientali[modifica | modifica wikitesto]
Negli ultimi anni, i diversi interessi che ruotano attorno a Capocotta hanno dato luogo a controversie. La Commissione di controllo della Riserva Naturale Statale Litorale Romano del Ministero dell'ambiente, su invito dell'Unione Naturisti Italiani, sezione Lazio, ha trasmesso una richiesta di chiarimento al comune di Roma ed al Corpo Forestale dello Stato a proposito delle mancate demolizioni degli insediamenti abusivi su suolo demaniale, già ordinate a partire dal 1999[8].
Anche l'attenzione degli ambientalisti è alta per questa zona di costa: i problemi derivati dalla pressione antropica si sommano a quelli dovuti all'erosione della spiaggia causata dalle mareggiate, come quella del 2001, con 50 metri di costa "mangiata" e dune franate[9], e quella del 2008, per far fronte alla quale la Regione Lazio, nel 2009, ha stanziato 24 milioni di euro[10].
Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
Riferimenti nella cultura popolare:
- La leggenda legata a Capocotta è stata narrata dal poeta dialettale romano Augusto Sindici a fine '800.
- Il nome della spiaggia è divenuto noto al pubblico italiano per un celeberrimo caso di cronaca nera, il caso Montesi, ed avrebbe ispirato alcune scene del film di Federico Fellini La dolce vita[11][12].
- In riferimento al medesimo caso di cronaca, la canzone Nuntereggae più (1978) di Rino Gaetano cita il nome della spiaggia.
- In tempi recenti, ad essa allude Alberto Arbasino in più punti del suo romanzo Fratelli d'Italia.
- I Flaminio Maphia la citano nel testo della loro rivisitazione (2010) di Vamos a la playa, noto successo dei Righeira qui reintitolato Vamos alla playa (coi Flaminio Maphia).
- Nel giugno del 2017, il regista Raffaele Passerini proietta in anteprima mondiale il film Il Principe di Ostia Bronx (Kiné)[13] al Biografilm Festival di Bologna[14]. Il film e il materiale di repertorio sono quasi interamente girati nella spiaggia di Capocotta.
Negli anni '70, Pier Paolo Pasolini usó la spiaggia come location per rilasciare un’intervista “corsara”.[non è chiaro]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Aree protette, su legambiente.eu, Legambiente (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2009).
- ^ D.M.A. 29 marzo 1996.
- ^ secondo quanto riportato dall'Olstenio; v. volume 2, Cap. V, Di Laurenzio, Lavinio e Lauro-Lavinio, in Dissertazioni della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, p. 506.
- ^ La Tenuta di Castelporziano, su palazzo.quirinale.it, sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana.
- ^ O. Amore, Tipologie ambientali e gestione delle risorse nel Lazio. La "Marittima nel lunghissimo periodo, in G. Alfani, M. Di Tullio e L. Mocarelli (a cura di), Storia economica e ambiente italiano (ca. 1400-1850), Franco Angeli Editore, 2013, pp. 252-253, ISBN 9788856847086.
- ^ Oasi Naturista di Capocotta, su italianaturista.it.
- ^ Coppia gay cacciata dalla spiaggia a Capocotta. L'Arcigay chiede i danni, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 11 agosto 2010. URL consultato il 4 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2014).
- ^ Ambiente, su unilazio.it (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2006).
- ^ Capocotta, una montagna di rifiuti sotto l'ultima mareggiata, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 18 marzo 2001.
- ^ C'era una volta una spiaggia: le mareggiate hanno cancellato il litorale, su romatoday.it, 22 aprile 2009.
- ^ (EN) Philip French, Italian cinema's sweet success, su guardian.co.uk, The Observer, 17 febbraio 2008. URL consultato l'8 aprile 2010.
- ^ Karen Pinkus, The Montesi Scandal: The Death of Wilma Montesi and the Birth of the Paparazzi in Fellini's Rome, University of Chicago Press, 2003
- ^ Il Principe di Ostia Bronx | Kiné—doc, in Kiné—doc, 3 aprile 2017. URL consultato il 12 giugno 2017.
- ^ Biografilm Festival | International celebrations of lives, su www.biografilm.it. URL consultato il 12 giugno 2017.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Ambiente
- Alexandra Bernitsas (a cura di), Capocotta ultima spiaggia: proposta per il parco naturalistico-archeologico del litorale romano, catalogo della mostra a cura del Comune di Roma - Assessorato alla Cultura e di Italia Nostra - Roma, Quasar, 1985 ISBN 88-85020-62-3.
- AA.VV, Stato delle dune del litorale laziale compreso fra Castel Fusano e Capocotta, a cura dell'AIAS (Associazione Italiana amatori delle piante succulente), s.l., s.n., 2004.
- Massimo Biondi, Loris Pietrelli , Birdwatching sul litorale romano: elenco preliminare degli uccelli che frequentano il litorale da Maccarese a Capocotta (stesura aggiornata al novembre 1987), LIPU - delegazione di Ostia Lido, Comune di Roma - XIII Circoscrizione, Comune di Roma - Assessorato alla Cultura, Roma, Arti grafiche San Marcello, 1987.
- Caso Montesi
- (EN) Karen Pinkus, The Montesi Scandal: The Death of Wilma Montesi and the Birth of the Paparazzi in Fellini's Rome, University of Chicago Press, 2003.
- Francesco Floris, L'ultimo re di Capocotta, Firenze, Edizioni Leonardo, 1954.
- Letteratura
- Augusto Sindici, La Capocotta: 12. leggenda della campagna romana, in Nuova Antologia, n° 34, fasc. 664, 16 agosto 1899.
- Alberto Arbasino, Fratelli d'Italia, Adelphi, 1990. ISBN 88-06-25106-6.
- Filmografia
- Un altro pianeta (2008) di Stefano Tummolini.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Capocotta
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale della Riserva naturale Litorale romano, su riservalitoraleromano.it.
- La spiaggia di Capocotta Archiviato il 26 ottobre 2013 in Internet Archive. sul sito di Legambiente
- Sito ufficiale dell'Unione Naturisti Italiani sezione Lazio: contiene vari riferimenti alla controversia sulle cubature degli stabilimenti a Capocotta.
- Capocotta, salviamo le dune del Presidente sul Corriere della Sera del 25 settembre 2005, articolo di Fulco Pratesi.
- Testo on-line di Vai a Capocotta, una delle Leggende della Campagna Romana, poesie in dialetto romanesco di Augusto Sindici nella Biblioteca nazionale braidense.