Capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano

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Capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano
Bandiera del Capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano
Il Generale di corpo d'armata con incarichi speciali Carmine Masiello, attuale Capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano
Stato Italia
Organizzazione Esercito Italiano
TipoCapo di stato maggiore
In caricaCarmine Masiello
da27 febbraio 2024
Istituito1º settembre 1882

Il capo di stato maggiore dell'Esercito è il massimo responsabile dell'approntamento, dell'addestramento e del mantenimento in efficienza dell'Esercito Italiano. Il distintivo di grado è quello di generale di corpo d'armata con incarichi speciali, formato da quattro stellette argentate disposte a rombo, l'ultima delle quali è bordata di rosso, e una greca.

Dal 27 febbraio 2024 il capo di stato maggiore dell'Esercito è il generale di corpo d'armata Carmine Masiello[1].

Attribuzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il capo di stato maggiore dell'Esercito (CSME) presiede lo stato maggiore dell'Esercito (SME), l'organismo di vertice deputato alla definizione delle politiche di forza armata.[2] In questa sede il CSME dispone in via diretta di un ufficio generale (con annesso l'ufficio pubblica informazione e comunicazione)[3] e, dal 2012, del Dipartimento impiego del personale, che ha così assunto la diretta responsabilità in materia di gestione e politica d'impiego del personale. Oltre a ciò il CSME ha alle dirette dipendenze anche l'ufficio generale del comandante responsabile dell'amministrazione, a cui dal 10 gennaio 2013 è stato aggregata la Direzione amministrazione dell'Esercito.[4][5]

Il CSME rappresenta l'Esercito presso il governo e i suoi ministeri, presso il Parlamento italiano e le organizzazioni internazionali, inoltre presiede le cerimonie solenni e può partecipare al Consiglio supremo di difesa. Il capo di stato maggiore è sempre proveniente dal Ruolo normale, avendo frequentato l'Accademia Militare, la Scuola di applicazione e i corsi ordinario e superiore di stato maggiore.

Catena di comando[modifica | modifica wikitesto]

Il capo di Stato Maggiore si avvale dei seguenti Comandi di Vertice:

Dal 1º ottobre 2016 dipendono direttamente dal capo di SME:

Lo Stato maggiore[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stato maggiore dell'Esercito italiano.

Lo Stato maggiore dell'Esercito italiano è lo staff di supporto al Capo di stato maggiore dell'Esercito.

I capi di stato maggiore dell'Esercito[modifica | modifica wikitesto]

I dati che seguono, tutti tratti dal sito ufficiale dell'Esercito Italiano,[7] includono anche i capi di stato maggiore del Regio Esercito, noto come "Servizio di stato maggiore" dal 1920 al 1923 e come "Stato maggiore centrale" dal 1923 al 1925.

Corpo di stato maggiore e Servizio di stato maggiore[modifica | modifica wikitesto]

Il paramano per il capo di stato maggiore del Regio Esercito in uso durante la prima guerra mondiale
Immagine Grado Nome e cognome Estremi temporali
Inizio Fine
tenente generale Enrico Cosenz 1º settembre 1882 1º dicembre 1893
tenente generale Domenico Primerano 1º dicembre 1893 1º giugno 1896
tenente generale Tancredi Saletta 1º giugno 1896 27 giugno 1908
tenente generale Alberto Pollio 1º luglio 1908 1º luglio 1914
tenente generale Luigi Cadorna 10 luglio 1914 8 novembre 1917
tenente generale Armando Diaz 9 novembre 1917 24 novembre 1919
generale dell'Esercito Pietro Badoglio 24 novembre 1919 3 febbraio 1921
tenente generale Giuseppe Vaccari 3 febbraio 1921 16 gennaio 1923

Stato maggiore centrale[modifica | modifica wikitesto]

Immagine Grado Nome e cognome Estremi temporali
Inizio Fine
tenente generale Giuseppe Vaccari 16 gennaio 1923 1º maggio 1923
tenente generale Giuseppe F. Ferrari 1º maggio 1923 4 maggio 1925
generale d'esercito Pietro Badoglio 4 maggio 1925 8 giugno 1925

Stato maggiore del Regio Esercito[modifica | modifica wikitesto]

L'insegna per spallina di capo di stato maggiore del Regio Esercito (generale di corpo d'armata con incarichi speciali) in uso appena dopo la seconda guerra mondiale e, a destra, quella di generale designato d'armata
Immagine Grado Nome e cognome Estremi temporali
Inizio Fine
generale d'esercito Pietro Badoglio 8 giugno 1925 1º febbraio 1927
generale di corpo d'armata Giuseppe Francesco Ferrari 1º febbraio 1927 15 febbraio 1928
generale di corpo d'armata Nicola Gualtieri 29 luglio 1928 4 febbraio 1929
generale di corpo d'armata Alberto Bonzani 4 febbraio 1929 1º ottobre 1934
generale designato d'armata Federico Baistrocchi 1º ottobre 1934 7 ottobre 1936
generale designato d'armata Alberto Pariani 7 ottobre 1936 3 novembre 1939
maresciallo d'Italia Rodolfo Graziani 3 novembre 1939 24 marzo 1941
generale di corpo d'armata Mario Roatta 24 marzo 1941 20 gennaio 1942
generale designato d'armata Vittorio Ambrosio 20 gennaio 1942 1º febbraio 1943
generale designato d'armata Ezio Rosi 1º febbraio 1943 18 maggio 1943
generale di corpo d'armata Giuseppe De Stefanis[8] 19 maggio 1943 31 maggio 1943
generale di corpo d'armata Mario Roatta 1º giugno 1943 18 novembre 1943
generale di corpo d'armata Paolo Berardi 18 novembre 1943 10 febbraio 1945
generale di brigata Ercole Ronco 10 febbraio 1945 4 luglio 1945
generale di divisione Raffaele Cadorna 4 luglio 1945 13 giugno 1946

Stato maggiore dell'Esercito Italiano[modifica | modifica wikitesto]

L'insegna per spallina (dal 1973) di capo di stato maggiore dell'Esercito Italiano (generale di corpo d'armata con incarichi speciali)
Immagine Grado Nome e cognome Estremi temporali
Inizio Fine
generale di divisione Raffaele Cadorna[9] 1946 1947
generale di corpo d'armata Luigi Efisio Marras 1947 1950
generale di corpo d'armata Ernesto Cappa 1950 1952
generale di corpo d'armata Giuseppe Pizzorno 1952 1954
generale di corpo d'armata Giorgio Liuzzi 1954 1959
generale di corpo d'armata Bruno Lucini 1959 1960
generale di corpo d'armata Antonio Gualano 1960 1962
generale di corpo d'armata Giuseppe Aloia 1962 1966
generale di corpo d'armata Giovanni de Lorenzo 1966 1967
generale di corpo d'armata Guido Vedovato 1967 1968
generale di corpo d'armata Enzo Marchesi 1968 1970
generale di corpo d'armata Francesco Mereu 1970 1973
generale di corpo d'armata Andrea Viglione 1973 1975
generale di corpo d'armata Andrea Cucino 1975 1977
generale di corpo d'armata Eugenio Rambaldi 1977 1981
generale di corpo d'armata Umberto Cappuzzo 1981 1985
generale di corpo d'armata Luigi Poli 1985 1987
generale di corpo d'armata Ciro Di Martino 1987 1989
generale di corpo d'armata Domenico Corcione 1989 1990
generale di corpo d'armata Goffredo Canino 1990 1993
generale di corpo d'armata Bonifazio Incisa di Camerana 1993 1997
tenente generale Francesco Cervoni 1997 2001
tenente generale Gianfranco Ottogalli 2001 2003
tenente generale Giulio Fraticelli 2003 2005
generale di corpo d'armata Filiberto Cecchi 2005 2007
generale di corpo d'armata Fabrizio Castagnetti 2007 2009
generale di corpo d'armata Giuseppe Valotto 2009 2011
generale di corpo d'armata Claudio Graziano 2011 2015
generale di corpo d'armata Danilo Errico 2015 2018
generale di corpo d'armata Salvatore Farina 2018 2021
generale di corpo d'armata Pietro Serino 2021 2024
generale di corpo d'armata Carmine Masiello 2024 in carica

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Generale Carmine Masiello è il nuovo Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, su rid.it. URL consultato il 27 febbraio 2024.
  2. ^ Stato Maggiore dell'Esercito, su esercito.difesa.it. URL consultato il 9 maggio 2013.
  3. ^ Rapporto Esercito 2012, p. 34.
  4. ^ Rapporto Esercito 2012, p. 191.
  5. ^ Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, su esercito.difesa.it. URL consultato il 9 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2013).
  6. ^ Il Capo di Stato Maggiore - Esercito Italiano
  7. ^ SME - I Capi di Stato Maggiore, su esercito.difesa.it. URL consultato il 9 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2013).
  8. ^ Nomina interinale.
  9. ^ Nominato nuovamente dopo la nascita della Repubblica.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Rapporto Esercito 2012 (supplemento), in Rivista Militare, nº 2, Roma, 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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