Capalbio Scalo

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Capalbio Scalo
frazione
Capalbio Scalo – Veduta
Capalbio Scalo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Grosseto
Comune Capalbio
Territorio
Coordinate42°24′32″N 11°22′18″E / 42.408889°N 11.371667°E42.408889; 11.371667 (Capalbio Scalo)
Altitudinem s.l.m.
Abitanti551 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale58011
Prefisso0564
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanticapalbiesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Capalbio Scalo
Capalbio Scalo

Capalbio Scalo è una frazione del comune italiano di Capalbio, nella provincia di Grosseto, in Toscana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di Capalbio Scalo è situato nella parte meridionale della costa d'Argento, lungo il litorale della Maremma grossetana, a circa 8 m d'altitudine e a poco più di 1 km in linea d'aria dalla costa del mar Tirreno. Il paese sorge in prossimità della riva settentrionale del lago di Burano, dalla quale è separata dal tracciato della ferrovia.

L'area del lago di Burano è di significativo interesse naturalistico e dal 1980 è riserva naturale statale: si tratta di una laguna salmastra che si estende per circa 236 ettari, ha una profondità media di un metro ed è separato dal mar Tirreno da una stretta fascia di dune, che costituisce uno dei tratti costieri naturalisticamente meglio conservati della regione.[1] A nord di Capalbio Scalo, alle pendici del Poggio Capalbiaccio (238 m), è invece situato il lago di San Floriano, bacino lacustre collegato con il lago di Burano tramite il fosso San Floriano (4 km)[2] che va ad immettersi nel fosso Melone (9 km)[3], corso d'acqua che nasce da Poggio Imperiale (147 m) e dopo aver attraversato la frazione del Giardino si allaccia al lago di Burano presso la Tagliata etrusca. A sud-est del paese, sul lato orientale del lago, ha origine il canale emissario del Lago di Burano.

Capalbio Scalo dista poco meno di 10 km dal capoluogo comunale e circa 50 km da Grosseto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Capalbio Scalo nacque nella seconda metà del XIX secolo in una località nota come Nunziatella, grazie all'inaugurazione della ferrovia avvenuta nell'agosto 1864, della quale la stazione di Nunziatella costituiva temporaneamente il capolina meridionale; il collegamento con Civitavecchia e quindi con Roma avvenne poco dopo nell'estate del 1867. La stazione era a servizio del territorio capalbiese, allora parte del comune di Orbetello, ed era sfruttata soprattutto dalla vicina tenuta della Nunziatella.

Il piccolo paese iniziò a sorgere intorno alla stazione, ma si sviluppò principalmente nel corso del XX secolo, grazie anche alla riforma agraria avviata nel 1951 che razionalizzò e ripopolò le campagne, rendendo il paese il centro abitato principale dell'area costiera del comune di Capalbio, grazie anche alla sua strategica posizione tra la ferrovia e la via Aurelia. La frazione assunse una propria fisionomia in seguito ad un piano regolatore del 1967, con la costruzione di villini e palazzine che costituiscono i margini del moderno centro abitato.

Negli ultimi anni è stata costruita una zona residenziale nell'area nord del paese, verso il collegamento con la via Aurelia, e con i suoi 551 abitanti nel 2011 Capalbio Scalo è la frazione più popolosa del comune di Capalbio.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

A Capalbio Scalo è situata la chiesa di Santa Maria Goretti, chiesa parrocchiale della frazione.[4] La parrocchia di Capalbio Scalo fu istituita il 6 luglio 1986 con territorio distaccato da quella di Borgo Carige, mentre l'edificio di culto venne consacrato il 6 settembre 1986 dal vescovo Eugenio Binini.[4] La chiesa presenta una facciata decorata da un oculo sovrastante il portale e da un timpano rialzato, è a croce latina ed è realizzata con murature in pietra locale.[4]

La torre di Buranaccio

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Nei dintorni del paese, nel tratto costiero a sud della ferrovia, sono situate due strutture fortificate sorte in epoca moderna a scopo difensivo. La torre di Buranaccio, situata sulla riva meridionale del lago di Burano, venne costruita attorno alla metà del XVI secolo e costituiva l'avamposto difensivo posto più a sud dello Stato dei Presidi, trovandosi proprio ai confini con il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa. Poco più a ovest lungo il litorale, in direzione delle spiagge ferrifere della Torba, si trova il forte di Macchiatonda, costruito dagli Spagnoli sulla spiaggia di Macchiatonda nel corso del XVII secolo e poi dismesso nel XIX secolo.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Capalbio Scalo. Sono indicati gli abitanti del centro abitato e dove è possibile è inserita la cifra riferita all'intero territorio della frazione.

Anno Abitanti
Centro abitato Frazione
1961
97
703
1981
353
1 016
2001
461
-
2011
551
-

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è collegata perfettamente sia a nord con Grosseto che a sud con Roma, poiché è situata a ridosso della strada statale Aurelia, e soprattutto per il fatto di possedere la stazione ferroviaria a servizio dell'intero comune, stazione classificata nella categoria Silver di RFI, che permette facili collegamenti con Grosseto, Orbetello, Civitavecchia e Roma.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pietro Giovacchini, Paolo Stefanini, La protezione della natura in Toscana: SIR e fauna di interesse conservazionistico nella provincia di Grosseto, in «I quaderni delle aree protette», vol. 3.
  2. ^ Fosso San Floriano, SIRA - Sistema informativo regionale ambientale della Toscana.
  3. ^ Fosso Melone, SIRA - Sistema informativo regionale ambientale della Toscana.
  4. ^ a b c Parrocchia Capalbio Scalo, Santa Maria Goretti, su Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello. URL consultato il 31 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Mazzolai, Guida alla Maremma. Percorsi tra arte e natura, 1997, Le Lettere, Firenze.
  • Fabiola Favilli, Capalbio. Alla scoperta del borgo e del territorio, 2011, C&P Adver Effigi, Arcidosso.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]