Caonada

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Caonada
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Comune Montebelluna
Territorio
Coordinate45°47′03″N 12°04′18″E / 45.784167°N 12.071667°E45.784167; 12.071667 (Caonada)
Altitudine116 m s.l.m.
Abitanti1 900[2]
Altre informazioni
Cod. postale31044
Prefisso0423
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Giacomo Maggiore[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Caonada
Caonada

Caonada è una frazione del comune di Montebelluna, in provincia di Treviso.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

È l'abitato più orientale del comune, trovandosi tra Biadene e Venegazzù di Volpago. Sorge ai piedi del Montello, le cui pendici meridionali sono delimitate dal canale del Bosco: proprio da Caonada si dipartono le prese[3] XVII e XVIII.

A sud del centro, costituito dall'incrocio tra via Caonada e via del Cimitero-via Capitello, si trova una zona industriale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Priva di fondamento è l'ipotesi che rimanda il toponimo al latino caput navis o caput nautea, ovvero "porto fluviale", in riferimento al fatto che la zona era anticamente attraversata dal Piave[1]. Appare tuttavia probabile la derivazione da caput con il significato di "capo", "estremità", attraverso il veneto cao[4].

Rappresentò, come la vicina Biadene, una delle più antiche parrocchie del territorio, sebbene il fonte battesimale più vicino si trovasse presso l'antica pieve di Santa Maria in Colle, a Montebelluna[5].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Casa Cornuda[modifica | modifica wikitesto]

È un semplice edificio a tre piani (sottotetto compreso), risalente - si presume - al XVIII secolo. Sorge presso il centro, dietro la chiesa parrocchiale di S. Giacomo,[6] e attualmente è adibita ad abitazione privata.[7] [8]

La facciata principale, rivolta a sud, è asimmetrica e tripartita da interassi irregolari. Sopra l'ingresso principale si imposta al primo piano il poggiolo in ferro battuto, su cui si apre una monofora con arco a sesto acuto (la lunetta è ora murata). A ciascuna apertura del primo piano corrispondono le finestre del sottotetto, architravate e di forma quadrata. La copertura a padiglione si innalza sopra un cornicione formato da mensoline in pietra, alternate a lunette di colore blu cobalto.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Lo Stradone del bosco ai piedi del Montello, comincia praticamente presso l’Osteria Santa Margherita, vicino alla località Santa Mama. Il bosco iniziale, dopo un paio di chilometri, lascia spazio a campi e prati, consentendo di spaziare un po’ di più con lo sguardo, verso Ciano del Montello. Poco oltre si affianca il Canale del Bosco, che molti chiamano la Brentella, per seguirlo nella parte finale che è su asfalto, quando oramai si è nei pressi di Caonada.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Copia archiviata, su ilpalio.it. URL consultato il 26 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2010). Informazioni dal sito del Palio del Mercato Vecchio.
  2. ^ In assenza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia locale, reperibile nel sito della CEI.
  3. ^ Per "prese" si intendono le stradine che attraversano il Montello da sud a nord, intervallandone la dorsale.
  4. ^ Francesco Ferrarese, Elementi di toponomastica (PDF), in Montello, Museo di Storia Naturale e Archeologia di Montebelluna, 2005, p. 103. URL consultato il 29 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2007)..
  5. ^ Vivi la città - comune di Montebelluna, 2003 Copia archiviata (PDF), su 012345.com. URL consultato il 12 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2006)..
  6. ^ Chiesa di San Giacomo <Caonada, Montebelluna> chieseitaliane.chiesacattolica.it
  7. ^ caonada-s-giacomodiocesitv.it
  8. ^ Scheda della villa nel sito dell'Istituto Regionale Ville Venete (PDF), su IRVV. URL consultato il 3 settembre 2022.
  9. ^ Lo Stradone del Boscoilpaletto.it