La Canea

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La Canea
comune
(EL) Χανιά (Chaniá)
La Canea – Veduta
La Canea – Veduta
La Canea, porto veneziano
Localizzazione
StatoBandiera della Grecia Grecia
PeriferiaCreta
Unità perifericaLa Canea
Amministrazione
SindacoPanagiotis Simandirakis (Gia ta Chania, lista civica) dal 2-6-2019
Data di istituzione2011
Territorio
Coordinate35°30′N 24°01′E / 35.5°N 24.016667°E35.5; 24.016667 (La Canea)
Altitudine184 m s.l.m.
Superficie351 km²
Abitanti108 642 (2011)
Densità309,52 ab./km²
Comuni confinantiPlatanias, Sfakia, Apokoronas
Altre informazioni
LingueGreco
Cod. postale73100
Prefisso28210
Fuso orarioUTC+2
TargaXN
Cartografia
Mappa di localizzazione: Grecia
La Canea
La Canea
La Canea – Mappa
La Canea – Mappa
Sito istituzionale

La Canea[1][2][3][4][5] (AFI: /kaˈnɛa/[1]; in greco Χανιά?, Chanià, /xa'ɲa/; in turco Hanya) è un comune della Grecia situato nell'isola di Creta (unità periferica della Canea) con 108 642 abitanti secondo i dati del censimento 2011.[6]

A seguito della riforma amministrativa detta programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011[7] che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 351 km² e la popolazione è passata da 53 373[8] a 98 202 abitanti.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La Canea è adagiata all'estremità orientale del golfo omonimo delimitato ad est dalla penisola Akrotiri. Il suo porto principale è Suda, qualche chilometro più ad est, mentre il suo aeroporto è nella penisola di Akrotiri.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della Canea risalgono all'epoca minoica. Nei secoli seguenti fu conosciuta con il nome di Cidonia. Fu colonia romana e alla morte di Teodosio I fece parte dell'impero romano d'oriente. Dopo la quarta crociata passò sotto il dominio veneziano tranne una breve parentesi di dominio genovese (1267-1290). I veneziani minacciati dai turchi ottomani la cinsero di poderose mura sotto la guida di Michele Sanmicheli. Tuttavia gli Ottomani riuscirono ad espugnarla nel 1645 dopo un breve assedio. Sotto il dominio ottomano restò fino al 1898. In seguito alla concessione di uno statuto autonomo a Creta, ne divenne la capitale. Dopo l'unione dell'isola con la Grecia conservò il suo ruolo di capitale regionale fino al 1971, anno in cui il titolo passò alla città di Candia. Durante la seconda guerra mondiale subì ripetuti bombardamenti nel corso dell'operazione di invasione messa a punto dalle forze naziste e nella successiva battaglia di Creta.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il porto veneziano[modifica | modifica wikitesto]

Il Porto della Canea in un'antica stampa d'epoca veneziana
Il mercato
Faro del porto veneziano di Chania

Il porto veneziano fu costruito tra il 1320 ed il 1356 e ampliato nel XVI secolo, Non ebbe mai grande importanza a causa delle sue acque poco profonde. È formato da due darsene separate da un molo. Sul bacino orientale si trovano gli arsenali veneziani utilizzati per la costruzione delle galere. La darsena occidentale a forma di mezzaluna è oggi nulla più che un luogo turistico, circondato da ristoranti con tavoli all'aperto ove si incontrano di sera turisti di passaggio e studenti locali. Il faro all'ingresso del porto è una costruzione moderna costruita sulle fondazioni dell'antico faro veneziano.

La moschea dei Giannizzeri[modifica | modifica wikitesto]

La piccola moschea dei Giannizzeri sorge sulla darsena occidentale del porto. Fu costruita nel XVII secolo su una preesistente chiesa ad un'unica navata. Dopo la riunione di Creta alla Grecia fu chiusa al culto e fu sede di diversi uffici amministrativi. Attualmente è adibita a spazio espositivo per eventi, fiere, mostre.

Le mura veneziane[modifica | modifica wikitesto]

La città vecchia che si estende intorno al porto era circondata da mura orlate da poderosi bastioni di cui quelli meglio conservati sono oggi il bastione Schiavo, San Salvatore e Sabbionara. Le mura furono erette nel 1538 sotto la sovrintendenza di Michele Sanmicheli.

La città vecchia[modifica | modifica wikitesto]

La città vecchia che si stringe tra il porto e le mura, conserva ancora il carattere italiano con l'aggiunta in seguito di un'impronta ottomana. I portoni delle case che si affacciano sugli stretti vicoli recano ancora gli stemmi veneziani. C'era anche un quartiere ebraico (Evraikì) dove si trova la sinagoga restaurata. I membri della comunità ebraica furono deportati dalle forze di occupazione tedesca. Tragicamente, la nave che doveva condurli ai campi di concentramento fu silurata.

Il quartiere di Kastelli[modifica | modifica wikitesto]

Situato su un'altura che domina la darsena occidentale, Kastelli (o Kasteli) era un quartiere fortificato all'interno della città vecchia ed anche il nucleo più antico della Canea come attesta il ritrovamento di fondazioni di edifici di epoca minoica sul fianco della via Kanevaro, l'antico corso veneziano.

Il museo archeologico[modifica | modifica wikitesto]

Il museo archeologico della Canea è ospitato nell'ex convento di San Francesco trasformato in moschea nel periodo ottomano ed in sala cinematografica nel XX secolo. Le sue collezioni disposte in ordine cronologico dall'epoca preistorica fino al dominio romano, raccolgono reperti, soprattutto vasellame, provenienti da vari scavi nella prefettura della Canea.

La chiesa di San Nicola[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Nicola fu costruita nel 1320 dall'ordine dei Domenicani. Sorge nella piazza 1821, nel quartiere Splantza all'interno della città vecchia. Il tempio fu poi trasformato in moschea e nel 1918 convertito in chiesa ortodossa. Conserva ancora un alto minareto sul suo fianco sinistro.

La chiesa di San Rocco[modifica | modifica wikitesto]

Sulla stessa piazza dove sorge la chiesa di San Nicola, è ubicata anche la piccola chiesa di San Rocco in stile rinascimentale.

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Unesco[modifica | modifica wikitesto]

Seguendo l'esempio di altri centri storici isolani greci, come Rodi e Corfù, nel 2009 il comune ha deciso di presentare la sua candidatura per includere la città vecchia nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Il gruppo promotore dell'iniziativa è capeggiato dal vicesindaco della città[9].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La città è servita dall'Aeroporto di La Canea-Suda (CHQ). Il porto principale è quello di Suda, da cui partono ed arrivano traghetti per Il Pireo. Nella città è presente un'autostazione da cui partono autobus urbani e suburbani di KTEL in direzione di altre città cretesi, villaggi in vicinanza o luoghi turistici. La città è attraversata anche dalla strada nazionale 90, passante per tutta la costiera settentrionale dell'isola.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Canea, la", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. ^ Atlante Zanichelli, p.19
  3. ^ Cfr. il toponimo La Canea al lemma Creta sull'Enciclopedia della Geografia, p. 340, De Agostini, Novara, 1996.
  4. ^ Cfr. il toponimo La Canea in Atlante Geografico d'Europa - Touring Club, 2007, Tav .52
  5. ^ Cfr. il toponimo La Canea in Atlante Geografico. Fisico - politico - economico - Paravia, Torino, 1975, Tav . 35
  6. ^ Popolazione comuni greci, su statoids.com. URL consultato il 4 aprile 2011.
  7. ^ piano Callicrate (PDF), su kedke.gr. URL consultato il 4 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2017).
  8. ^ Censimento 2001 (XLS), su ypes.gr. URL consultato il 4 aprile 2011.
  9. ^ Chania News: Old Town nominee for Unesco Monument Archiviato il 16 giugno 2009 in Internet Archive., 2009-06-11 07:32:56 GMT.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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