Campo della Memoria

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Campo della Memoria
TipoMilitare
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàNettuno
LuogoVia Rocca Priora - Traversa di Via dei Frati
Costruzione
Periodo costruzione1991 - 1993
Data apertura28 marzo 1993
Area3600 
IngegnereBruno Lazzarotto
Tombe famoseUmberto Bardelli

Comandante battaglione Barbarigo e medaglia d'oro al valor militare della Repubblica Sociale Italiana alla memoria

NoteCimitero di guerra, è di proprietà del Ministero della difesa.

Il Campo della Memoria[1] è un cimitero militare, dedicato ai marò del battaglione "Barbarigo" e agli altri combattenti della Repubblica Sociale Italiana, caduti nel 1944 sul fronte dello sbarco di Anzio contro le forze alleate, come in generale sugli altri fronti nella seconda guerra mondiale. Il cimitero si trova nel territorio della città di Nettuno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Costruito a partire dal 1991, fu inaugurato come sacrario militare il 28 marzo 1993. L'idea originaria fu di Alessandro Tognoloni, guardiamarina, medaglia d'oro al valor militare della RSI, il cui intento era di raccogliere le spoglie dei caduti della Xª MAS.

Dal 1999, il Campo della Memoria è riconosciuto cimitero di guerra, inserito nelle cerimonie ufficiali di commemorazione dei caduti: in quell'anno, nel contesto delle celebrazioni del 55º anniversario dello sbarco alleato, i sindaci delle città di Nettuno e di Anzio si recarono al Campo per rendere omaggio ai caduti della Repubblica Sociale Italiana. Il 20 giugno 2000 furono portate al Campo le prime sette salme di soldati ignoti della Xª MAS.

Nel luglio 2004, con il contributo economico del Commissariato generale per le onoranze ai caduti del Ministero della difesa, furono eretti due blocchi con 42 loculi ciascuno, più un altare di pietra; sul frontone di ogni loculo fu scritto con incisione il nome di ogni caduto sepolto.

Il 16 giugno 2005 al cimitero furono portati dal Verano le salme di sessantacinque militi, caduti sul fronte di Anzio come su altri fronti d'Italia; tra essi il capitano Umberto Bardelli, medaglia d'oro al valor militare della RSI.

Il 22 gennaio 2007 una delegazione di ufficiali della marina britannica rese omaggio con una cerimonia ai caduti[2].

L'8 maggio 2009, in occasione dell'82º Raduno Nazionale degli Alpini a Latina, fu la volta di cinquecento "Penne Nere" dell'Associazione Nazionale Alpini ad onorare i caduti insieme con alcuni rappresentanti delle truppe da montagna spagnole, alla presenza di un picchetto d'onore della Brigata alpina "Taurinense"[3].

Nella notte del 15 marzo 2013 ignoti penetrati nel cimitero rubarono tutte le targhe di bronzo recanti il nome dei caduti[4], successivamente rimpiazzate con il contributo di Onorcaduti.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Essenzialmente, il Campo della Memoria è formato da un grande prato verde con un altare in pietra, un sepolcro e, al centro, una croce di sant'Andrea, rappresentativa della fede cristiana e della Xª MAS. La croce è dedicata a tutti i combattenti della RSI caduti nel secondo conflitto mondiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Associazione Campo della Memoria, Latina: gli Alpini al Campo della Memoria - Campo della Memoria - Nettuno, in Campo della Memoria - Nettuno. URL consultato il 7 febbraio 2018.
  2. ^ Webdimension Snc (info@webdimension.it), La vita per la Patria, su Il Pontino. URL consultato il 7 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2018).
  3. ^ In memoria dei caduti di tutte le guerre, su Associazione Nazionale Alpini. URL consultato il 21 luglio 2019.
  4. ^ CNettuno - Cimitero di Guerra - Campo della Memoria, su Associazione Combattenti X Flottiglia MAS. URL consultato il 21 Luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aberto Sulpizi, Il Novecento ...e oltre!, in Nettuno. La sua storia, Pomezia, Arti grafiche s.r.l, 2010, pp. 91-92.
  • Andrea Lombardi, Il Comandante Bardelli. Una biografia. Edizioni Effeppi , pp 142 ISBN : 97860015392
  • Marino Perissinotto, Duri a morire - storia del Battaglione Barbarigo, Ermanno Albertelli
  • Sergio Nesi, Rivisitando storie già note di una nota Flottiglia - parte seconda, Lo Scarabeo, Bologna, 2000 ISBN 88-8478-001-2
  • Sergio Nesi, Ozegna, 8 luglio 1944. Cronaca di una inutile strage, Lo Scarabeo, Bologna, 2008 ISBN 88-8478-116-7
  • Sole De Felice, La Decima Flottiglia Mas e la Venezia Giulia 1943-1945, Ediz. Settimo Sigillo
  • Mario Bordogna, Junio Valerio Borghese e la Xª Flottiglia MAS, Mursia, Milano, 2007. ISBN 978-88-425-3877-6
  • Guido Bonvicini, Decima Marinai! Decima Comandante!, Mursia, MilanoGiorgio Pisanò,
  • Gli ultimi in grigioverde, CDL Edizioni, Milano, 1994
  • Giorgio Pisanò, Storia della guerra civile in Italia, CDL Edizioni, Milano, 1994
  • Giuseppe Rocco, L'organizzazione militare della RSI sul finire della Seconda Guerra Mondiale, Greco & Greco Editori, Milano 1998

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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