Campagna del Nordafrica (1915-1916)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Campagna del Nordafrica (1915-1916)
parte della prima guerra mondiale
Data14 novembre 1915 - maggio 1916
Luogofrontiera tra Libia ed Egitto
Esito
  • Vittoria difensiva degli Alleati
  • Modus Vivendi di Acroma: ripudio dell'autorità ottomana da parte dei senussi.[1]
Schieramenti
Comandanti
comandanti piazzeforti, Giovanni Amegliovari capi tribù
Effettivi
Italia: 15.000 uomini
Impero britannico: 30.000 uomini
Circa 60.000 uomini
Perdite
Circa 800 morti, 2.000 feriti4.000 tra morti e feriti
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

La campagna del Nordafrica (1915-1916) fu un fronte di combattimento che vide contrapposte le forze coloniche anglo-italiane contro le offensive delle truppe tedesche e turche durante la prima guerra mondiale.

Le premesse[modifica | modifica wikitesto]

L'Impero ottomano aveva per secoli conservato un governo politico sulla Libia. Le ambizioni coloniali italiane portarono alla guerra italo-turca ed all'annessione della zona.

L'entrata del paese nella prima guerra mondiale (del resto proprio contro i turchi e con i britannici, altri nemici dell'impero turco), portò all'insurrezione dei Senussi.

I fatti[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 novembre 1915[2] si aprì il fronte.

Nei deserti della Libia, italiana da 3 anni, la tribù dei Senussi insorse ed aprì il fuoco contro il posto di pattuglia italo-inglese di Sollum (sul confine libico-egiziano), provocando decine di morti e feriti ma subendo ingenti perdite[3]. Due giorni dopo, fu attaccato da 300 Senussi il monastero di Zaura a Sidi Barrani. A contrastarli furono inviati soldati italiani, inglesi e anche àscari libici, che aprirono il fuoco, scacciando gli assalitori.

I Senussi si ritirarono verso il deserto, ma continuarono a compiere sabotaggi, impegnando italiani e inglesi in difficili atti di controllo e repressione. Nel maggio 1916 fu intavolata una pace che dava più autonomia ai Senussi, i quali interrompevano gli attachi alle città costiere italiane e all'Egitto e rinunciavano alla protezione ottomana (accordo di El-Acroma). Il fronte condizionò quello occidentale che era proprio il luogo in cui erano destinati tutti i soldati rimasti poi contro i Senussi, i quali tennero soprattutto grazie ai rifornimenti di armi turche.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rachel Simon (1987), Libya Between Ottomanism and Nationalism: The Ottoman Involvement in Libya during the War with Italy (1911–1919) (Berlin: Klaus Schwarz Verlag), pp. 287–289.
  2. ^ Martin Gilbert La grande storia della Prima guerra mondiale
  3. ^ Alcune fonti dicono: 57 morti e 118 feriti italiani, 76 morti e 79 feriti dell'Impero britannico, 1000 Senussi morti o feriti

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh2010007524
  Portale Grande Guerra: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Grande Guerra