Calzone di San Leonardo

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Calzone di San Leonardo
Origini
Altri nomiCalzongicchi
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
DiffusioneProvincia di Bari
Zona di produzioneMolfetta
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principalivincotto d'uva o di fichi, fichi secchi, mandorle (ripieno)

Il Calzone di San Leonardo è un tipico dolce natalizio della tradizione pugliese e in particolare del comune di Molfetta in Provincia di Bari.[1]

Nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di questi dolci prende origine dall'usanza di prepararli in occasione della ricorrenza della festa di san Leonardo (6 novembre), sebbene nel tempo sia diventato uso comune consumarli durante le festività natalizie.[2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I calzoncicchi o calzoni di San Leonardo presentano solitamente una sfoglia di pasta esterna friabile modellata a forma di mezzaluna ripiena di un impasto a base di mosto cotto e fichi secchi. Al fine di evitare problemi in cottura, si esegue una foratura sulla "pancia" del calzone utilizzando i quattro rebbi di una forchetta; durante la cottura in forno una piccola porzione del mosto fuoriesce da questi piccoli fori, determinando la formazione di quattro piccole caratteristiche macchie brune.

Preparazione[modifica | modifica wikitesto]

Il ripieno di questi dolcetti è preparato cuocendo in un tegame fichi secchi a pezzetti, zucchero, scorza di limone, cannella e chiodi di garofano nella ricetta di base, a cui a seconda delle usanze di ciascun paese possono essere aggiunte anche mandorle, cioccolata o altre spezie; a questo impasto di base viene aggiunto del mosto cotto o vincotto di fichi fino a far raggiungere all'impasto la consistenza di una melassa. La pasta esterna è ottenuta impastando farina, olio e poco zucchero, stesa in una sfoglia molto sottile e tagliata in dischi di circa 10 cm di diametro. Come per i calzoni salati, il ripieno si posiziona al centro del disco di pasta che viene ripiegata su sé stessa a formare una mezzaluna, sigillando bene i bordi e forandone la sommità con una forchetta al fine di scongiurare le bolle d'aria. La cottura avviene in forno.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antico Natale. Il fascino discreto del presepe, Edipuglia srl, 1987, p. 147, ISBN 88-7228-039-7.
  2. ^ (EN) Calzone or Calzoncicchi di san Leonardo, su italyrevisited.org. URL consultato il 12 agosto 2014.
  3. ^ Touring Club Italiano, Fondazione italiana Buon Ricordo, Guida gastronomica d'Italia, Touring Editore, 1931, p. 393.
  4. ^ Calzone di San Leonardo, su ars-alimentaria.it. URL consultato il 12 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]