C/2004 Q2 Machholz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cometa
C/2004 Q2 (Machholz)
Stella madreSole
Scoperta27 agosto 2004
ScopritoreDonald Machholz
Designazioni
alternative
2005.1
Parametri orbitali
(all'epoca 18 marzo 2005[1])
Semiasse maggiore2391,35 UA
Perielio1,2050 UA
Afelio4781,50 UA
Periodo orbitale116942,88 anni
Inclinazione orbitale38,58°
Eccentricità0,99949
Longitudine del
nodo ascendente
93,622895087358°
Ultimo perielio24 gennaio 2005
Prossimo perielio115.470
Dati osservativi
Magnitudine app.3,5[2] (max)
Magnitudine ass.11,2
Magnitudine ass.9,9 (totale)

La cometa Machholz, formalmente designata C/2004 Q2, è una cometa non periodica.

È stata scoperta da Donald Machholz il 27 agosto 2004, come un oggetto di magnitudine 11,2, ad una distanza relativamente grande dal Sole (2,5 UA) e dalla Terra (2,2 UA). È stata la decima cometa scoperta da Machholz nella sua attività di astronomo dilettante iniziata nel 1975.

Nel 2005, nei giorni di massimo avvicinamento alla Terra (0,347 UA[3]), intorno al 5 gennaio, la cometa fu visibile ad occhio nudo raggiungendo la magnitudine 3,5[2]. La cometa fu oggetto di una campagna di osservazioni da terra e dallo spazio. Il 20 gennaio 2005 la cometa fu osservata per mezzo di OSIRIS, il sistema di raccolta immagini a bordo della sonda Rosetta, da una distanza di 0,443 UA[4].

Il suo perielio, raggiunto nella notte tra il 24 ed il 25 gennaio, era oltre l'orbita della Terra, a 1,20 UA dal Sole, caratteristica inusuale per una cometa tanto brillante.

Sebbene l'orbita di questa cometa sembri assicurare un suo ritorno, ciò non accadrà prima dell'anno 111348.

La cometa Machholz transita in prossimità delle Pleiadi, nei primi mesi del 2005.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I dati di C/2004 Q2 dal sito JPL.
  2. ^ a b (EN) P. Degroote, D. Bodewits; M. Reyniers, Folding ion rays in comet C/2004 Q2 (Machholz) and the connection with the solar wind (PDF), in Astronomy & Astrophysics, vol. 477, 2008, pp. L41,L44, DOI:10.1051/0004-6361:20078902. URL consultato il 9 settembre 2008.
  3. ^ Stefano Rosoni, La Cometa Machholz: l’esperienza di un astrofilo (PDF), su amastrofili.org, 3 febbraio 2005. URL consultato il 9 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ (EN) M. Rengel, G. Jones; M. K ppers; M. Owens, The Ion Tail of Comet Machholz observed by OSIRIS as a Tracer of the Solar Wind Velocity (PDF), su mps.mpg.de. URL consultato il 9 settembre 2008.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Sistema solare: accedi alle voci di Wikipedia sugli oggetti del Sistema solare