Business as Usual (Men at Work)

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Business as Usual
album in studio
ArtistaMen at Work
Pubblicazione9 novembre 1981
Durata38:28
Dischi1
Tracce10
GenereNew wave
Pop rock
Reggae rock
EtichettaCBS
ProduttorePeter McIan
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Germania Germania[1]
(vendite: 250 000+)
Bandiera di Hong Kong Hong Kong[2]
(vendite: 10 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[3]
(vendite: 50 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (3)[4]
(vendite: 150 000+)
Bandiera del Canada Canada (5)[5]
(vendite: 500 000+)
Bandiera del Giappone Giappone[6]
(vendite: 250 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[7]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[8]
(vendite: 300 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (6)[9]
(vendite: 6 000 000+)
Men at Work - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1983)
Singoli
  1. Who Can It Be Now?
    Pubblicato: 6 giugno 1981
  2. Down Under
    Pubblicato: 2 novembre 1981
  3. Be Good Johnny
    Pubblicato: marzo 1982
  4. Underground
    Pubblicato: 1982
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[10]

Business as Usual è il primo album in studio del gruppo musicale australiano Men at Work, pubblicato il 9 novembre 1981.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'album ebbe un notevole successo, grazie anche al singolo Down Under, raggiungendo la prima posizione nella Billboard 200 per 15 settimane e stabilendo il record per il maggior numero di settimane trascorse da un album di debutto in cima alla classifica.[11] È risultato il disco più venduto dell'anno in Australia e Canada e il secondo negli Stati Uniti dopo Thriller di Michael Jackson. In altri paesi arriva primo in Nuova Zelanda, Norvegia e Regno Unito, secondo in Olanda, terzo in Giappone e quinto in Italia. L'album ha fatto vincere al gruppo il Grammy Award al miglior artista esordiente nel 1983.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Who Can It Be Now? – 3:25 (Colin Hay)
  2. I Can See It in Your Eyes – 3:32 (Hay)
  3. Down Under – 3:45 (Hay, Ron Strykert)
  4. Underground – 3:07 (Hay)
  5. Helpless Automaton – 3:23 (Greg Ham)
  6. People Just Love to Play with Words – 3:32 (Strykert)
  7. Be Good Johnny – 3:39 (Hay, Ham)
  8. Touching the Untouchables – 3:41 (Hay, Strykert)
  9. Catch a Star – 3:31 (Hay)
  10. Down by the Sea – 6:53 (Hay, Strykert, Ham, Jerry Speiser)

Tracce bonus edizione rimasterizzata (2003)[modifica | modifica wikitesto]

  1. Crazy – 2:37 (Strykert)
  2. Underground (Live) – 3:42 (Hay)
  3. Who Can It Be Now? (Live) – 4:06 (Hay)
  4. F-19 – 3:52 (Hay, Speiser)
  • Le tracce dal vivo sono prese dall'album Brazil.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1981) Posizione
Australia[12] 93
Classifica (1982) Posizione
Australia[12] 1
Canada[19] 1
Classifica (1983) Posizione
Australia[12] 12
Canada[20] 8
Giappone[21] 26
Italia[16] 35
Regno Unito[22] 7
Stati Uniti[23] 2

Classifiche di fine decennio[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1980-89) Posizione
Australia[12] 9

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Men at Work – Business as Usual – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 19 giugno 2019.
  2. ^ (EN) IFPIHK Gold Disc Award − 1985, su ifpihk.org, IFPI Hong Kong. URL consultato il 19 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2012).
  3. ^ (NL) Goud/Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 19 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  4. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Market Leaders Surveyed: Majors Fight Economics with Quirky Rock Originals, in Billboard, vol. 94, n. 23, 6 dicembre 1982, p. A/NZ–8. URL consultato il 19 giugno 2019.
  5. ^ (EN) Business as Usual – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 19 giugno 2019.
  6. ^ a b (EN) Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970–2005, Roppongi, Tokyo, Oricon Entertainment, 2006, ISBN 4-87131-077-9.
  7. ^ (EN) Dean Scapolo, The Complete New Zealand Music Charts: 1966–2006, Wellington, Dean Scapolo and Maurienne House, 2007, ISBN 978-1-877443-00-8.
  8. ^ (EN) Business as Usual, su British Phonographic Industry. URL consultato il 19 giugno 2019.
  9. ^ (EN) Men at Work - Business as Usual – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 19 giugno 2019.
  10. ^ (EN) Stephen Thomas Erlewine, Business as Usual, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  11. ^ (EN) Artist Biography - Men at Work, su billboard.com, Billboard, 2007. URL consultato il 14 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2009).
  12. ^ a b c d e (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  13. ^ (EN) Top Albums - October 30, 1982, su Library and Archives Canada. URL consultato il 7 maggio 2017.
  14. ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su InfoDisc. URL consultato il 7 maggio 2017. Selezionare "MEN AT WORK" e premere "OK".
  15. ^ a b c d e f (DE) Men At Work - Business As Usual, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2016).
  16. ^ a b Gli album più venduti del 1983, su Hit Parade Italia. URL consultato il 7 maggio 2017.
  17. ^ (EN) Official Albums Chart: 23 January 1983 - 29 January 1983, su Official Charts Company. URL consultato il 7 maggio 2017.
  18. ^ a b (EN) Men At Work – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 7 maggio 2017. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  19. ^ (EN) Top 100 Albums of 1982, su Library and Archives Canada. URL consultato il 7 maggio 2017.
  20. ^ (EN) Top 100 Albums of 1983, su Library and Archives Canada. URL consultato il 7 maggio 2017.
  21. ^ (JA) 年間アルバムヒットチャート 1983年, su entamedata.web.fc2.com. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2013).
  22. ^ (EN) Chart Archive - 1980s Albums, su everyhit.com. URL consultato il 7 maggio 2017.
  23. ^ (EN) Top Pop Albums of 1983, su billboard.biz. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2012).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]