Bruno Callieri

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Bruno Callieri (Roma, 17 luglio 1923Roma, 9 febbraio 2012) è stato uno psichiatra italiano.

Assieme a Danilo Cargnello, Eugenio Borgna, Franco Basaglia, Umberto Galimberti, Giovanni Enrico Morselli, Lorenzo Calvi, Ferdinando Barison e Arnaldo Ballerini, ha introdotto e diffuso in Italia le idee della psichiatria fenomenologica[1], proponendosi al crocevia tra formazione naturalistica e vocazione umanistica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Roma nel 1948, quindi consegue la specializzazione in Clinica delle Malattie Nervose e Mentali, con una tesi sull'uso delle anfetamine negli psicotici, nel 1951.

Libero docente in psichiatria nel 1955, e in Clinica delle Malattie Nervose e Mentali nel 1957, trascorre due semestri nella Clinica Psichiatrica di Heidelberg[2], collaborando con K. Schneider, docente di psicopatologia clinica. Lavora quindi nei reparti neurologici e di neurobiochimica del Policlinico Umberto I di Roma, e dal 1972 al 1978 è direttore dell'Ospedale Psichiatrico S. Maria Immacolata di Guidonia (Roma), dove promuove la liberalizzazione dei degenti. Docente di psicopatologia presso varie scuole di specializzazione universitarie di Roma, dal 1994 è stato presidente onorario della Società Italiana per la Psicopatologia.[3]

Seguace degli indirizzi psicopatologici di Karl Jaspers e Kurt Schneider[4], i suoi interessi principali si collocano nell'area della psicopatologia clinica, della fenomenologia esistenziale e della psicopatologia sociale, con aperture all'antropologia e le scienze umane nel loro complesso.

Collabora alle voci attinenti alla neurologia, psichiatria, psicopatologia e la psicologia di varie opere specialistiche, fra le quali l'Enciclopedia Medica Italiana, l'Enciclopedia Cattolica, l'Enciclopedia del Novecento, il Dizionario di Mistica, l'Enciclopedia Treccani[5] (L'universo del corpo e Lessico Universale Italiano, nonché l'Enciclopedia Filosofica).

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Con all'attivo circa 500 pubblicazioni e dieci volumi monografici, ricordiamo:

  • Lineamenti di psicopatologia fenomenologica, Il Pensiero Scientifico, Roma, 1972 (II edizione con Mauro Maldonato, Gilberto Di Petta, Napoli, 1999);
  • Quando vince l'ombra, Città Nuova editrice, Roma, 1982 (II edizione, Edizioni Universitarie Romane, Roma, 2001);
  • Percorsi di uno psichiatra, Edizioni Universitarie Romane, Roma, 1993;
  • Medusa allo specchio. Maschere fra antropologia e psicopatologia (con Laura Faranda), Edizioni Universitarie Romane, Roma 2001;
  • Paranoia. Passione e Ragione (con Carlo Maci), Roma, 2008.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ cittadiniesalute.it. URL consultato il 5 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2013).
  2. ^ Inaugura l'attività di traduttore di opere scientifiche durante il soggiorno presso l'Università di Heidelberg, effettuando la traduzione italiana del Trattato di Psicologia di D. Katz, del Trattato di Psicopatologia Clinica di K. Schneider e de Melancholie di H. Tellenbach.
  3. ^ Aldo Carotenuto (a cura di), Dizionario Bompiani degli Psicologi Contemporanei, Bompiani, Milano, 1992.
  4. ^ psicopatologiafenomenologica.it. URL consultato il 5 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2013).
  5. ^ treccani.it

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN30549869 · ISNI (EN0000 0000 6307 0218 · SBN CFIV131388 · BAV 495/304425 · LCCN (ENn82088779 · BNF (FRcb126799744 (data) · CONOR.SI (SL118043235 · WorldCat Identities (ENlccn-n82088779