Bruce Golding

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Bruce Golding

Primo ministro della Giamaica
Durata mandato11 settembre 2007 –
23 ottobre 2011
MonarcaElisabetta II
PredecessorePortia Simpson-Miller
SuccessoreAndrew Holness

Leader del Partito Laburista Giamaicano
Durata mandato24 gennaio 2005 –
20 novembre 2011
PredecessoreEdward Seaga
SuccessoreAndrew Holness

Dati generali
Partito politicoPartito Laburista Giamaicano

Orette Bruce Golding (Chapelton, 5 dicembre 1947) è un politico giamaicano, Primo ministro dal 2007 al 2011.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Golding diventò primo ministro dopo Portia Simpson-Miller, nelle elezioni del 2007. Golding è l'ottavo Primo Ministro dall'indipendenza della Giamaica.

Bruce Golding fu il fondatore del National Democratic Movement (NDM). Dopo esser stato precedentemente presidente del Jamaica Labour Party (JLP), si scisse assieme ad altri dal partito formando il NDM nel 1995. Nel 2002, si riunì an JLP e nel novembre del 2003 fu nuovamente eletto presidente.

Il 20 febbraio 2005 fu nuovamente a capo dell'opposizione Giamaicana, succedendo a Edward Seaga. Golding fa parte di una seconda generazione di politici all'interno del JLP; suo padre, Tacius Golding, fu membro del parlamento.

Bruce Golding è attualmente eletto per distretto di West Kingston, e conduce uno show televisivo mensile chiamato 'Jamaica House Live.'

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato con Lorna Golding e ha tre figli: Sherene, Steven, e Ann-Merita.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 marzo 2010 il membro dell'opposizione al governo, Peter Phillips, in una seduta del Parlamento fece riferimento per la prima volta a un presunto accordo stipulato tra Golding e uno studio legale americano con base a Los Angeles, Manatt, Phelps & Phillips, il quale avrebbe fatto parte di un contesto più grande riguardante le relazioni intergovernative tra Stati Uniti e Giamaica in crisi dopo il rifiuto di Golding di estradare il narcotrafficante Christopher Coke, dove è ricercato per traffico di stupefacenti e di armi. In base a questo accordo, lo studio losangelino avrebbe dovuto rappresentare Golding e il governo giamaicano contro gli Stati Uniti.[1][2][3]

Nonostante le smentite di Golding, il Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti via Foreign Agents Registration Act trovò qualche tempo un contratto del valore di quattrocentomila $ depositato nel conto della Manatt, Phelps & Phillips per rappresentare il governo giamaicano in una possibile disputa con gli USA.[4][5]

Il 17 maggio, chiedendo pubblicamente scusa al popolo giamaicano per le vicende accadute in quei mesi, ha incaricato il Ministro della Giustizia Dorothy Lightbourne di firmare il mandato d'estradizione di Coke e porre fine alle tensioni creatasi con gli Stati Uniti.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Opposition, Gov't lock horns over Brady contract, su jamaica-gleaner.com, Jamaica Gleaner, 17-03-2010.
  2. ^ http://amlawdaily.typepad.com/files/coke-christopher-michael-s15-indictment-1.pdf
  3. ^ (EN) The unfolding of the Manatt saga - What the Gov't has said ..., su jamaica-gleaner.com, Jamaica Gleaner, 13-05-2010.
  4. ^ (EN) U.S.-Jamaica relations tested by lobbying dispute, su washingtonpost.com, Washington Post, 15-04-2010.
  5. ^ (EN) For Manatt, New Twist in Extradition Controversy, su amlawdaily.typepad.com, AmLaw Daily.
  6. ^ (EN) Today's news..., su radiojamaica.com, Radio Jamaica (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2010).
  7. ^ (EN) Jamaica to sign Dudus extradition request, su jamaicaobserver.com, Jamaica Observer, 17-05-2010 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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