Bret Harte

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Bret Harte (1871)

Bret Harte, all'anagrafe Francis Brett Harte, (Albany, 25 agosto 1836Camberley, 5 maggio 1902), è stato uno scrittore e poeta statunitense ricordato soprattutto per le sue opere dedicate alla vita dei pionieri.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato ad Albany, nello Stato di New York, prese il nome Francis da quello di suo nonno. Il padre cambiò il cognome da Hart in Harte, nome che Francis adottò insieme a Bret, togliendosi una t dal nome e diventando così Bret Harte.

Da ragazzo, Francis era un avido lettore di libri come la Bibbia e di autori quali Byron, Dickens e Poe. Scrisse il suo primo lavoro, un poema satirico dal titolo Autumn Musings, ora perduto, all'età di undici anni. A 13 anni, finì di studiare. Qualche anno dopo, nel 1853, si trasferì in California dove lavorò come minatore, fattorino, insegnante e giornalista.

Si avvicinò ben presto all'ambiente letterario collaborando, dapprima con la rivista Golden Era, con la quale pubblicò le sue prime novelle, brillanti parodie di lavori di James Fenimore Cooper, Charles Dickens, Victor Hugo e altri, e poi con Californian, e infine assumendo il ruolo di direttore dell'Overland Monthly, che durante la sua brillante gestione si impreziosì delle firme autorevoli di Mark Twain, Henry George, Ambrose Bierce, Joaquin Miller e Clarence King.[1]

Nei suoi esordi letterari dedicò la sua attenzione a storie leggendarie riguardanti i tempi dell'occupazione spagnola in California, riscuotendo i primi consensi con The Luck of Roaring Camp (1870) e con il poemetto dialettale intitolato Plain Language from Truthful James (1870).

Nel 1871 abbandonò la California ed il ruolo di docente alla locale Università per trasferirsi a Boston, allettato dalle proposte ricevute dall’Atlantic Monthly, consistenti nella realizzazione di una dozzina di racconti all'anno.

In questo decennio Harte si dimostrò autore fertile e creativo e le sue varie opere, tra cui The Outcasts of Poker Flat, Miggles, Tennessee's Partner, The Idyl of Red Gulch, Brown of Calaveras conseguirono successi di critica e di pubblico.[1] Nel 1878 collaborò assieme a Mark Twain alla realizzazione della commedia Ah Sin, che però si rivelò un insuccesso.[2]

Contemporaneamente svolse l'attività diplomatica, che lo condusse nel 1878 in Germania, a Krefeld, e dopo un biennio in Gran Bretagna, dove soggiornò fino alla sua morte.

Nei suoi lavori si specializzò nell'indagare e descrivere la realtà di 'frontiera' e della rincorsa all'oro, dove anche le scene violente risultarono edulcorate dalla partecipazione di buoni sentimenti e del buonsenso dei protagonisti.

La critica letteraria è concorde nel sostenere che alcuni spunti delle sue pagine possono sembrare artefatti, a causa delle sue origini della costa atlantica, che nonostante la sua lunga permanenza in California, lo hanno conservato un po' distaccato ed estraneo ai fenomeni della West Coast.[1]

Tra i suoi meriti, vi fu quello di aver contribuito a creare la cosiddetta local-colour school (Regionalismo) nella letteratura americana.[3]

Morì il 5 maggio del 1902 a causa di un cancro.[4]

Opere (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • Mliss (1860)
  • The Luck of Roaring Camp (1868)
  • Tennessee's Partner (1869)
  • The Outcasts of Poker Flat (1869)
  • The Heathen Chinee (1870)
  • Plain Language from Truthful James (1870)
  • Tales of the Argonauts (1875)
  • Gabriel Conroy (1876)
  • Ah Sin (1877)

Pubblicazioni italiane[modifica | modifica wikitesto]

  • L'arrivo di Santa Claus a Simpson's bar, Mattioli 1885, Fidenza 2019 traduzione di Livio Crescenzi e Marta Viazzoli ISBN 978-88-6261-704-8
  • Storie del West, Mattioli 1885, Fidenza 2006 traduzione di Franca Brea e Carlo Padovani ISBN 88-89397-41-1

Adattamenti cinematografici[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni dei suoi romanzi e racconti sono stati adattati per lo schermo:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Le Muse, vol. 5, Novara, De Agostini, 1965, p. 476.
  2. ^ Bret Harte nella Literature.com, su online-literature.com. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  3. ^ Bret Harte nella Enciclopedia Britannica, su britannica.com. URL consultato il 7 dicembre 2015.
  4. ^ Bret Harte nel sito AmericanLiterature, su americanliterature.com. URL consultato il 7 dicembre 2015.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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