Brassica villosa bivoniana

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Cavolo di Bivona
Immagine di Brassica villosa bivoniana mancante
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi II
Ordine Brassicales
Famiglia Brassicaceae
Genere Brassica
Specie B. villosa
Sottospecie B. villosa subsp. bivoniana
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Capparales
Famiglia Brassicaceae
Genere Brassica
Specie B. villosa
Sottospecie B. villosa subsp. bivoniana
Nomenclatura trinomiale
Brassica villosa subsp. bivoniana
(Mazzola & Raimondo) Raimondo & Mazzola
Sinonimi

Brassica bivoniana
Mazzola & Raimondo

Nomi comuni

cavolo di timpa
cavolo selvaggio

Il cavolo di Bivona (Brassica villosa subsp. bivoniana (Mazzola & Raimondo) Raimondo & Mazzola) è una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, endemica della Sicilia.[1][2]

Il nome di questa sottospecie è un omaggio alla memoria del botanico Antonino Bivona Bernardi (1788-1837).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta perenne, camefita suffruticosa, alta fino a 1,5 m.

Il fusto, legnoso alla base, ha foglie lirate, con una densa peluria sulla pagina inferiore e margine crenato.

I fiori hanno petali di colore giallo riuniti in infiorescenze racemose molto allungate. Fioritura: gennaio-marzo.

Il frutto è una siliqua di 4–5 cm.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È un endemismo del distretto drepano-panormita della Sicilia.

Predilige gli ambienti rupestri calcarei.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Brassica villosa subsp. bivoniana (Mazzola & Raimondo) Raimondo & Mazzola, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  2. ^ (EN) Mazzola P., Raimondo F.M., A new taxonomic arrangement in the Sicilian members of "Brassica" L. sect. "brassica" (PDF), in Lagascalia, vol. 19, n. 1-2, 1997, pp. 831-838. URL consultato il 29 luglio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Federico C. Guida illustrata della flora dello Zingaro, L'Epos Società Editrice, Palermo, 1999. ISBN 88-8302-186-X
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Edagricole, Bologna 1982. ISBN 8850624492
  • T.G. Tutin, V.H. Heywood et Alii, Flora Europea, Cambridge University Press 1976. ISBN 052108489X

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]


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