Principato di Ansbach

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Principato di Ansbach
Principato di Ansbach – Bandiera
Principato di Ansbach - Stemma
Principato di Ansbach - Localizzazione
Principato di Ansbach - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome ufficialeFürstentum Ansbach
Lingue parlatetedesco
CapitaleAnsbach
Dipendente da Sacro Romano Impero
Politica
Forma di governomonarchia feudale
Nascita1398
CausaDivisione dei territori del burgraviato di Norimberga
Fine1791 con Carlo Alessandro di Brandeburgo-Ansbach
CausaVendita per soldi
Territorio e popolazione
Religione e società
Religione di Statoluteranesimo[1]
Religioni minoritarieebraismo
Classi socialipatrizi, clero, cittadini, popolo
Evoluzione storica
Preceduto da Burgraviato di Norimberga
Succeduto da Regno di Prussia

Il Principato di Ansbach o Brandeburgo-Ansbach fu un principato del Sacro Romano Impero, sviluppatosi attorno alla città bavarese di Ansbach. La casata regnante era un ramo remoto di quella degli Hohenzollern di Prussia, che qui aveva sede col titolo di margravio e di principe con diritto di voto al Reichstag.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cippo stradale ricostruito nel 2013 sulla base dell'originale del 1804. Esso segnava il confine tra il principato di Ansbach e la regione prussiana (PG = Preußisches Gebiet).

Il principato venne fondato alla morte del Burgravio Federico V di Norimberga il 21 gennaio 1398, quando le sue terre vennero divise tra i suoi due figli. Il più giovane di essi, Federico VI, ricevette Ansbach ed il maggiore, Giovanni III, ricevette Bayreuth. Alla morte di Giovanni III, l'11 giugno 1420, i due principati vennero riuniti sotto il controllo di Federico VI, che divenne Principe elettore col nome di Federico I nel 1415.

Alla morte di Federico I, il 21 settembre 1440, i suoi territori vennero divisi tra i suoi figli; Giovanni ricevette Bayreuth (Brandeburgo-Kulmbach), Federico ricevette il Brandeburgo e Alberto ricevette Ansbach. Ansbach venne mantenuta da un ramo cadetto della Casa di Hohenzollern, e i suoi reggenti presero così il nome di Margravi di Brandeburgo-Ansbach.

Il margravio Giorgio il Pio (noto anche come Giorgio il Confessore) fu uno dei primi seguaci di Martin Lutero ed uno dei primi principi tedeschi ad introdurre il protestantesimo nei territori da lui amministrati. Le relazioni teologiche promosse nel principato di Ansbach, chiamate Confessioni della Franconia, sono considerate oggi da teologi e storici del settore come la fase preliminare della Confessio Augustana del 1530. Lo stesso Giorgio il Pio presenziò personalmente alla dieta di Augusta del 1530 e divenne così il primo firmatario della Confessio.

Tra il 1398 e il 1400, Federico I di Brandeburgo aveva fatto costruire un castello con fossato i cui resti sono ancora oggi visibili ad Ansbach; ad ogni modo, la struttura, venne convertita già dal periodo rinascimentale a residenza, al'epoca del margravio Giorgio Federico I. Dal 1694, la residenza venne trasformata in un vero e proprio palazzo barocco, completato nel 1738.

La pace di Teschen, conclusa il 13 maggio 1779 tra l'Austria ed il Regno di Prussia, pose fine alla guerra di successione bavarese. Le normative approvate prevedevano, tra le altre cose, che l'Austria ricevesse dalla Baviera le aree del Rentamt Burghausen ad est dei fiumi Inn e Salzach, vale a dire una striscia di terra compresa tra Passavia ed il confine settentrionale dell'principato arcivescovile di Salisburgo. In cambio, la Prussia si vide riconosciuto il possesso del principato di Brandeburgo-Ansbach e di quello di Brandeburgo-Bayreuth.

La Residenza di Ansbach

Il principato di Ansbach venne governato più volte in unione personale col principato di Kulmbach (o Bayreuth dal 1604) (1495–1515, 1557–1603 e 1769–1791), ma rimase un territorio autonomo fino alla fine del Sacro Romano Impero nel 1806, territorio a cui geograficamente esso apparteneva. Il 2 dicembre 1791, il principe e margravio di Ansbach, Carlo Alessandro, che succedette anche al trono di Bayreuth, vendette la sovranità sui suoi principati al Re Federico Guglielmo II di Prussia, e Ansbach venne formalmente annessa dallo stato prussiano il 28 gennaio 1792.

Col trattato di Schönbrunn del 15 dicembre 1805, la Prussia dovette cedere i principati di Ansbach e Bayreuth al Primo impero francese, ricevendone in cambio l'elettorato di Hannover; ad ogni modo dal 1º gennaio 1806, la parte del principato di Ansbach passò al neonato Regno di Baviera.

Principi e margravi di Ansbach[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1791 il Principato viene venduto alla Prussia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ fu cattolicesimo sino al 1525
  2. ^ Il numero 28.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roland-Götz Foerster: Herrschaftsverständnis und Regierungsstruktur in Brandenburg-Ansbach 1648–1703. Ein Beitrag zur Geschichte des Territorialstaates im Zeitalter des. Absolutismus. Ansbach 1975.
  • Cordula Nolte: Familie, Hof und Herrschaft. Das verwandtschaftliche Beziehungs- und Kommunikationsnetz der Reichsfürsten am Beispiel der Markgrafen von Brandenburg-Ansbach (1440–1530). (= Mittelalter-Forschungen; 11). Ostfildern 2005 (Digitalisat)
  • Gerhard Rechter: Das Reichssteuerregister von 1497 des Fürstentums Brandenburg-Ansbach-Kulmbach unterhalb Gebürgs (2 Teilbände). Veröffentlichung der Gesellschaft für Familienforschung in Franken. Nürnberg 1985.
  • Gerhard Rechter: Das Reichssteuerregister von 1497 des Fürstentums Brandenburg-Ansbach-Kulmbach oberhalb Gebürgs. Veröffentlichung der Gesellschaft für Familienforschung in Franken. Nürnberg 1988.
  • Max Spindler (Hrsg.), Gertrud Diepolder (Red.): Bayerischer Geschichtsatlas. Bayerischer Schulbuch-Verlag, München 1969.
  • Max Spindler, Andreas Kraus (a cura di): Geschichte Frankens bis zum Ausgang des 18. Jahrhunderts (= Handbuch der bayerischen Geschichte. Bd. 3: Franken, Schwaben, Oberpfalz bis zum Ausgang des 18. Jahrhunderts. Teilbd. 1). 3., neu bearbeitete Auflage. Beck, München 1997, ISBN 3-406-39451-5.
  • Arno Störkel: Verhasster Schwager und bon oncle. Friedrich der Große und die Markgrafen von Ansbach. In: Friedrich der Große und die Dynastie der Hohenzollern. Beiträge des fünften Colloquiums in der Reihe „Friedrich300“ vom 30. September / 1. Oktober 2011, hrsg. von Michael Kaiser und Jürgen Luh. Onlinepublikation auf perspectivia.net.
  • Gerhard Taddey (Hrsg.): Lexikon der deutschen Geschichte. Ereignisse, Institutionen, Personen. Von den Anfängen bis zur Kapitulation 1945. 3., überarbeitete Auflage. Kröner, Stuttgart 1998, ISBN 3-520-81303-3.
  • (DE) Wolfgang Wüst, Jagen unter den Markgrafen von Brandenburg-Ansbach. Höfisches Spektakel, ökonomischer Vorteil oder herrschaftliches Kalkül?, in Jahrbuch für fränkische Landesforschung 68, 2008/2009, pp. 93–113, ISSN 0446-3943 (WC · ACNP).
  • Manfred Jehle, Ansbach. Die markgräflichen Oberämter Ansbach, Colmberg-Leutershausen, Windsbach, das Nürnberger Pflegamt Lichtenau und das Deutschordensamt (Wolframs-)Eschenbach, in Historischer Atlas von Bayern, Teil Franken I, vol. 35, München, Kommission für bayerische Landesgeschichte, 2009, ISBN 978-3-7696-6856-8.
  • (DE) Teresa Neumeyer, Dinkelsbühl. Der ehemalige Landkreis, in Historischer Atlas von Bayern, Teil Franken I, vol. 40, Kommission für bayerische Landesgeschichte, 2018, ISBN 978-3-7696-6562-8.
  • Michael Puchta, Mediatisierung „mit Haut und Haar, Leib und Leben“. Die Unterwerfung der Reichsritter durch Ansbach-Bayreuth (1792–1798), Göttingen, Vandenhoeck & Ruprecht, 2012, ISBN 978-3-525-36078-1.

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