Brachylophus vitiensis

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Iguana crestata delle isole Figi
Brachylophus vitiensis
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Sottoclasse Diapsida
Infraclasse Lepidosauromorpha
Superordine Lepidosauria
Ordine Squamata
Sottordine Lacertilia
Infraordine Iguania
Famiglia Iguanidae
Genere Brachylophus
Specie B. vitiensis
Nomenclatura binomiale
Brachylophus vitiensis
Gibbons, 1981
Areale

L'iguana crestata delle isole Figi (Brachylophus vitiensis Gibbons, 1981) è un rettile della famiglia Iguanidae, endemico delle isole Figi[2], classificato dalla IUCN come specie in pericolo critico di estinzione.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome generico, Brachylophus, deriva dai termini greci brachys (βραχύς), che significa "corto", e lophos (λόφος), che significa "cresta", con riferimento alle corte creste aculeate lungo il dorso; il nome specifico, vitiensis, è un aggettivo latino di recente conio che significa "delle Figi" (Viti in latino moderno).

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Questa iguana è nota per essere stata scoperta grazie a un film. Lo zoologo John Gibbons notò un'iguana mai vista mentre guardava Laguna blu. Gli esterni del film erano stati girati alle Figi, per cui fu possibile risalire al luogo d'origine dell'iguana e organizzarvi una spedizione. Gibbons, che già stava studiando la simile iguana fasciata delle Figi, ne approfittò per rendere protetto l'isolotto di Yadua Taba, dove è presente il 98% della popolazione mondiale di iguane crestate. Alla morte di Gibbons (1986) tutti i suoi appunti andarono persi e l'interesse attorno a questo rettile andò affievolendosi.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è a fortissimo rischio di estinzione a causa di gatti, capre e altre entità alloctone, oltre alla sparizione delle foreste natie sostituite da piantagioni di canna da zucchero.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Australasian Reptile & Amphibian Specialist Group 1996, Brachylophus vitiensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Brachylophus vitiensis Gibbons, 1981, in The Reptile Database. URL consultato il 28 maggio 2014.

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