Bonitasaura salgadoi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Bonitasaura
Dimensioni di Bonitasaura
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Superordine Dinosauria
Ordine Saurischia
Sottordine Sauropodomorpha
Infraordine Sauropoda
Famiglia Nemegtosauridae
Genere Bonitasaura
Specie B. salgadoi

La bonitasaura (Bonitasaura salgadoi) è un dinosauro erbivoro, appartenente ai sauropodi titanosauri. Visse nel Cretacico superiore (Santoniano, circa 85 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica (Argentina).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I resti di questo dinosauro includono uno scheletro parziale di un esemplare subadulto (numerose vertebre, ossa delle zampe e mandibola con denti). I fossili hanno permesso di ricostruire un grosso quadrupede lungo nove metri, dotato di un cranio dalla spiccata convergenza con quello di un altro gruppo di sauropodi, i diplodocidi. La mandibola inferiore, infatti, possedeva un caratteristico margine tagliente immediatamente dietro a un set di denti molto ridotto, posizionati nella parte anteriore. Questo bordo, nell'animale in vita, sosteneva con tutta probabilità una guaina cheratinosa simile a un becco, che probabilmente era appaiata a una struttura simile presente nella mascella. La guaina cheratinosa funzionava come una sorta di ghigliottina, e permetteva di tagliare la vegetazione che Bonitasaura raccoglieva grazie ai denti a piolo posti nella parte anteriore delle mascelle. Questo dinosauro, inoltre, possedeva un collo relativamente corto (rispetto a quello degli altri sauropodi) e robuste proiezioni delle vertebre dorsali per le inserzioni muscolari: ciò indica che il collo era molto forte e veniva usato in attività che richiedevano sforzo, forse durante il nutrimento.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Fossili delle fauci di Bonitasaura

I fossili di bonitasaura sono un'ulteriore prova che, dopo la probabile estinzione dei sauropodi diplodocidi, alcune linee evolutive di titanosauri occuparono la medesima nicchia ecologica evolvendo strutture simili, come un cranio lungo e basso (al contrario di quello di molti macronari con le caratteristiche narici alte, ad esempio Giraffatitan ed Euhelopus) e mandibole squadrate e dotate di denti a piolo. Le proporzioni delle zampe, inoltre, erano invertite (con quelle anteriori più corte delle posteriori, al contrario di molti macronari) ed era presente una "coda a frusta" rudimentale. Il ritrovamento di Bonitasaura, inoltre, getta nuova luce sui fossili di Antarctosaurus, un sauropode strettamente imparentato e visto a volte come una chimera costituita da fossili di titanosauro (cranio e corpo) e di diplodocide (mandibola).

Significato del nome[modifica | modifica wikitesto]

I resti di Bonitasaura sono stati ritrovati nella formazione Bajo de la Carpa, nella Provincia di Río Negro in Argentina. Il nome deriva da quello della cava in cui sono stati ritrovati i fossili ("La Bonita"), mentre l'epiteto specifico (salgadoi) si riferisce a Leonardo Salgado, un noto paleontologo argentino.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Sebastián Apesteguía. (settembre 2004). Bonitasaura salgadoi gen. et sp. nov.: a beaked sauropod from the Late Cretaceous of Patagonia. Naturwissenschaften. 91:493–497

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]