Bocca d'Enza

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Bocca d'Enza
frazione
Bocca d'Enza – Veduta
Bocca d'Enza – Veduta
Bocca d'Enza dalla chiavica dell'argine consortile
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Parma
ComuneSorbolo Mezzani
Territorio
Coordinate44°54′26″N 10°28′54″E / 44.907222°N 10.481667°E44.907222; 10.481667 (Bocca d'Enza)
Altitudine26 m s.l.m.
Abitanti121 (censimento 2011[1])
Altre informazioni
Cod. postale43058
Prefisso0521
Fuso orarioUTC+1
Patronosant'Anna
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bocca d'Enza
Bocca d'Enza

Bocca d'Enza (Bóca d'Énsa in dialetto parmigiano) è una frazione del comune di Sorbolo Mezzani, posta a 1 km a nord-est di Mezzano Inferiore e a 20 km nord-est da Parma.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Si trova in parte nella zona golenale della riva destra del fiume Po, protetta da un proprio argine consortile e in parte all'interno dell'argine maestro. L'abitato si snoda lungo il tratto terminale del canale Parmetta principalmente sulla riva sinistra.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo deriva dallo sbocco del torrente Enza nel fiume Po che un tempo si trovava nei pressi dell'abitato ma che oggi invece è situato di fronte a Brescello. La parola “Bocca” richiama la confluenza di un corso d'acqua minore in uno di maggiore portata[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Non si hanno notizie certe sulla nascita dell'abitato, ma è logico supporre sia sorto posteriormente al 1306 come Mezzano Inferiore, cui è strettamente legata e di cui ha seguito da sempre le sorti[3].

Alcune carte mostrano che nel XVII secolo il tracciato del cavo Parmetta era già identico a quello attuale, già protetto da chiaviche situate nella posizione di quelle odierne. La foce dell'Enza invece, ubicata nei pressi dell'abitato, nel corso degli anni si sposterà invece sempre più tanto che oggi si trova circa 3 km più a est poco a nord di Brescello[4].

Un'altra importante mutazione del territorio di Bocca d'Enza avvenne nel 1616. Il vicino torrente Parma, a seguito dell'ostruzione della sua foce, si immise nel vecchio alveo del fiume Po confluendo nell'Enza nei pressi della frazione[5]. Questa situazione permase fino al XIX secolo quando il Parma tornò nuovamente a sfociare in Po presso Mezzano Superiore. Il vecchio alveo abbandonato verrà rinominato Parma Morta[3].

foto dell'abitato prima dell'intervento di tombamento

Nel 1763 Bocca d'Enza, che come Mezzano Inferiore si trovava precedentemente sotto la giurisdizione del vescovo di Parma, entrò a far parte del ducato di Parma[6]. Con il nuovo assetto amministrativo la frazione si venne a trovare sul confine dello stato parmense con il Ducato di Modena e con il Ducato di Milano. Vi venne istituita una dogana col compito di controllare coloro che attraversavano l'Enza[7] da e per Ghiarole di Brescello o attraversavano il Po con uno dei battelli quivi ubicati[7].

Tra il 1908 e il 1917 a Bocca d'Enza venne realizzato l’impianto idrovoro che si trova sul canale Parmetta. Un altro importante intervento fu realizzato tra il 2020 e il 2023 col tombamento del canale Mandracchio, l'ultimo tratto della Parmetta che partendo dalla chiavica del Balano attraversa l'area del centro abitato situata in Golena. Il lavoro oltre all'intubamento del suddetto canale ha comportato la rimozione dei due arginali che lambivano il corso d'acqua, l'allargamento della strada comunale e la realizzazione di un percorso ciclabile[8][9].

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Oratorio di S. Anna
più volte rimaneggiato (a inizio del XVIII secolo e nel 1928) si trova nelle adiacenze della corte degli Oppi[10]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Il machinón, il primo motore dell'impianto idrovoro di Bocca d'Enza ora in piazza Belli a Mezzano Inferiore
Corte degli Oppi
Di proprietà privata, è l'unico edificio di una certa rilevanza architettonica e si contraddistingue per le caratteristiche finestre a bifora.
Impianto idrovoro di Bocca d’Enza
L’edificio che ospita l’impianto idrovoro venne realizzato fra il 1908 e il 1917 e successivamente potenziato nel 2007[11][12][13]. L'impianto è ubicato sul cavo Parmetta, dal 1910 garantisce il deflusso delle acque meteoriche anche dai terreni più bassi dell'entroterra mezzanese e colornese. Il primo motore dell'impianto idrovoro soprannominato Machinón oggi è esposto nella piazza di Mezzano Inferiore.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Murales
sulla chiavica che chiude l'argine consortile di Bocca d'Enza sul cavo Parmetta si trovano due opere realizzate dall'artista locale Gianni Samini.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Riserva naturale orientata Parma Morta

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi del 900 a Bocca d'Enza il maestro Pinazzi fondò l'omonimo concerto a fiato[14][15]. A differenza del concerto Cantoni anch'esso di Mezzani si dedicò principalmente alla musica folkloristica e da ballo[16].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ abitanti Bocca d’Enza al censimento 2011 dal sito ISTAT, su datiopen.istat.it. URL consultato il 12 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
  2. ^ Toponimi di origine medievale tra Torrile e Colorno, su academia.edu.
  3. ^ a b Marco Minardi Paesaggio di frontiera: la formazione di un territorio rivierasco padano, comune di Mezzani, 1995
  4. ^ Rivista Qui Po n.2 2011: La cartografia secentesca quale fonte informativa per lo studio delle divagazioni fluviali. Valutazioni di analisi interdisciplinari mediante l'utilizzo di sistemi GIS e foto interpretazione, su agenziapo.it (archiviato il 18 dicembre 2014).
  5. ^ Michela Rossi, Strade d'acqua. Navigli, canali e manufatti idraulici nel parmense: dal rilievo del territorio al disegno del paesaggio, Mezzani, Mattioli 1885, 2004.
  6. ^ Marco Minardi, 1763: le comunità dei Mezzani e il ducato di Parma, Mezzani, Amministrazione comunale di Mezzani, 1999.
  7. ^ a b Vocabolario topografico dei ducati di Parma Piacenza e Guastalla, Parma, Tipografia ducale, 1843.
  8. ^ descrizione dei lavori al canale Mandracchio, su parma.repubblica.it.
  9. ^ Inaugurazione al termine dei lavori al canale Mandracchio, su ambiente.regione.emilia-romagna.it.
  10. ^ Antonio Schiavi, La diocesi di Parma, Parma, L'eco, 1940.
  11. ^ Investimenti Bonifica Parmense nell’impianto idrovoro di Bocca d’Enza, su gazzettadellemilia.it.
  12. ^ scheda impianto idrovoro di Mezzani, su catalogo.beniculturali.it.
  13. ^ scheda sistemazione idraulica Compartimento Mezzani del 2007, su polisini.com.
  14. ^ sito Mezzabanda - c'era la banda a Mezzani?, su mezzabanda.it. URL consultato il 12 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2014).
  15. ^ sito museo Cantoni, su sixia.it. URL consultato il 12 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  16. ^ Tiziano Marcheselli, dizionario dei parmigiani, Parma, Fondazione Monte di Parma, 1997.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Minardi, Le terre de' Mezzani, Mezzani, comune di Mezzani, 1989.
  • Marco Minardi, Paesaggio di frontiera: la formazione di un territorio rivierasco padano, Mezzani, comune di Mezzani, 1995.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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