Bimota SB8

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Bimota SB8
Bimota SB8K Santamonica
Costruttorebandiera Bimota
TipoStradale sportiva
Produzionedal 1998 al 2006
Modelli similiAprilia RSV 1000
Ducati 996
Honda VTR 1000
Suzuki TL 1000R

La Bimota SB8 è una motocicletta stradale sportiva realizzata dalla Bimota dal 1998 al 2006.

La SB8 viene presentata al Salone della Moto a Milano nel 1997 e nella versione originale è denominata SB8R. Questa motocicletta è stata progettata intorno al motore bicilindrico a 90° della Suzuki TL 1000R. In seguito vengono lanciate la SB8R Special[1] e la SB8K, ma nel 2000 la Bimota dichiarò il fallimento e la produzione venne interrotta. Quando l'azienda fu riaperta dai nuovi proprietari nel 2003, si decise di ripartire da ciò che era già in magazzino: vennero così lanciate nel 2004 le SB8K Gobert e SB8K Santamonica, versioni speciali dotate di una ricercata componentistica.

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

La SB8 ha un particolare telaio composito formato da due sezioni di diverso materiale. La sezione superiore che parte dal cannotto di sterzo è di alluminio e formata da due travi lineari che fasciano lateralmente la parte alta del motore, uniti da una traversa anch'essa in alluminio (che serve a supportare l'attacco del monoammortizzatore) e che si collegano a due strutture scatolate in fibra di carbonio poste all'altezza del perno del forcellone: questa soluzione garantisce pesi ridotti ed elevata rigidità[2].

Il motore giapponese fu dotato di un impianto di alimentazione a iniezione elettronica (prodotto dalla Marelli) diverso da quello montato di serie sulla moto donatrice e caratterizzato da corpi farfallati maggiorati da 59mm anziché 52mm[2].

Carriera agonistica[modifica | modifica wikitesto]

La Bimota SB8K portata in gara da Anthony Gobert

Nel 2000 la casa riminese ne allestisce una versione più spinta denominata SB8K, con aerodinamica affinata e motore leggermente potenziato, e ne pianifica la costruzione in 150 esemplari, cioè la produzione minima richiesta dalla FIM per consentire alla Bimota di impegnarsi nel campionato mondiale Superbike[3]. Nella gara australiana del 2000 svoltasi sul circuito di Phillip Island in particolari condizioni meteorologiche, l'esperto pilota locale Anthony Gobert (proveniente dall'AMA Superbike) ottiene la prima e unica vittoria per questa moto alla seconda gara a cui veniva iscritta, grazie ad una azzeccata scelta di pneumatici e a una impeccabile condotta di gara[3], su una moto che non era stata idoneamente sviluppata a causa di un ridotto ammontare di collaudi pre-campionato[4]. Con questa affermazione la Bimota ritorna alla vittoria nel mondiale Superbike a distanza di 11 anni dall'ultimo successo di Giancarlo Falappa al Paul Ricard nel 1989 con la Bimota YB4EI.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ BIMOTA - SB8R Special, su petrolhead.pwp.blueyonder.co.uk. URL consultato il 19 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ a b (EN) Alan Cathcart, Bimota SB8R, su motorcyclespecs.co.za. URL consultato il 19 maggio 2012.
  3. ^ a b (EN) Roland Brown, Bimota SB8K, su motorcyclespecs.co.za. URL consultato il 18 maggio 2012.
  4. ^ (EN) Dirck Edge, Anthony Gobert and the Bimota SB8R: Can Miracles Happen?, su motorcycledaily.com, 8 febbraio 2000. URL consultato il 18 maggio 2012.
  5. ^ (EN) Elenco delle vittorie della Bimota, su sbk.perugiatiming.com. URL consultato il 2 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]