Bill Bottrell

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Bill Bottrell (27 ottobre 1952) è un produttore discografico, musicista e ingegnere del suono statunitense. Il suo lavoro, nel corso degli anni, ha prodotto ben 11 Grammy Awards e le sue produzioni hanno venduto più di 36 milioni di copie.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni settanta e il successo[modifica | modifica wikitesto]

L'esordio professionale di Bill Bottrell nel campo dell'industria discografica è riconducibile al 1974 quando, poco più che ventenne, trova impiego come "Tecnico del Suono" presso il California Recording Studio di Hollywood (Los Angeles). Nel 1978, in concomitanza del suo trasferimento presso il Soundcastle Studios di Silverlake, conosce il cantautore britannico Jeff Lynne che lo ingaggia come ingegnere del suono per il suo progetto ELO.
Negli corso di tutti gli anni ottanta intraprende, fra gli Stati Uniti e l'Europa, una fortunata carriera freelance che lo porterà a collaborare con artisti di fama internazionale come i The Jacksons, ELO, Madonna, George Harrison, Starship e Tom Petty.
L'apice del successo arriverà però grazie a Michael Jackson. Con il "re del pop", Bottrell collaborerà due volte: la prima (fra il 1984 e il 1986) per la registrazione dell'album "Bad", la seconda (fra il 1989 e il 1990) per l'incisione dell'LP "Dangerous" all'interno del quale non solo figurerà come ingegnere del suono ma anche come produttore e coautore del brano Black or White (numero 1 della Billboard Top100[1]).

Gli anni novanta e il cambio di rotta[modifica | modifica wikitesto]

Dopo quasi un decennio di produzioni ad alto livello, Bottrell si dimostrò scettico nei confronti di quell'industria discografica basata sul cosiddetto "Mega-Business", criticando le produzioni musicali multimiliardarie molto in voga negli anni ottanta. Forte di queste credenziali nei primi anni '90 decise di ritirarsi a Pasadena costruendo un lussuoso studio di registrazione , il "Toad Hall", che gli permise di muoversi in totale libertà sperimentando nuove produzioni basate su esclusive strategie economiche e metodi di realizzazione innovativi. Tipico esempio di tutto ciò è il Tuesday Night Music Club, un "collettivo" di Los Angeles (fondato dallo stesso Bottrell e dall'amico David Baerwald) che si incontrava ogni martedì sera per scrivere canzoni, bere una birra e scambiare delle idee. Formato da numerosi parolieri ed artisti tra i quali David Ricketts, Brian McLeod, Kevin Gilbert e l'ex corista Sheryl Crow, il gruppo di lavoro portò alla realizzazione dell'omonimo album (che segnò il debutto discografico della Crow), forse uno dei migliori dischi del panorama musicale femminile dei primi anni novanta.
Le oltre 8 000 000 copie vendute confermarono dunque le intuizioni di Bottrell ma gli attacchi e le polemiche provenienti dall'industria discografica (più una leggera crisi interna) portarono al disfacimento definitivo del gruppo.
Bill decise allora di trasferire nuovamente il suo studio, realizzandolo questa volta in una località molto più tranquilla e quasi isolata dal resto del mondo, Caspar ,a circa 160 km a Nord di San Francisco. Abbandonata per un po' la produzione discografica, Bottrell ha iniziato una nuova carriera da musicista inventando con il suo gruppo "Stokemen" un modo di suonare decisamente "cabaret-style" caratterizzato comunque da sonorità sempre all'avanguardia. Il suo ritorno nel circuito Mainstream è datato 1998, in occasione della produzione dell'album "I Am Shelby Lynne".

Periodo attuale[modifica | modifica wikitesto]

Bill Bottrell prosegue con successo la sua attività di produttore. Fra le sue ultime produzioni figura l'album Detours della cantante statunitense Sheryl Crow.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi degli anni settanta conosce Elizabeth Jordan, che sposerà nel 1974 e dalla quale avrà tre figli: Adrianne (1979), Laura (1983) e William (1990). Quest'ultimo perderà la vita, a soli otto anni, in un tragico incidente nel 1998. Questo avvenimento ha profondamente segnato la vita privata del produttore e pare abbia contribuito alla rottura del suo matrimonio.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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