Bettongia tropica

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Bettongia settentrionale[1]
Stato di conservazione
In pericolo[2]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Infraclasse Metatheria
Superordine Australidelphia
Ordine Diprotodontia
Sottordine Macropodiformes
Famiglia Potoroidae
Sottofamiglia Potoroinae
Genere Bettongia
Specie B. tropica
Nomenclatura binomiale
Bettongia tropica
Wakefield, 1967

La bettongia settentrionale (Bettongia tropica Wakefield, 1967) è un piccolo marsupiale potoroide dall'areale ristretto ad alcune boscaglie miste di Eucalyptus e Allocasuarina confinanti con le foreste pluviali dell'estremità nord-orientale del Queensland (Australia).

Questa bettongia è un animale solitario e notturno. Trascorre il giorno in nidi ben nascosti sotto un albero e realizzati con ciuffi d'erba o con altri materiali raccolti a livello del suolo. I materiali vengono trasportati utilizzando la coda prensile. La dieta principale della bettongia settentrionale è costituita dagli sporocarpi dei funghi ectomicorrizali. Questi vengono cercati nel sottosuolo alla base degli alberi e alcuni studi suggeriscono che una buona parte delle ore notturne venga impiegata alla ricerca di questa rara fonte di cibo. Tuttavia la dieta comprende anche radici di erbe, tuberi, gigli e semi. Questa specie sembra riprodursi in ogni periodo dell'anno e, come avviene nei canguri, il piccolo viene trasportato nel marsupio fino a che non sarà grande abbastanza per seguire la madre come una «palla al piede».

La bettongia settentrionale è un animale minacciato e sopravvive solamente in tre regioni del Queensland (Australia), tutte distanti tra di loro meno di 128 chilometri. Al momento si stima che una delle popolazioni sia composta da appena 50 individui, e sono in corso sforzi per proteggere l'habitat questi animali da minacce come quelle costituite dai suini selvatici e dalle piante di lantana[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Bettongia tropica, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  2. ^ (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Bettongia tropica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  3. ^ In Australia, questi teneri marsupiali ghiotti di tartufi sono "ingegneri" del loro ecosistema, su World Open News. URL consultato il 5 marzo 2022.

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