Bernhard Molique

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Wilhelm Bernhard Molique

Wilhelm Bernhard Molique (Norimberga, 7 ottobre 1802Stoccarda, 10 maggio 1869) è stato un violinista e compositore tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia musicale, già allievo di Ludwig Spohr nella sua città natale, studiò successivamente a Monaco di Baviera sotto la guida del virtuoso bergamasco Pietro Rovelli, a cui subentrò nel 1821 come primo violino dell'orchestra di corte. Lì conobbe il flautista Theobald Böhm, con il quale suonò molta musica da camera e rimase legato da amicizia.[1][2] Prima di questo incarico fu per qualche tempo a Vienna nell'orchestra del Theater an der Wien.[3]

Dopo il matrimonio nel 1825 con l'attrice Anna Maria Wanney (1805-1882)[4], nel 1826 venne chiamato a Stoccarda come direttore musicale e primo violino dell'orchestra di corte. Negli anni trascorsi a Stoccarda si affermò come personalità influente nel panorama musicale nazionale, e la sua casa fu spesso ritrovo di artisti. Tra questi il giovane Hans von Bülow, futuro celebre direttore d'orchestra, che fu molto legato alla famiglia e che Molique prese sotto la sua ala.[5]

Negli anni che seguirono si esibì spesso in tournée in Francia, Russia ed Inghilterra.[6] Fu un apprezzato violinista, tanto da guadagnarsi le lodi di Hector Berlioz.

Preoccupato dalle crescenti tensioni socio-politiche, si stabilì a Londra dal 1849 al 1866, dove ottenne nel 1861 una cattedra di composizione alla Royal Academy of Music. Tra le sue frequentazioni in Inghilterra ricordiamo specialmente il pianista e direttore Charles Hallé.[7]

Rientrato in patria, trascorse gli ultimi anni a Bad Cannstatt, oggi un quartiere di Stoccarda.

Produzione musicale[modifica | modifica wikitesto]

Se il Molique violinista ricevette una circostanziata educazione, il Molique compositore per certo operò da autodidatta. La sua musica risente dell'influenza di Mozart, Beethoven, Mendelssohn e del collega Louis Spohr, e rimase estranea alle pressioni del romanticismo di Berlioz e della Neudeutsche Schule.

Sono una settantina le opere catalogate come sue, oggi pressoché cadute nell'oblio. Di queste sono particolarmente apprezzati i concerti solistici, come il Concertino per oboe, spesso suonato da Heinz Holliger, quello per violoncello e i vari per violino.

Fu autore anche di molta musica da camera (fra cui diversi quartetti per archi).

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Musica orchestrale[modifica | modifica wikitesto]

  • Concertino in Fa minore per violino e orchestra, op. 1
  • Concerto per violino e orchestra no. 1 in Mi maggiore, op. 4 (pubblicato nel 1830)
  • Concerto per violino e orchestra no. 2 in La maggiore, op. 9 (pubblicato nel 1833)
  • Concerto per violino e orchestra no. 3 in Re minore, op. 10
  • Concerto per violino e orchestra no. 4 in Re maggiore, op. 14 (pubblicato nel 1839)
  • Concerto per violino e orchestra no. 5 in La minore, op. 21
  • Concerto per violino e orchestra no. 6 in Mi minore, op. 30
  • Concerto per violoncello e orchestra, op. 45 (pubblicato nel 1854)
  • Concerto per flauto e orchestra, op. 69
  • Concertino per clarinetto e orchestra
  • Concertino per oboe e orchestra

Musica da camera[modifica | modifica wikitesto]

  • Quartetti per archi op. 16 e 17
  • 3 Quartetti per archi op. 18
  • Trio concertante per pianoforte, violino e violoncello, op. 27
  • Quartetto per archi in Fa minore, op. 28
  • Quintetto per flauto, violino, due viole e violoncello, op. 35
  • Quartetto per archi in Si bemolle, op. 42 (pubblicato nel 1854)
  • Quartetto per archi in La minore, op. 44 (pubblicato da Kistner of Leipzig nel 1853)
  • Sonata per concertina e pianoforte, op. 57 (1857)
  • Trio per pianoforte, violino e violoncello in Fa, op. 52 (pubblicato nel 1858)
  • Quartetto per pianoforte ed archi in Mi bemolle, op. 71 (pubblicato postumo nel 1870)

Musica sacra[modifica | modifica wikitesto]

  • Abraham op. 65, oratorio
  • Messa in Fa minore, op. 22 (pubblicata nel 1846)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gianni Lazzari e Emilio Galante, Il flauto traverso: storia, tecnica, acustica, EDT srl, 2003, ISBN 978-88-7063-494-5. URL consultato il 19 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Christopher Welch e Karl Emil von Schafhäutl, History of the Boehm Flute: With Von Schafhäutl's Life of Boehm, and an Examination on Mr. Rockstro's Version of the Boehm-Gordon Controversy, McGinnis & Marx, 1961. URL consultato il 19 maggio 2020.
  3. ^ (EN) Dwight's Journal of Music: A Paper of Art and Literature, Houghton, Mifflin, 1871. URL consultato il 19 maggio 2020.
  4. ^ Thesaurus CERL, su data.cerl.org. URL consultato il 19 maggio 2020.
  5. ^ (EN) Alan Walker, Hans Von Bülow: A Life and Times, Oxford University Press, 4 dicembre 2009, ISBN 978-0-19-988798-9. URL consultato il 19 maggio 2020.
  6. ^ (EN) George Dubourg, The Violin: Being an Account of that Leading Instrument and Its Most Eminent Professors, from Its Earliest Date to the Present Time: Hints to Amateurs, and Anecdotes, R. Cocks and Company, 1878. URL consultato il 19 maggio 2020.
  7. ^ (EN) Robert Beale, Charles Hallé: A Musical Life, Ashgate Publishing, Ltd., 2007, ISBN 978-0-7546-6137-5. URL consultato il 19 maggio 2020.

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