Benedetta di Danimarca

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Benedetta di Danimarca
La principessa Benedetta nel 2013
Principessa consorte di Sayn-Wittgenstein-Berleburg
Stemma
Stemma
In carica29 novembre 1969 –
13 marzo 2017
(47 anni e 104 giorni)
PredecessoreMargareta Fouché
SuccessoreCarina Axelsson
Nome completodanese: Benedikte Astrid Ingeborg Ingrid
italiano: Benedetta Astrid Ingeborg Ingrid
TrattamentoSua Altezza Reale
Altri titoliPrincipessa di Danimarca
Principessa vedova di Sayn-Wittgenstein-Berleburg
(dal 2017)
NascitaPalazzo di Amalienborg, Copenaghen, 29 aprile 1944 (79 anni)
DinastiaSchleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg per nascita
Sayn-Wittgenstein-Berleburg per matrimonio
PadreFederico IX di Danimarca
MadreIngrid di Svezia
Consorte diRiccardo II di Sayn-Wittgenstein-Berleburg
FigliGustav
Alexandra
Nathalie
ReligioneLuteranesimo danese

Benedetta di Danimarca (nome completo in danese Benedikte Astrid Ingeborg Ingrid; Copenaghen, 29 aprile 1944) è stata principessa consorte di Sayn-Wittgenstein-Berleburg dal 1969 al 2017, come moglie di Riccardo II.

È sorella minore di Margherita II e maggiore di Anna Maria, nonché decima in linea di successione al trono.[1] Ha partecipato spesso ad eventi ufficiali o semi-ufficiali in rappresentanza della ex-regina.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gioventù[modifica | modifica wikitesto]

La principessa Benedetta è nata nel 1944 nel palazzo di Amalienborg, secondogenita di Federico e di Ingrid di Svezia.

Benedetta, Margherita e Anna Maria in uno scatto di Willem van de Poll

La sua nascita avvenne durante l'occupazione della Danimarca da parte della Germania nazista. Il giorno seguente i membri del gruppo di resistenza Holger Danske effettuarono un saluto militare di 21 bombe nel parco pubblico Ørstedsparken, in riferimento ai tradizionali 21 colpi di cannone eseguiti dall'Esercito e dalla Marina in occasione delle nascite reali.[2]

Venne battezzata il 24 maggio nella chiesa di Holmen a Copenaghen.[3] Ebbe come padrini e madrine Cristiano X, la nonna Alessandrina di Meclemburgo-Schwerin, il principe Gustavo, Gustavo V di Svezia, il principe Sigvard, le principesse Carolina Matilde e Ingeborg, Margherita di Svezia, Alexander Ramsay ed Elizabeth Bowes-Lyon.[4][5]

Crebbe con le sorelle ad Amalienborg, trascorrendo le vacanze estive nel palazzo di Gråsten. Ricevette la cresima nella cappella del palazzo di Fredensborg il 19 marzo 1959.[3]

Successione ed educazione[modifica | modifica wikitesto]

La principessa Benedetta nel 1968

Il 20 aprile 1947 il nonno di Benedetta morì e suo padre divenne re. La popolarità della famiglia di Federico IX e il ruolo di maggior rilievo assunto dalle donne nella società danese spianarono la strada all'Atto di Successione del 1953, che permetteva alle figlie femmine di ereditare il trono in assenza di figli maschi. Di conseguenza Benedetta divenne seconda in linea di successione dopo la sorella Margherita.

Frequentò la N. Zahles Skole, a eccezione del 1957[6] che trascorse alla Benenden School.[7] Dal 1960 al 1961 soggiornò al collegio Brillantmont di Losanna, in Svizzera, e infine studiò design e sartoria nel 1965[8] alla Margrethe Skolen.[6]

Nel 1961 fu damigella d'onore alle nozze della cugina Brigitta di Svezia e, nel 1962, lo fu al matrimonio di Juan Carlos di Borbone-Spagna e Sofia di Grecia.[5]

Doveri ufficiali e attività[modifica | modifica wikitesto]

Benedetta al Blå Sommer nel 1999

In linea con il suo interesse per gli sport equestri e l'allevamento dei cavalli, nel 1963 divenne membro onorario del Sportsrideklubben.[9] Nel 1965 sostituì la madre come presidentessa del Consiglio Congiunto delle Ragazze Scout e si recò in viaggio negli Stati Uniti d'America.[5][9]

Nel 1975 divenne membro onorario del Kgl. Dansk Jagtklub.[6] I suoi incarichi e patrocini riguardano anche l'ambito dei giovani e delle disabilità.[6] Alla morte della madre ha ereditato diversi suoi impegni e, con il consenso del Folketing, venne stabilito per lei un appannaggio, corrispondente a 1.185.000 corone nel 2016.[10]

Nel 2006 si candidò per diventare presidentessa della Fédération équestre internationale, dichiarando di volersi concentrare sulla trasparenza nello sport e il benessere dei cavalli.[11] Tuttavia ricevette 16 voti, piazzandosi ultima fra le tre candidate.[12]

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Benedetta fotografa in abito nuziale

Nel 1966, al matrimonio di Beatrice dei Paesi Bassi e Claus van Amsberg,[5] incontrò il principe Riccardo di Sayn-Wittgenstein-Berleburg.[8] Si sposarono il 3 febbraio 1968 nella cappella di Fredensborg.[5] Il re decretò che i loro figli avrebbero dovuto essere allevati in Danimarca per avere diritto al trono. Dal momento che la condizione non fu accolta, i tre figli della principessa non sono in linea di successione.[13]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

  • Gustav Frederik Philip Richard, VII principe di Sayn-Wittgenstein-Berleburg (nato il 12 gennaio 1969). Ha sposato civilmente il 3 giugno 2022 (rel. il 4 giugno 2002 nella Chiesa Evangelica di Bad Berleburg) Carina Axelsson, scrittrice.
    • Principe Gustav Albrecht di Sayn-Wittgenstein-Berleburg (nato il 26 maggio 2023).
  • Principessa Alexandra Rosemarie Ingrid Benedikte di Sayn-Wittgenstein-Berleburg (nata il 20 novembre 1970). Ha sposato il 6 giugno 1998 al Palazzo di Gråsten il conte Jefferson von Pfeil und Klein-Ellguth (nato il 12 luglio 1967). Hanno avuto due figli e hanno divorziato nel 2017. Alexandra si è risposata il 18 maggio 2019 con il Conte Michael Ahlefeldt-Laurvig-Bille (nato il 26 febbraio 1965).
    • Conte Friedrich Richard Oscar Jefferson von Pfeil und Klein-Ellguth (nato il 14 settembre 1999).
    • Contessa Ingrid Alexandra Irma Astrid Benedikte von Pfeil und Klein-Ellguth (nata il 16 agosto 2003).
  • Principessa Nathalie Xenia Margarete Benedikte di Sayn-Wittgenstein-Berleburg (nata il 2 maggio 1975). Ha sposato il 27 maggio 2010 Alexander Johannsmann (nato il 6 dicembre 1977). Hanno due figli:
    • Konstantin Gustav Heinrich Richard Johannsmann (nato il 24 luglio 2010).
    • Louisa Margareta Benedikte Hanna Johannsmann (nata il 28 gennaio 2015).

I figli della principessa Benedetta sono designati come Altezze in Danimarca per "Ordine in Consiglio". Altrove sono Altezze Serenissime per appartenenza alla casa mediatizzata di Sayn-Wittgenstein.

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

  • 29 aprile 1944 - 17 giugno 1944: Sua Altezza Reale, la principessa Benedetta di Danimarca e Islanda[14]
  • 17 giugno 1944 - 3 febbraio 1968: Sua Altezza Reale, la principessa Benedetta di Danimarca
  • 3 febbraio 1968 - 13 marzo 2017: Sua Altezza Reale, la principessa di Sayn-Wittgenstein-Berleburg
  • 13 marzo 2017 - attuale: Sua Altezza Reale, la principessa vedova di Sayn-Wittgenstein-Berleburg

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico VIII di Danimarca Cristiano IX di Danimarca  
 
Luisa d'Assia-Kassel  
Cristiano X di Danimarca  
Luisa di Svezia Carlo XV di Svezia  
 
Luisa dei Paesi Bassi  
Federico IX di Danimarca  
Federico Francesco III di Meclemburgo-Schwerin Federico Francesco II di Meclemburgo-Schwerin  
 
Augusta di Reuss-Köstritz  
Alessandrina di Meclemburgo-Schwerin  
Anastasija Michajlovna Romanova Michail Nikolaevič Romanov  
 
Cecilia di Baden  
Benedetta di Danimarca  
Gustavo V di Svezia Oscar II di Svezia  
 
Sofia di Nassau  
Gustavo VI Adolfo di Svezia  
Vittoria di Baden Federico I di Baden  
 
Luisa di Prussia  
Ingrid di Svezia  
Arturo di Sassonia-Coburgo-Gotha Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Vittoria del Regno Unito  
Margherita di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Luisa Margherita di Prussia Federico Carlo di Prussia  
 
Maria Anna di Anhalt  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze danesi[modifica | modifica wikitesto]

Dama dell'Ordine dell'Elefante - nastrino per uniforme ordinaria
— 20 aprile 1947
Gran Commendatore dell'Ordine del Dannebrog - nastrino per uniforme ordinaria
Dama dell'Ordine famigliare reale di re Federico IX - nastrino per uniforme ordinaria
Dama dell'Ordine famigliare reale della regina Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento della Regina Margherita II e il Principe Enrico - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del giubileo d'argento di Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il 75° genetliaco di Sua Altezza Reale il Principe Consorte - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il 70° genetliaco di Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del giubileo di rubino di Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il 75° genetliaco di Margherita II - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro della Regina Margherita II e il Principe Enrico - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del Principe Enrico - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del 80° genetliaco di S. M. la Regina - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del 80° genetliaco di S. M. la Regina
— 16 aprile 2020
Medaglia commemorativa del 50º anno del Giubileo del regno di S. M. la Regina - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa del 50º anno del Giubileo del regno di S. M. la Regina
— 14 gennaio 2022

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Dama di Gran Croce dell'Ordine del liberatore San Martín (Argentina) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine della Corona del Belgio - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce del Reale Ordine di Francesco I (Casa di Borbone-Due Sicilie) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Rosa Bianca (Finlandia) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine al Merito di Germania - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine del Falcone (Islanda) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine militare e civile di Adolfo di Nassau (Lussemburgo) - nastrino per uniforme ordinaria
Fascia dell'Ordine dell'Aquila azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav (Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Paesi Bassi) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia del centenario della Casa Reale Greca - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine di Sant'Olga e Santa Sofia (Regno di Grecia) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce pro Ecclesia et Pontifice (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di Gran Croce dell'Ordine della Stella Polare (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Repubblica (Tunisia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il settantesimo genetliaco di Carlo XVI Gustavo (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Lupo di Bronzo (Comitato Scout Mondiale) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Succession to the throne Archiviato l'8 febbraio 2014 in Internet Archive. – Official website of the Danish Monarchy.
  2. ^ Peter Øvig Knudsen: Efter drabet (s. 191), forlaget Press, Oslo 2003, ISBN 82-7547-119-2.
  3. ^ a b (DAEN) H.K.H. Prinsesse Benedikte, in kongehuset.dk. URL consultato il 12 giugno 2023.
  4. ^ Prinsesse Benediktes fødsel og dåb Archiviato il 3 febbraio 2012 in Internet Archive. – Website of the Danish National Archives.
  5. ^ a b c d e (EN) Emily McMahon e Susan Flantzer, Benedikte of Denmark, Princess of Sayn-Wittgenstein-Berleburg, su unofficialroyalty.com, 28 aprile 2013. URL consultato il 16 luglio 2023.
  6. ^ a b c d (DA) Inger Dübeck, Benedikte, in kvindebiografiskleksikon.lex.dk, 15 agosto 2022. URL consultato il 12 giugno 2023.
  7. ^ (EN) Nicholas Courtney, Princess Anne: A Biography, in google.it, Londra, Weidenfeld and Nicolson, 1986, p. 29, ISBN 9780297789581. URL consultato il 12 giugno 2023.
  8. ^ a b (DA) Claus Bjørn, Stilfuld stilfrdighed, in kristeligt-dagblad.dk, 28 aprile 2004. URL consultato il 12 giugno 2023.
  9. ^ a b (DA) Merete Harding e Claus Bech, Benedikte, in biografiskleksikon.lex.dk, 17 luglio 2011. URL consultato il 12 giugno 2023.
  10. ^ (DA) Lorenz Rerup, Benedikte, in denstoredanske.lex.dk, 4 febbraio 2009. URL consultato il 12 giugno 2023.
  11. ^ (EN) HRH Princess Benedikte Vies for FEI Presidency, in eurodressage.com, 7 marzo 2006. URL consultato il 12 giugno 2023.
  12. ^ (EN) Haya of Jordan Elected FEI President, in phelpssports.com. URL consultato il 12 giugno 2023.
  13. ^ Conditional Consent, Dynastic Rights and the Danish Law of Succession, Peter Kurrild-Klitgaard.
  14. ^ All'epoca il Regno d'Islanda era unito alla Corona di Danimarca
  15. ^ Zimbio
  16. ^ Hola.
  17. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  18. ^ Gobierno de México
  19. ^ Getty Images Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive..
  20. ^ Bollettino Ufficiale di Stato.
  21. ^ Daily Mail

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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