Belli e dannati (film)

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Belli e dannati
River Phoenix e Keanu Reeves in una scena del film
Titolo originaleMy Own Private Idaho
Lingua originaleinglese, italiano, tedesco
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1991
Durata102 min
Rapporto1,85:1
Generedrammatico, avventura, sentimentale
RegiaGus Van Sant
SoggettoWilliam Shakespeare (Enrico IV, parte I)
SceneggiaturaGus Van Sant
ProduttoreLaurie Parker
Casa di produzioneNew Line Cinema
Distribuzione in italianoPenta Film
FotografiaJohn J. Campbell, Eric Alan Edwards
MontaggioCurtiss Clayton
Effetti specialiTom Arndt
MusicheBill Stafford
ScenografiaDavid Brisbin, Kenneth Hardy, Missy Stewart
CostumiBeatrix Aruna Pasztor
TruccoGina Monaci
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Belli e dannati (My Own Private Idaho) è un film del 1991 diretto da Gus Van Sant con protagonisti Keanu Reeves e River Phoenix che per l'interpretazione ha vinto la Coppa Volpi come miglior attore e un Independent Spirit Award; la pellicola è una libera interpretazione dell'Enrico IV di William Shakespeare.[1][2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mike Waters e Scott Favor sono due giovani tossicomani di Seattle che per vivere si prostituiscono, vendendosi sia a uomini sia a donne. Mike è omosessuale e ha gravi problemi di narcolessia; abbandonato da bambino in circostanze misteriose, ha sempre vissuto con l'ossessione di ritrovare la madre, che spesso appare nei suoi sogni. Scott è il figlio ribelle del sindaco di Portland, nell'Oregon, e dedica gran parte del suo tempo a mettere in imbarazzo il padre, scandalizzato dal suo stile di vita, e si occupa dell'amico Mike quando questi ha una delle sue crisi. Scott e Mike si accompagnano ad altri prostituti e drogati della città, capeggiati da Bob Pigeon, il padre spirituale di Scott.

Mike decide di andare a trovare il "fratello" Dick nell'Idaho e Scott lo accompagna in moto senza esitazioni. In questa occasione, Mike confessa all'amico di essere innamorato di lui, ma l'altro si dichiara eterosessuale, sostenendo che la loro vita di strada è solo temporanea.

Quando il ragazzo ha la conferma che in realtà Dick è suo padre, questi gli offre la possibilità di ritrovare sua madre e Mike non esita ad avviare la sua ricerca, che lo porterà a Roma, sempre in compagnia di Scott. Una volta in Italia, i due scoprono che la madre è scomparsa nel nulla. Scott, nel frattempo, si innamora di una ragazza romana, Carmela, e parte con lei per Portland, lasciando Mike da solo a continuare disperato il suo vagabondaggio, tra droga e prostituzione.

Al suo ritorno a casa, Scott riceve l'eredità del padre appena morto e rinnega la sua vita precedente e gli amici di un tempo, ricostruendosi una vita con Carmela.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo in lingua originale è My Own Private Idaho: non si riferisce direttamente alla canzone Private Idaho dei The B-52's, anche se nei titoli di coda c'è un ringraziamento al gruppo; un significato plausibile è che Mike vive nel suo mondo di fantasia, ovvero l'Idaho nei suoi sogni, quindi il "suo Idaho privato", che rappresenta il luogo dove vive felicemente con sua madre e con Scott, a dispetto della dura realtà dei fatti; tutto questo sarebbe in linea con la canzone dei B-52's.

Il titolo scelto per l'edizione italiana dunque non terrebbe conto di questo aspetto pressoché fondamentale della narrazione, avendo i distributori preferito adottarne uno che piuttosto ne risaltasse il carattere maudit della storia e il precario stile di vita dei protagonisti (soprattutto per quanto riguarda Mike).

Cast[modifica | modifica wikitesto]

River Phoenix e Rodney Harvey finirono nel tunnel della tossicodipendenza e morirono per overdose rispettivamente nel 1993 e nel 1998.

Cameo[modifica | modifica wikitesto]

Nella scena in cui i due protagonisti si trovano a Roma c'è un cameo di un giovanissimo Massimo Di Cataldo.

Quando Mike e Scott entrano nell'hotel, il regista Gus Van Sant fa una comparsa nei panni di un fattorino.

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Quando Mike è in Idaho riesce a scorgere il monte Hood: non solo la montagna è troppo lontana per essere vista (più di 320 km), ma c'è addirittura un'altra montagna tra l'Idaho e il monte Hood, che ne blocca la vista.[senza fonte]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Nel doppiaggio italiano la voce di Keanu Reeves è quella di Mario Persichetti, pseudonimo di Pino Insegno.[3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Influenza culturale[modifica | modifica wikitesto]

Nel film spagnolo Tesis, nella camera da letto della protagonista, figura un poster del film di Gus Van Sant.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elena Spadiliero, Dall’"Enrico IV" ai ragazzi di strada: "Belli e dannati" di Gus Van Sant, su sulromanzo.it, 16 maggio 2013. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  2. ^ Marco Paiano, Belli e dannati: curiosità e retroscena del film di Gus Van Sant, su lostincinema.it, 4 marzo 2020. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  3. ^ Reazione a catena, tornano i giochi di parole di Pino Insegno: «E dire che detesto gli indovinelli», in TV Sorrisi & Canzoni. URL consultato il 29 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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