Bell 214

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Bell 214
Descrizione
Tipomultiruolo/utility
Equipaggio1 o 2 piloti
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti Bandiera del Canada Bell
Data primo volo1970
Data entrata in servizio1972
Sviluppato dalBell 205
Altre variantiBell 214ST
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza14.63 m
Altezza3.90 m
Diametro rotore15.24 m
Peso a vuoto3.442 kg
Peso carico6.260 kg
Peso max al decollo6.805 kg
Passeggeri14
Propulsione
Motoreun turboalberi Lycoming LTC4B-8D
Potenza2.185 kW (2.930 shp)
Prestazioni
Velocità di crociera140 nodi (260 km / h, 161,5 mph)

ref=The International Directory of Civil Aircraft[1]

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Il Bell 214 è un elicottero multiruolo, medio leggero, prodotto dalla Bell e derivato dal Bell UH-1 Iroquois. Da questo velivolo deriva il fratello maggiore Bell 214ST, con cui condivide lo stesso numero di modello, ma che è molto più grande.

Progettazione e sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Lo sviluppo del progetto 214 è stato annunciato dalla Bell nel 1970 con il nome "Huey Plus". Il primo prototipo si basava sulla cellula del Bell 205, ma con un nuovo motore Lycoming T53 -L-702 di 1.900 shp.[2]

Il primo prototipo dimostrativo di 214A è stato valutato dalle forze armate iraniane con un'esercitazione sul campo. La dimostrazione venne valutata positivamente e ne seguì un ordine da parte dell'Iran. Nell'intenzione dell'azienda la Bell avrebbe prodotto i primi velivoli nei suoi stabilimenti di Dallas-Fort Worth mentre altri 50 214A e 350 214ST sarebbero stati prodotti successivamente in Iran. L'ordine venne in seguito modificato, ma la produzione fu interrotta a causa della rivoluzione iraniana; le ultime consegne vennero fatte prima della rivoluzione e in totale l'Iran ricevette 296 esemplari di 214A e 39 modelli di 214C.[3]

Simile in dimensioni e aspetto ai Bell 205 o ai Bell 212, il 214 si differenzia per l'utilizzo di un solo, ma potente, motore Lycoming LTC4B-8 da 2.930 shp / 2.185 kW e un aggiornamento dei rotori che gli conferisce una elevata capacità di sollevamento e buone prestazioni ad alte temperature e alta quota.[4]

La Bell ha offerto anche una versione civile di questo mezzo, chiamata 214B "BigLifter". Ottenne l'omologazione al volo nel 1976 e venne prodotta dall'azienda statunitense fino al 1981.Per introdurre questa versione sono state necessarie alcune modifiche come la revisione del motore e l'introduzione di avionica e sistemi di navigazione commerciali.[5]

Storia operativa[modifica | modifica wikitesto]

Si stima che a gennaio 2010 le forze armate iraniane abbiano in dotazione ancora 50 Bell 214A e 25 Bell 214C.[6] Inoltre la struttura di revisione istituita al momento della consegna, l'Iran Helicopter Support & Renewal Company, è ancora attiva e permette l'assistenza tecnica ai velivoli iraniani.

Si stima che volino ancora 41 214Bs con ruoli commerciali, di lotta antincendio, gru volanti. Tra i paesi che utilizzano questi velivoli vi sono Australia(6)[7], Canada(10)[8], e Stati Uniti (15)[9].

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bell 214 dell' Oman, 1982

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Australia Australia
15 Bell 214B in servizio al 27 luglio 2016.[10]
Bandiera della Norvegia Norvegia
4 Bell 214B in servizio dal 1976 al 2010.[11]
2 Bell 214B consegnati a partire dal 2001.[12]
7 Bell 214B in servizio dal 1981 al 1998.[13]
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
2 Bell 214B in servizio dal 2005.[14]

Governativi[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera della Costa Rica Costa Rica
4 UH-1ST consegnati a maggio 2019.[15]
Bandiera dell'Oman Oman
vedi Bell 214ST

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Brunei Brunei
1 Bell 214ST consegnato ed in servizio al maggio 2017.[16]
Bandiera dell'Ecuador Ecuador
2 Bell 214B in servizio dal 1981 al 1998.[17][6]
  • Bandiera dell'Iran Iran - 75 Bell 214s a gennaio 2010.[6]
Bandiera dell'Oman Oman
7 Bell 214B ricevuti a partire dal 1976.[18][19]
Bandiera del Venezuela Venezuela
vedi Bell 214ST

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Frawley, Gerard: The International Directory of Civil Aircraft, 2003-2004, page 44. Aerospace Publications Pty Ltd, 2003. ISBN 1-875671-58-7.
  2. ^ Taylor, John W.R., Jane's All The World's Aircraft 1974-75, Jane's Yearbooks, 1974.
  3. ^ Apostolo, Giorgio. The Illustrated Encyclopedia of Helicopters, p. 54. Bonanza Books, New York, 1984. ISBN 0-517-439352.
  4. ^ Frawley, Gerard. The International Directory of Military Aircraft, p. 34. Aerospace Publications Pty Ltd, 2002. ISBN 1-875671-55-2.
  5. ^ "Bell 214". Jane's Helicopter Markets and Systems. Jane's, 2007. (online subscription article)[collegamento interrotto].
  6. ^ a b c d "World Military Aircraft Inventory". 2010 Aerospace Source Book. Aviation Week and Space Technology, January 2010.
  7. ^ McDermott Aviation, Helicopters, Our Fleet, su mcdermottaviation.com.au, 2007. URL consultato il 21 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2009).
  8. ^ Transport Canada, Civil Aircraft Register, su wwwapps2.tc.gc.ca, ottobre 2010. URL consultato il 10 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2011).
  9. ^ Federal Aviation Administration, FAA REGISTRY - Make / Model Inquiry Results, su registry.faa.gov, gennaio 2010. URL consultato il 7 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2018).
  10. ^ "MCDERMOTT INSTALLS AKV ETM1000 ON BELL 214 FLEET", su helis.com, 27 luglio 2016, URL consultato il 13 febbraio 2023.
  11. ^ "BELL 214 IN HELIKOPTER SERVICE", su helis.com, URL consultato il 13 febbraio 2023.
  12. ^ "BELL 214 IN HELITRANS AS", su helis.com, URL consultato il 13 febbraio 2023.
  13. ^ "BELL 214 IN LUFTTRANSPORT AS", su helis.com, URL consultato il 13 febbraio 2023.
  14. ^ "BELL 214 IN PJ HELICOPTERS", su helis.com, URL consultato il 13 febbraio 2023.
  15. ^ "LOS UH-1ST DE COSTA RICA", su defensa.com, 7 maggio 2019, URL consultato il 7 maggio 2019
  16. ^ "Le forze aeree del mondo. Brunei" - "Aeronautica & Difesa" N. 367 - 05/2017 pag. 70
  17. ^ "Bell 214 IN EJÉRCITO ECUATORIANO", su helis.com, URL consultato il 13 febbraio 2023.
  18. ^ "Bell 214 IN SILĀH AL-JAWWI AS-SULTĀNIY ‘UMĀN", su helis.com, URL consultato il 13 febbraio 2023.
  19. ^ Tom Cooper e Stefan Kuhn, Arabian Peninsula & Persian Gulf Database: Oman (and Dhofar) 1952-1979, su acig.org, The Air Combat Information Group, 9 settembre 2003.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]