Battaglia di Palestro

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Battaglia di Palestro
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Template:Campagnabox Seconda guerra di indipendenza italiana La battaglia di Palestro è un episodio della seconda guerra di indipendenza italiana. Fu combattuta il 31 maggio 1859 a Palestro, fra circa 14.000 austriaci e 21.000 piemontesi.

La battaglia

L'antefatto

Dopo la battaglia di Montebello del 20 maggio, l'esercito franco-piemontese si spostava verso Novara, intento a raggiungere la capitale della Lombardia, Milano. Parte dell'armata piemontese avanzò verso Robbio per coprire il fianco destro degli alleati e proseguire nelle operazioni di conquista.

La mattina del 30 maggio i piemontesi attraversarono il fiume Sesia e, dopo duri combattimenti, furono in grado di prendere e mantenere il controllo delle città di Palestro, Confienza e Vinzaglio. Il giorno successivo, per testare le vere intenzioni del nemico, il Feldmaresciallo Fredrick Zobel ordinò di attaccare Palestro con due delle proprie divisioni di fanteria.

La 4^ Divisione del Generale Cialdini venne posizionata tra Palestro e la strada che conduceva verso Robbio, con il 10° reggimenti di fanteria piemontese alla propria sinistra ed il 9° reggimento a difendere Cascina San Pietro, e il 3° reggimento degli zuavi sul fianco destro, posto su una grande isola del fiume detta Sesietta. Anche il Re di Piemonte-Sardegna, Vittorio Emanuele II era a Palestro e seguì la prima parte della battaglia dalla torre campanaria del paese.

Lo scontro

Gli austriaci attaccarono dapprima la linea di fronte a Palestro per essere respinti subito verso Robbio, ma anche Cascina San Pietro si trovava sotto duri attacchi dalle linee provenienti da Rosasco. Vedendo i propri uomini in difficoltà, Vittorio Emanuele a capo degli zuavi francesi caricò gli austriaci con forza, ricacciandoli al ponte di Brida, dove molti caddero nelle gelide acque del fiume.

Quindi l'attacco riprese a Confienza, guidato dalla 1^ divisione dell'armata piemontese.

La vittoria fu dei piemontesi, che proseguiranno gli attacchi a Magenta.

Ordine di Battaglia

Austriaci

8^ Divisione Jellacic

  • Brigata Szabo
    • 7° Battaglione Cacciatori
    • 12° Battaglione Arciduca Guglielmo
    • Ulani Re delle Due Sicilie
    • Battaglione di artiglieri a cavallo
  • Brigata Koudelka
    • 21° Battaglione Cacciatori
    • 3 Battaglioni del 46° Reggimento Jella
    • Batteria di artiglieria a cavallo

6^ Divisione Lilia

  • Brigata Weigl
    • 3 Battaglioni del 53° Reggimento Arciduca Leopoldo
    • Battaglione di artiglieria da campo
  • Brigata Dorndorf
    • 2° Battaglione Granatieri Ottocaner
    • 3 Battaglioni del 22° Reggimento Wimpffen
    • Battaglione di artiglieria da campo

Franco-Piemontesi

1^ Divisione Luogotenente Generale Castelgordo

  • Brigata granatieri General Colliano
    • 1° Reggimento Granatieri di Sardegna
    • 2° Reggimento Granatieri di Sardegna
    • 4° Reggimento bersaglieri
  • Brigata Savoia del General Perrier
    • 1° Reggimento di linea
    • 2° Reggimento di linea
    • 4° Reggimento bersaglieri
    • Reggimento cavalleggeri Alessandria
    • Batteria di artiglieria pesante
    • Battaglione di artiglieria da campo

4^ Divisione brigata Generale Cialdini

  • Brigata Regina del Generale Villamarina
    • 9° Reggimento di linea
    • 10° Reggimento di linea
    • 7° Reggimento bersaglieri
  • Brigata Savona del Generale Broglia
    • 15° Reggimento di linea
    • 16° Reggimento di linea
    • 6° Reggimento bersaglieri
    • Batteria di artiglieria pesante
    • Basttagline di artiglieria da campo

Divisione di zuavi francesi

  • Brigata Generale Pelle
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