Bart Ehrman

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Bart Ehrman nel 2012.

Bart Denton Ehrman (Lawrence, 5 ottobre 1955) è un biblista e filologo statunitense, specializzato in studi sul Gesù storico, storia delle origini del Cristianesimo, critica testuale del Nuovo Testamento e degli apocrifi neotestamentari. Ricopre il ruolo di James A. Gray Distinguished Professor e di Chair of the Department of Religious Studies ("Presidente del Dipartimento di studi religiosi") dell'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill. Dopo un'iniziale adesione ad una visione fondamentalista della Bibbia secondo l'idea di un'ispirazione verbale assoluta, ha ribaltato la propria posizione contribuendo a diffondere l'idea che i testi originali del Nuovo Testamento siano stati alterati dagli scribi nel corso dei secoli per vari motivi, e che queste alterazioni abbiano influenzato e influenzino l'interpretazione del testo biblico ancora oggi.

Formazione e carriera accademica[modifica | modifica wikitesto]

Ehrman è cresciuto nel Kansas, a Lawrence, dove ha frequentato le scuole superiori. Ha iniziato a studiare la Bibbia (nelle lingue originali) presso il Moody Bible Institute; nel 1978 si è laureato (grado BA, bachelor of arts) al Wheaton College, in Illinois. Ha conseguito nel 1985 un PhD (dottorato di ricerca) e il grado di "M.Div." (Master of Divinity) presso il Seminario Teologico di Princeton, dove ha studiato sotto la guida (fra gli altri) di Bruce Metzger. Sia la laurea che il dottorato sono stati conseguiti magna cum laude.

Concluso il suo percorso di studi, Ehrman ha insegnato per quattro anni alla Rutgers University, per poi essere assunto alla Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, dove insegna dal 1988. È attualmente condirettore della rivista accademica Vigiliae Christianae[1] e ha pubblicato articoli per Time, Newsweek, The New York Times, The New Yorker e The Washington Post.

Esperienza di fede[modifica | modifica wikitesto]

Ehrman è cresciuto in una famiglia anglicana ed era originariamente membro della Chiesa Episcopale degli Stati Uniti d'America; durante la sua adolescenza, è divenuto un cristiano evangelico born again. Nei suoi libri egli dà conto della sua esperienza gioiosa di rinascita, colta attraverso la percezione chiara e solida che Dio aveva veramente ispirato le parole della Bibbia e protetto la sua redazione da qualsiasi errore.[2]

Il suo desiderio di conoscere il testo biblico originale lo ha indotto ad iscriversi al Moody Bible Institute, dove ha studiato non solo le lingue antiche, ma anche le tecniche di critica testuale. Tuttavia, l'approfondimento dei suoi studi di biblistica ed esegesi biblica lo ha convinto della necessità e dell'opportunità di iniziare a conclamare le discrepanze fra i manoscritti biblici piuttosto che compiere infruttuosi e inopportuni sforzi di attenuarne (e addirittura armonizzarne) le incongruenze.

Ehrman ha lasciato quindi l'evangelicalismo ed è tornato alla Chiesa Episcopale, rimanendo cristiano per quindici anni; poi, scontrandosi insanabilmente con il problema del male e della sofferenza, ha optato per una posizione agnostica.[2]

Storicità di Gesù[modifica | modifica wikitesto]

Ehrman è fermamente critico dei sostenitori della tesi del mito di Gesù, che egli definisce come tesi marginale e priva di alcun sostegno accademico.[3] Egli afferma invece che Gesù fosse un profeta ebreo apocalittico,[4][5][6][7] progressivamente divinizzato dai suoi fedeli dopo la sua morte.[7][8] Secondo Ehrman, Gesù fu processato per il crimine di ribellione contro l'Impero romano, condannato e infine crocifisso.[7] Sempre secondo Ehrman, Gesù non viene mai rappresentato come Dio nei Vangeli sinottici, scritti 40 anni dopo la sua morte, e la divinità di Gesù e la Trinità sarebbero concetti sviluppatisi in seguito.[7]

Critiche[modifica | modifica wikitesto]

Ehrman ha subito numerose e vivaci critiche dagli studiosi evangelici americani, sostenitori dell'infallibilità e inerranza della Bibbia. I teologi evangelici Andreas Köstenberger, Darrell L. Bock e Josh Chatraw hanno accusato Ehrman di «definire il consenso accademico in base agli studiosi che sono concordi con le sue opinioni, escludendo gli altri».[9] Il libro How Jesus Became God (pubblicato in italiano come E Gesù diventò Dio dalla casa editrice Nessun Dogma) ha ricevuto durissime critiche dagli studiosi evangelici e cattolici conservatori: gli studiosi evangelici Michael Bird, Craig Evans e Simon Gathercole hanno scritto un libro in risposta, intitolato How God Became Jesus, in cui definiscono le opere di Ehrman come «confuse, basate su letture errate dei testi e finzioni accademiche».[10]

In una recensione al libro L'Antico Testamento pubblicata su La Civiltà Cattolica, il filosofo e teologo cattolico Roberto Giovanni Timossi ha descritto Ehrman come uno studioso che «si è collocato da tempo tra gli esegeti che perseguono e diffondono quasi ideologicamente una lettura scettica delle Sacre Scritture, portando avanti un programma di demitologizzazione che la maggior parte degli studiosi ha abbandonato da tempo», affermando però al contempo che «se si fa la tara delle sue deviazioni o esagerazioni ideologiche – che peraltro sono facilmente individuabili –, scritti divulgativi come questo risultano ben strutturati e chiari, adatti a un primo approccio storico e letterario all’Antico Testamento».[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Vigiliae Christianae (XML), su Brill. URL consultato il 6 settembre 2021.
  2. ^ a b Ehrman, Bart D., Jesus, Interrupted, HarperCollins, 2009. ISBN 0-06-117393-2.
  3. ^ Bart D. Ehrman, Gesù è davvero esistito? Un'inchiesta storica, Arnoldo Mondadori Editore, 2013, ISBN 978-88-04-63232-0.
  4. ^ Bart Ehrman, Jesus: Apocalyptic Prophet of the New Millennium, New York, Oxford University Press, 1999, ISBN 0-19-512474-X.
  5. ^ Bart Ehrman, I cristianesimi perduti. Apocrifi, sette ed eretici nella battaglia per le sacre scritture, Roma, Carocci, 2012, pp. 67-69, ISBN 978-88-43-06688-9.
  6. ^ Bart Ehrman, E Gesù diventò Dio. L'esaltazione di un predicatore ebreo della Galilea (Ediz. integrale), Roma, Nessun Dogma, 2017, pp. 84, 90-99, 113-115, 157-158, ISBN 978-88-98602-36-0.
  7. ^ a b c d Michele Martelli, Come Gesú diventò Dio, in MicroMega, 30 agosto 2018. URL consultato il 23 febbraio 2019.
  8. ^ Bart Ehrman, Gesù è davvero esistito? Mondadori, 2013
  9. ^ (EN) Andreas Köstenberger, Darrell L. Bock e Josh Chatraw, Truth in a Culture of Doubt: Engaging Skeptical Challenges to the Bible, B&H Publishing Group, 2014, p. 34, ISBN 978-1-4336-8404-3.
  10. ^ (EN) Two Authors, One Question: Was Jesus Divine?, su The Huffington Post, 25 marzo 2014.
  11. ^ Roberto Timossi, L’Antico Testamento, su La Civiltà Cattolica, 11 luglio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Opere in inglese[modifica | modifica wikitesto]

Opere tradotte in italiano[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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