Barbara Merlin

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Barbara Merlin
Barbara Merlin nel 2016
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 165 cm
Peso 60 kg
Sci alpino
Specialità Discesa libera, supergigante, slalom gigante, combinata, carving
Squadra Fiamme Oro
Termine carriera 2005
 

Barbara Merlin (Torino, 12 gennaio 1972) è un'ex sciatrice alpina italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È sorella di Alessandra, a sua volta sciatrice alpina di alto livello[1].

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Stagioni 1989-1995[modifica | modifica wikitesto]

Specialista delle gare veloci originaria di Torino, Barbara Merlin ottenne il primo risultato di rilievo nel Circo bianco il 5 aprile 1989 giungendo 5ª nella discesa libera ai Mondiali juniores di Alyeska. L'8 dicembre 1991 ottenne il primo risultato di rilievo in Coppa del Mondo, sul tracciato di Santa Caterina Valfurva, conquistando il 4º posto in slalom gigante nella gara vinta dalla fuoriclasse svizzera Vreni Schneider. L'anno seguente partecipò ai XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992 in Francia, sua prima presenza olimpica, piazzandosi 16ª sia supergigante sia nello slalom gigante, mentre nel 1993 ai Mondiali di Morioka, suo esordio iridato, fu 21ª nella discesa libera e 23ª nel supergigante.

Ai XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994 si piazzò 25ª nella discesa libera e 16ª nella combinata. Quella 1994-1995 fu la sua stagione migliore: il 22 gennaio salì per la prima volta sul podio in Coppa del Mondo chiudendo 2ª in discesa libera dietro a Picabo Street a Cortina d'Ampezzo, il 10 febbraio sulle nevi di Pra Loup si aggiudicò l'ultima vittoria in Coppa Europa in supergigante e infine il 15 marzo ottenne il suo secondo e ultimo podio in Coppa del Mondo: 3ª a Bormio, dietro ancora alla Street e alla russa Varvara Zelenskaja.

Stagioni 1996-2005[modifica | modifica wikitesto]

Venne convocata per i Mondiali della Sierra Nevada del 1996, onorando la presenza con il 4º posto nel supergigante vinto da Isolde Kostner; si piazzò inoltre 25ª nella discesa libera e 13ª nella combinata, mentre non concluse lo slalom gigante. Ai Mondiali di Sestriere 1997, sua ultima presenza iridata, fu 10ª nella discesa libera, 9ª nel supergigante e non concluse nuovamente lo slalom gigante. L'anno dopo, ai XVIII Giochi olimpici invernali di Nagano 1998, suo congedo olimpico, si piazzò al 23º posto nella gara di supergigante.

Concluse l'attività agonistica nello sci alpino classico il 1º aprile 2000 con il 6º posto ai Campionati nazionali 2000 disputati a Colere in supergigante; la sua ultima gara in Coppa del Mondo, nella medesima specialità, fu quella di Innsbruck del 27 febbraio precedente, chiusa al 30º posto. Dal 2001 al 2005 prese parte alla Coppa del Mondo di carving, ottenendo tre podi tra i quali una vittoria: all'Abetone nel 2003[2].

Altre attività[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il ritiro dalle competizioni è stata commentatrice sportiva di sci alpino per la rete televisiva italiana Rai[3] fino alla stagione 2015-2016.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 17ª nel 1995
  • 2 podi (entrambi in discesa libera):
    • 1 secondo posto
    • 1 terzo posto

Coppa Europa[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Europa - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
10 febbraio 1995 Pra Loup Bandiera della Francia Francia SG

Legenda:
SG = supergigante

South American Cup[modifica | modifica wikitesto]

South American Cup - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
28 agosto 1994 El Colorado Bandiera del Cile Cile SG

Legenda:
SG = supergigante

Coppa del Mondo di carving[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 2ª nel 2002[2]
  • 3 podi[2]:
    • 1 vittoria
    • 1 secondo posto
    • 1 terzo posto

Coppa del Mondo di carving - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese
2003 Abetone Bandiera dell'Italia Italia

Campionati italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Profilo sports-reference.com, su sports-reference.com. URL consultato il 5 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2010).
  2. ^ a b c "My Life" sul sito personale, su barbaramerlin.com. URL consultato il 5 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  3. ^ "Sport Commentator" sul sito personale, su barbaramerlin.com. URL consultato il 5 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  4. ^ Sci alpino, l'albo d'oro della discesa femminile dei Campionati Italiani, in fisi.org, 1º aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
    L'albo d'oro del supergigante femminile dei Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 2 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
    Albo d'oro Gigante femminile Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 30 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
    Albo d'oro Slalom femminile Campionati Italiani Assoluti, in fisi.org, 30 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
    Campionati Italiani di sci alpino, l'albo d'oro della combinata femminile, in fisi.org, 24 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Barbara Merlin, su fis-ski.com, FIS. Modifica su Wikidata
  • (EN) Matteo Pacor, Barbara Merlin, su Ski-DB.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Barbara Merlin, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Barbara Merlin, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
  • Sito personale, su barbaramerlin.com. URL consultato il 5 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).