Bandicota indica

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Ratto Bandicoot maggiore
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Bandicota
Specie B.indica
Nomenclatura binomiale
Bandicota indica
Bechstein, 1800
Sinonimi

Mus malabarica, Mus perchal, Mus giganteus, Mus macropus, Mus elliotanus, Nesokia nemorivaga taiwanus, Mus bandicota, B.i.maxima

Il ratto Bandicoot maggiore (Bandicota indica Bechstein, 1800) è un roditore della famiglia dei Muridi diffusa nel Subcontinente indiano, Cina e Indocina.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di grandi dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 200 e 345 mm, la lunghezza della coda tra 217 e 300 mm, la lunghezza del piede tra 42 e 63 mm, la lunghezza delle orecchie tra 27 e 33 mm e un peso fino a 1000 g.[3]
La pelliccia è lunga ed arruffata. Le parti superiori sono bruno-nerastre, talvolta grigiastre lungo i fianchi, e cosparse di lunghi peli neri. Le parti ventrali sono grigio-brunastre scure. La coda è leggermente più corta della testa e del corpo, uniformemente marrone scuro. I piedi sono grandi e larghi, marrone scuro o nerastri. Le femmine hanno 6 paia di mammelle. Il cariotipo è 2n=44-46 FN=71-72.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola e notturna. Costruisce estesi sistemi di cunicoli e tane, dove si rifugia in colonie numerose, principalmente lungo le sponde dei fiumi, vicino alle dighe e ai campi agricoli.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di parti vegetali e invertebrati.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine danno alla luce mediamente 5-7 piccoli alla volta. In Vietnam possono raggiungere 14 piccoli.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nel Subcontinente indiano, Cina e Indocina. Successivamente è stata introdotta nella penisola malese e Giava.

Vive nei campi coltivati, villaggi e città fino a 1.500 metri di altitudine. L'habitat originario include le aree paludose e le risaie.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 8 sottospecie[4]:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la tolleranza al degrado del proprio habitat e la popolazione numerosa, classifica B.indica come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Aplin, K., Lunde, D. & Molur, S. 2008, Bandicota indica, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Bandicota indica, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Francis, 2008.
  4. ^ Ellerman & Scott, 1966.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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