Balliamo sul mondo

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Balliamo sul mondo
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaLuciano Ligabue
Pubblicazione1990
Durata4:33
Album di provenienzaLigabue
GenereRock
EtichettaWEA Italiana
ProduttoreAngelo Carrara
ArrangiamentiLuciano Ligabue
Registrazione1990
Formati7", 12"
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 25 000+)
Luciano Ligabue - cronologia

Balliamo sul mondo è un singolo del cantautore italiano Luciano Ligabue, pubblicata nel 1990 come primo estratto dal primo album in studio Ligabue.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È il primo singolo riportato dalla discografia ufficiale.[2]

Al termine della canzone, nella versione inclusa nell'album, è presente un estratto del brano Puttin' on the Ritz interpretato da Fred Astaire.[3] L'estratto in chiusura del brano è stato riproposto durante l'esibizione dal vivo nel concerto Campovolo 2.0, tenuto a Reggio Emilia il 16 luglio 2011.[4] Fred Astaire è anche citato nel testo insieme a Ginger Rogers.

Il testo[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente intitolata Eroi di latta,[5] la canzone aveva un testo diverso, molto più provocatorio:[6]

«Il fatto è che provavo molto rancore nei confronti di chi suonava quel poppaccio elettronico che ha devastato tantissima musica popolare degli anni '80. Gente fintissima, tipo i Duran Duran»

La scelta di cambiare il testo è legata all'intervento del produttore Angelo Carrara,[5] ma anche alla volontà di Ligabue di non avviare la propria carriera con un brano che potesse risultare troppo presuntuoso.[6][8]

Ligabue affronta il tema della "fuga consapevole" da situazioni di vita squallide e nefaste. Due giovani (paragonati a Ginger Rogers e Fred Astaire), cui la vita non offre altro che instabilità e incertezze, decidono di ribellarsi e fuggirle, concentrando nella pratica del fandango tutte le loro speranze e aspettative.[9]

Successo e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Grazie anche ad un ritornello particolarmente efficace,[10] il brano è stato molto programmato dalle radio private italiane,[11] soprattutto da Rete 105,[9] diventando così il primo successo di Ligabue e trasformandosi in seguito in uno dei brani-simbolo della sua carriera.[12][13][14]

Il disco verde, premio destinato al miglior artista emergente, conseguito al Festivalbar 1990, che lancia definitivamente il cantautore nel panorama della musica italiana,[15][16] era stato preceduto, già nel 1988, dalla partecipazione e vittoria del brano alla prima edizione del concorso locale Terremoto Rock,[17] quando Ligabue era accompagnato dalla sua prima band, gli Orazero, in giro per i locali emiliani.

Molto apprezzato nelle performance live, è ormai diventato un classico della produzione di Ligabue.[18]

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Nel videoclip, diretto da Piero Cecchini, Ligabue canta la canzone su un ipotetico tetto del mondo. Nel 2007, in occasione della pubblicazione del suo primo best of, Primo tempo, il cantautore ha commentato divertito quel vecchio video promozionale, sorprendendosi della sua timidezza.[19]

Originariamente disponibile solo in videocassetta sull'home video Videovissuti e videopresenti del 1993, è stato incluso nei DVD Primo tempo del 2007 e Videoclip Collection del 2012, quest'ultimo distribuito solo nelle edicole.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Singolo promo 12" (WEA Italiana[20], PROMOMIX 392) e 7" per jukebox (Wea Italiana, PROMO 398)

  1. Balliamo sul mondo – 4:32 (Luciano Ligabue)

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Luciano Ligabue – voce

Clan Destino[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Clan Destino.

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Balliamo sul mondo (certificazione), su FIMI. URL consultato il 18 novembre 2019.
  2. ^ Scheda album, su ligachannel.com, Ligabue sito ufficiale, 14 gennaio 2008. URL consultato il 7 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2015).
  3. ^ 22 giugno, su ligachannel.com, Ligabue sito ufficiale, 22 giugno 2005. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  4. ^ Campovolo 2.0: Liga, il meglio è arrivato! GRAZIE!!!, su ligachannel.com, Ligabue sito ufficiale, 17 luglio 2011. URL consultato il 6 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
  5. ^ a b Luciano racconta il primo disco canzone per canzone, su ligachannel.com, Ligabue sito ufficiale, 2 aprile 2009. URL consultato il 6 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
  6. ^ a b c Raccolta commenti di Ligabue alle canzoni nell'album Ligabue, su digilander.libero.it. URL consultato il 10 gennaio 2015.
  7. ^ Bertoncelli, p.147.
  8. ^ Bertoncelli, 2ª ed., p.191.
  9. ^ a b Poggini.
  10. ^ Ernesto Assante, Fa promesse il nostro rock con la chitarra di Ligabue, in archivio, la Repubblica.it, 28 luglio 1990. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  11. ^ Mario Luzzatto Fegiz, Ligabue: ho riunito i sosia di Elvis, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 22 settembre 1995. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  12. ^ Mario Luzzatto Fegiz, Ligabue: ho riunito i sosia di Elvis, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 22 settembre 1995. URL consultato il 6 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
  13. ^ Elia Perboni, Dal rock ruvido alle dolci melodie, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 15 settembre 1996. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  14. ^ Ligabue, maxi festa rock per 120 mila, su ansa.it, ANSA.it, 17 luglio 2011. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  15. ^ Luciano Ligabue: biografia, su rockol.it, (aggiornamento) 16 maggio 2014. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  16. ^ Mario Luzzatto Fegiz, Era un bracciante, ora "parla" con Dio, in archivio storico, Corriere della Sera.it, 28 giugno 1997. URL consultato il 6 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2015).
  17. ^ Da Ligabue a Terremoto Rock 2002, su quotidianiespresso.repubblica.it, Gazzetta di Reggio. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  18. ^ Antonio Pellegrino, Ligabue raddoppia a Caserta: nuovo concerto il 10 dicembre, su Corriere del Mezzogiorno.it, 27 ottobre 2010. URL consultato il 6 gennaio 2015.
  19. ^ Dal libretto incluso nella raccolta Primo tempo, pubblicata nel 2007 dalla Warner Music Italy.
  20. ^ https://i.discogs.com/kF11zORh673A_l-V9OyXe5VyCBJ2cFRpJVS14LXB7Ig/rs:fit/g:sm/q:90/h:536/w:600/czM6Ly9kaXNjb2dz/LWRhdGFiYXNlLWlt/YWdlcy9SLTQ0Mjgw/MzctMTQ0OTc4Nzg1/OC02OTI3LmpwZWc.jpeg

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]