Baarìa

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Francesco Scianna e Margareth Madè in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Durata150 min
Generecommedia, drammatico, storico
RegiaGiuseppe Tornatore
SoggettoGiuseppe Tornatore
SceneggiaturaGiuseppe Tornatore
ProduttoreGiampaolo Letta, Mario Spedaletti
FotografiaEnrico Lucidi
MontaggioMassimo Quaglia
MusicheEnnio Morricone
ScenografiaMaurizio Sabatini
CostumiLuigi Bonanno (con la collaborazione di Antonella Balsamo)
Interpreti e personaggi

Baarìa è un film del 2009 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.

Interpretato da un cast corale, il film ha inaugurato la 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 2 settembre ed è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 25 settembre 2009.[1] Il 26 settembre 2009 la pellicola è stata proiettata presso il Museo delle Tradizioni ed Arti Contadine di Picciano in presenza del regista Giuseppe Tornatore e del maestro Ennio Morricone, autore della colonna sonora.[2] In tale occasione l'amministrazione comunale di Picciano ha conferito la cittadinanza onoraria ai due artisti.[2]

Il film è stato scelto per rappresentare l'Italia agli Oscar 2010.[3] Il 15 dicembre viene annunciata la sua candidatura al Golden Globe 2010 come miglior film straniero, dove ottiene la nomination, mentre il Golden Globe è assegnato a Il nastro bianco di Michael Haneke. Il film non supera invece le preselezioni per la candidatura agli Oscar per la categoria film straniero.[4]

Il film ha ottenuto 14 candidature ai David di Donatello 2010, conquistando il David Giovani e il premio per la colonna sonora, l'ottavo David di Donatello per il miglior musicista vinto da Ennio Morricone.

È stato premiato ai Nastri d'argento 2010 con il Nastro dell'anno, come film che rappresenta nella sua eccezionalità il "caso" artistico e produttivo dell'annata.[5]

Trama

Il film racconta la vita nel comune siciliano di Bagheria a partire dagli anni trenta fino agli ottanta circa (le date sono deducibili da vari indizi). Il tutto viene visto seguendo la storia di una famiglia attraverso tre diverse generazioni. Protagonista è Peppino Torrenuova, il rappresentante della seconda generazione, attraverso il quale si vede l'evolversi del paese. All'interno del film sono presenti riferimenti alla mafia, al fascismo ed alle lotte sociali post-belliche.

Peppino Torrenuova è un bambino della Bagheria degli anni trenta. Sin da piccolo è costretto a lavorare dapprima come bracciante e successivamente come aiuto di un pastore, dovendo abbandonare la scuola. Al termine della guerra, durante l'incursione degli abitanti del paese in una banca, riesce a rubare una piccola fortuna, con la quale acquista dei bovini che risollevano le condizioni economiche della famiglia. Inizia a coltivare idee comuniste e da giovanissimo si iscrive al partito, trasformando ben presto le sue ideologie in un lavoro a tempo pieno. Si innamora della coetanea Mannina, ma i genitori di lei non acconsentono alla loro unione perché il benessere economico della famiglia di Peppino è venuto a mancare, e pertanto la costringono al fidanzamento ufficiale con un altro ragazzo. I due non si danno per vinti e continuano in segreto la loro relazione, finché non decidono di dichiarare ufficialmente il loro amore con una fuitina, chiudendosi a chiave nella casa di lei.

Il film si articola attraverso cinquant'anni di storia italiana. Tra gli avvenimenti narrati si possono individuare:

Produzione

Il film è stato annunciato all'edizione 2007 del Taormina Film Festival.

Le principali ambientazioni sono state filmate nel comune di Bagheria, situato nella provincia di Palermo.[6] La seconda unità di scene è stata girata in vari set postati in Tunisia, ricostruendo l'antica Bagheria vicino a un sobborgo di Tunisi.[6]

«"Baarìa" è un suono antico, una formula magica, una chiave. La sola in grado di aprire lo scrigno arrugginito in cui si nasconde il mio film più personale. Una storia divertente e malinconica, di grandi amori e travolgenti utopie. Una leggenda affollata di eroi... Baarìa è anche il nome di un paese siciliano dove la vita degli uomini si dipana lungo il corso principale. Ma percorrendole avanti ed indietro per anni, puoi imparare ciò che il mondo intero non saprà mai insegnarti.[7]»

Il film, a causa dell'uso della lingua siciliana nella variante bagherese in cui è stato girato, è stato doppiato in italiano (con inflessione siciliana) dagli stessi attori, per evitare l'aggiunta dei sottotitoli al di fuori della Sicilia.[8]

Colonna sonora

Il 25 settembre 2009 è stata pubblicata la colonna sonora del film, intitolata Baarìa, composta da Ennio Morricone e prodotta e distribuita da RTI.[9] Le musiche della colonna sonora di Baaria sono state eseguite dall'orchestra Roma Sinfonietta (con l'organo della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma), composta da: Giorgio Carmini (organo), Gianni Perilli (ciaramella), Vincenzo Castellana (tamburo a cornice, marranzano), Michele Piccioni (zampogna, fiscalettu), Franco Ferranti (clarinetto) e Bruno Battisti D'Amario (chitarra classica).

I brani Baarìa ed Oltre sono eseguiti dalla Banda musicale dell'Arma dei Carabinieri, diretta da Ennio Morricone. Le voci dei carrettieri sono tratte dal CD Canzuna a la carrittera (etichetta Fonti Musicali, FMG 230), eseguite da I cantori di Bagheria.

Tracce

  1. Sinfonia per Baarìa
  2. Ribellione
  3. Baarìa
  4. Il corpo e la terra
  5. Lo zoppo
  6. Brindisi
  7. Un gioco sereno
  8. La visita
  9. Un fiscaletto
  10. Racconto di una vita
  11. La terra
  12. Verdiano
  13. Baarìa
  14. Oltre
  15. Prima e dopo
  16. I mostri
  17. L'allegro virtuoso di zampogna
  18. A passeggio nel corso
  19. Il vento, il mare, i silenzi

Incassi

La pellicola ha incassato al botteghino in Italia 10.525.000 €[10].

Controversie

Animalisti

Alcune critiche hanno coinvolto la proiezione del film a livello nazionale per alcuni frame che mostrano lo stordimento e l'uccisione di un bovino tramite dissanguamento, senza effetti speciali e senza tecniche di sollievo del dolore.[11] In particolare sono state accese le critiche mosse dalla Lega Anti Vivisezione[11] e successivamente dall'ENPA, con quest'ultima che ha presentato una denuncia penale alla Procura della Repubblica di Roma con riferimento alla violazione degli articoli 544 bis e ter (L. 189/2004) del Codice penale italiano, richiedendo il ritiro immediato della pellicola.[12] Secondo i responsabili dell'ENPA, nonostante la scena sia stata girata in Tunisia eludendo così la legge italiana in materia, previa istanza al Ministro della Giustizia, il procedimento penale può comunque radicarsi in Italia.[12] Lo stesso ENPA ha iniziato una campagna di boicottaggio contro la visione del film e contro la nomination dello stesso ai Premi Oscar 2010.[13]

In risposta a queste critiche il regista Giuseppe Tornatore ha spiegato che la ripresa della macellazione non si è svolta in Tunisia per aggirare le leggi italiane, bensì perché buona parte del film è stata girata lì.[14] Egli ha affermato che la scena della macellazione è stata ripresa in un mattatoio del luogo introducendo delle comparse,[14] e in questo senso la scena sarebbe come quella di un documentario in quanto viene ripresa un'azione che viene ripetuta molte volte al giorno.[14]

Tornatore per queste accuse è stato assolto dal giudice.[15]

Plagio

Nell'agosto del 2010, Giovanni Sapia, autore del libro Il romanzo del casale, accusa Tornatore di plagio; il regista ha prontamente negato le accuse minacciando una querela per diffamazione.[16] Il 4 marzo del 2011 Sapia ha inoltrato una denuncia presso il Tribunale di Roma.[17] La prima udienza si è svolta il 18 aprile 2011.[18]

Note

  1. ^ Date di uscita per Baarìa (2009), su imdb.it. URL consultato il 3-12-2010.
  2. ^ a b Jolanda Ferrara, Tornatore: «Il rito Picciano», in Il Centro, 29 settembre 2009. URL consultato il 3-12-2010.
  3. ^ Baarìa: candidato per l'Italia all'Oscar, su mag.sky.it, sky.it, 29 settembre 2009. URL consultato il 3-12-2010.
  4. ^ Fabio Fusco, Oscar 2010: Baaria escluso dalla preselezione, su movieplayer.it, 20 gennaio 2010. URL consultato il 3-12-2010.
  5. ^ A Baarìa il Nastro d’Argento dell’anno, su cinegiornalisti.com, cinemagazine online, 1º aprile 2010. URL consultato il 3-12-2010.
  6. ^ a b Luoghi delle riprese per Baarìa (2009), su imdb.it. URL consultato il 3-12-2010.
  7. ^ Michele Anselmi, Il kolossal di Tornatore apre la Mostra di Venezia, in ilGiornale.it, 11 giugno 2009. URL consultato il 3-12-2010.
  8. ^ L'epico Baaria doppiato per Venezia, in Messaggero Veneto, 1º agosto 2009, p. 13. URL consultato il 3-12-2010.
  9. ^ Ennio Morricone - Baarìa, su ibs.it. URL consultato il 3-12-2010.
  10. ^ Baarìa (2009), su mymovies.it, MyMovies. URL consultato il 3-12-2010.
  11. ^ a b Bovino sgozzato sul set di «Baarìa» Tornatore nel mirino della Lav, in Corriere.it, 24 settembre 2009. URL consultato il 3-12-2010.
  12. ^ a b L'Enpa: ritirate «Baarìa» da tutte le sale, in Corriere.it, 2 ottobre 2009. URL consultato il 3-12-2010.
  13. ^ Baaria: protezione animali, va sequestrato, in ANSA.it, 3 ottobre 2009. URL consultato il 3-12-2010.
  14. ^ a b c Uccisione del toro in Baarìa, Tornatore: "Quel che vedete è vero, non l'abbiamo messo in scena", in La Stampa.it, 3 settembre 2009. URL consultato il 3-12-2010.
  15. ^ Tornatore: quante invidie soffro ancora per «Baarìa», in Blog NCC News, 30 luglio 2012.
  16. ^ Tornatore: per Baarìa non c'è stato plagio, in Corriere della Sera, 23 agosto 2010, p. 35. URL consultato il 4-3-2011.
  17. ^ Sapia/Tornatore, si passa a vie legali, in IlCirotano.it, 4 marzo 2011. URL consultato il 4-3-2011.
  18. ^ Sapia/Tornatore, il 18 prima udienza, in IlCirotano.it, 1º aprile 2011. URL consultato il 1-4-2011.

Collegamenti esterni

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