Autberto

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Autberto o Autbertus o Odberto (... – 936) fu vicecomes e poi conte dal 913 della contea di Asti nel X secolo, sotto la dominazione Anscarica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 924 il visconte Autberto di legge franca, ricevette in dono da re Rodolfo il Castelvecchio d'Asti[1]. Il lascito avvenne su intercessione di Ermengarda di Tuscia, moglie di Adalberto I d'Ivrea e madre di Anscario. Questo fa supporre che i legame tra Autberto e gli Anscarici fosse di subordinazione verso questi ultimi.

In seguito Autberto ricoprì anche la carica comitale, ma con la venuta di re Ugo avversario degli Anscarici, fu costretto ad abbandonare la carica e ritirarsi a vita monastica presso l'abbazia di Novalesa.

Dopo la sua morte (936), il figlio di Autberto, Wido vendette il Castelvecchio al marchese Anscario II, che così facendo cercava di riappropriarsi direttamente il controllo sulla città di Asti. Questo disegno di rafforzamento territoriale però non poté andare a compimento. Dopo poco tempo infatti, Anscario II venne trasferito per volontà di Ugo di Provenza a Spoleto dove trovò la morte.

Dei tre figli del visconte, Wido divenne chierico e notaio nella diocesi milanese. Berta andò in sposa ad un certo Girardus, da cui ebbe il figlio Autbertus. Padre e figlio divennero monaci presso il monastero di San Benigno di Fruttaria.
Adalbertus, rimase nella contea di Asti precisamente ad Agliano[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Renato Bordone, Un'attiva minoranza etnica nell'alto medioevo: gli alamanni del comitato d'Asti, in Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, LVI, 1974, pp. 25-26, nota 80.
  2. ^ Bordone Renato, Città e territorio nell'alto medioevo. La società astigiana dal dominio dei Franchi all'affermazione comunale. Biblioteca Storica Subalpina, Torino 1980,

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bianco A., Asti Medievale, Ed CRA 1960
  • Cipolla Carlo, Appunti per la storia di Asti, 1891
  • De Canis G.S., Proposta per una lettura della corografia astigiana, C.R.A 1977
  • Ferro, Arleri, Campassi, Antichi Cronisti Astesi, ed. dell'Orso 1990 ISBN 88-7649-061-2
  • Gabiani Nicola, Asti nei principali suoi ricordi storici vol 1, 2,3. Tip. Vinassa 1927-1934
  • Gabiani Nicola, Le torri le case-forti ed i palazzi nobili medievali in Asti,A.Forni ed. 1978
  • Gabotto F., Le più antiche carte dell'archivio capitolare di Asti (Corpus Chart. Italiae XIX). Pinerolo Chiantore-Mascarelli 1904
  • Gorrini G., Il comune astigiano e la sua storiografia. Firenze Ademollo & c. 1884
  • Grassi S., Storia della Città di Asti vol I, II. Atesa ed. 1987
  • Taricco S., Piccola storia dell'arte astigiana. Quaderno del Platano Ed. Il Platano 1994

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Visconte di Asti
Conte di Asti
Successore
come visconte
Rotberto
?-913
(come vicecomes)
913-?
come conte
Uberto