Aurelio De Laurentiis

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Aurelio De Laurentiis nel 2019

Aurelio De Laurentiis (Roma, 24 maggio 1949) è un produttore cinematografico e imprenditore italiano.

Fondatore nel 1975, insieme al padre Luigi, della Filmauro, dal 2004 è inoltre presidente della Società Sportiva Calcio Napoli.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Aurelio De Laurentiis nasce il 24 maggio 1949 a Roma, figlio di Luigi e nipote di Dino De Laurentiis, fratelli ed entrambi produttori cinematografici. Si sposa con la cittadina svizzera Jacqueline Baudit dalla quale ha tre figli: Luigi, Valentina ed Edoardo; è titolare della Filmauro, società leader nella produzione e distribuzione cinematografica italiana e internazionale fondata con il padre Luigi nel 1975; è presidente e proprietario dal 2004 del Napoli. Dal 2001 è presidente dell'Unione Nazionale Produttori Film.

È membro della Fondazione Italia USA. Dal 1993 al 2003 è Presidente della Federazione Mondiale dei Produttori, alla quale aderiscono 26 Paesi (dagli Stati Uniti alla Cina); nel 2003 ne diventa Presidente onorario a vita. Dal 1997 è azionista e consigliere di amministrazione di Cinecittà Studios nonché consigliere di amministrazione di Cinecittà Entertainment, di cui è divenuto azionista nel corso del 2007. Da ottobre 2001 a giugno 2006 è presidente della UNPF, l'Unione Nazionale Produttori Film dell'Anica. È membro della Giunta di Confindustria. Aurelio De Laurentiis e i film da lui prodotti e distribuiti hanno conquistato numerosissimi premi, tra cui più di 50 biglietti d'oro e 15 David di Donatello. Nel 2000 riceve il premio del Festival Internazionale del Cinema di Palm Springs per la sua attività di produttore e distributore. Nel dicembre 2002 gli viene assegnato il Premio Vittorio De Sica per il cinema italiano.

A fine agosto 2003 la tradizionale “Power List” del cinema Italiano – stilata ogni anno dalle riviste di settore Ciak e Box Office – mette al primo posto Aurelio De Laurentiis. Nel febbraio 2005 ottiene il Nastro d'argento come Miglior Produttore per Che ne sarà di noi e Tutto in quella notte. Nel marzo 2005 vince la Grolla d’oro del Premio Saint Vincent per il Cinema con Christmas in Love (film Italiano di maggior successo nelle sale), Che ne sarà di noi (film Italiano più noleggiato in home video), I fiumi di porpora 2 (film francese più acquistato in home video in Italia).

A giugno 2005 vince il Ciak d'oro come Miglior Produttore per Manuale d'amore. A novembre 2005 la Rassegna sul Cinema Italiano ad Assisi è interamente dedicata a lui: è la prima edizione ad essere dedicata a un produttore. A giugno 2006 riceve il Premio speciale della Stampa estera “Globo d’oro 2006” e a luglio il Premio Giffoni al Giffoni Film Festival. Nel giugno 2008 viene premiato con il Nastro d'argento per Grande, grosso e... Verdone. Nel 2008 ha ricevuto il Premio Leonardo Qualità Italia.[1] Nel settembre del 2010 riceve, nell'ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il premio “Variety Profile in Excellence”, attribuito dalla prestigiosa rivista[2] con la seguente motivazione:

«Aurelio De Laurentiis è sempre stato in grado di rimanere in contatto con i gusti del pubblico. È veramente l'unico produttore Italiano che ancora emana quella grandeur genuina data da un rapporto simbiotico con una vasta audience. Aurelio ha un innato radar per le pulsioni pop, ha senso degli affari e una reale disponibilità a rischiare.»

A giugno 2012 insieme al figlio Luigi vince il Nastro d'argento per la migliore commedia dell'anno Posti in piedi in Paradiso diretta e interpretata da Carlo Verdone. Il 23 ottobre 2010 riceve il premio "United States - Italy Friendship Award", conferito dalla National Italian American Foundation.[3] Nel 2012 gli è stato conferito dal governo britannico il “Career Recognition Award”.[4] Nel 2014 la American University of Rome gli ha attribuito la laurea honoris causa in Lettere.[5] Il 15 dicembre 2023 gli sono stati conferiti due Leoni d'Oro durante il Gran Premio Internazionale di Venezia, uno per meriti imprenditoriali e uno per meriti sportivi[6] .

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Aurelio De Laurentiis festeggia con i suoi giocatori la vittoria del Napoli nella Supercoppa italiana 2014

Il 6 settembre 2004 Aurelio De Laurentiis è diventato presidente del "Napoli Soccer", che è subentrato al Napoli dopo il fallimento di quest'ultima e la conseguente retrocessione in Serie C1.[7] Nel 2006, dopo la promozione in Serie B, la società calcistica partenopea ha riacquistato la vecchia denominazione di SSC Napoli e il 10 giugno 2007 ha conquistato la promozione in Serie A dopo sei anni dall'ultima apparizione nel massimo campionato. All'interno dell'organigramma societario della SSC Napoli ci sono anche la moglie Jacqueline e i figli Luigi, Valentina ed Edoardo nel ruolo di consiglieri. In tre anni è riuscito a riportare il Napoli in Serie A, con ottimi risultati e solide basi economiche.

Nel primo anno di Serie A, il Napoli di De Laurentiis raggiunge l'ottavo posto in classifica. Questo piazzamento consente alla squadra partenopea di partecipare alla Coppa Intertoto, competizione europea che vede il successo degli azzurri contro i greci del Paniōnios, ottenendo così l'accesso alla Coppa UEFA dopo quattordici anni dall'ultima apparizione nelle coppe europee. Nel 2011 riporta il Napoli in Champions League a distanza di 21 anni dai tempi di Diego Armando Maradona.[8] Il 18 settembre 2009 ne viene ratificata la nomina a consigliere della Lega Calcio,[9][10] carica confermata il 1º luglio 2010 nella neonata Lega Serie A.[11] Il 20 maggio 2012, il Napoli vince il primo trofeo della gestione De Laurentiis: la Coppa Italia 2011-2012, ottenuta battendo in finale per 2 a 0 la Juventus allo stadio Olimpico di Roma.[12]

Il 10 ottobre 2012, il presidente del Napoli è stato deferito dal Procuratore federale Palazzi alla Commissione Disciplinare Nazionale per la violazione dell'art. 1 comma 1 del Codice Giustizia Sportiva per avere, presso la sede della Lega Calcio, in occasione del Consiglio di Lega del 4 luglio dello stesso anno, proferito espressioni offensive nei confronti dei giornalisti presenti e minacciose nei confronti del giornalista Andrea Longoni. In conseguenza, per violazione degli artt. 4, comma 1 del citato codice, è stata deferita per responsabilità diretta la società Napoli per i comportamenti ascritti al proprio presidente e amministratore delegato.[13]

Il 7 novembre dello stesso anno De Laurentiis e il Napoli hanno chiuso con un patteggiamento davanti alla Disciplinare - ammende di 25.000 euro a testa - la vicenda relativa al deferimento per le accuse rivolte dal presidente partenopeo agli organi della giustizia sportiva.[14] Il 3 maggio 2014 il suo Napoli gli regala il secondo trofeo, ancora una volta la Coppa Italia, che nella finale dell'edizione 2013 - 2014 ha per l'appunto visto trionfare i partenopei sulla Fiorentina per 3-1, dopo che l'inizio della partita era stato ritardato di ben 45' a causa dei gravi disordini verificatisi prima della stessa. Il terzo trofeo arriva il 22 dicembre 2014 con la vittoria in Supercoppa italiana, giocata a Doha, di nuovo contro la Juventus, battuta per 7-8 ai calci di rigore.[15][16][17][18] Sotto la sua presidenza, in dieci anni la società passa dal giocare nel terzo livello del calcio italiano alle sfide nelle competizioni europee: il 23 aprile 2015 il Napoli si è qualificato alle semifinali di una competizione gestita dall'UEFA, l'Europa League, per la prima volta dopo 26 anni.[19] Nella stagione successiva 2015 - 2016, il 10 gennaio, il Napoli è primo in classifica alla fine del girone d'andata, l'ultima volta fu 26 anni prima nella stagione Serie A 1989 - 1990 con 41 punti, a +2 sull'Inter. A fine stagione perde il titolo contro la Juventus. Il Napoli si ripete due anni dopo con un +1 sulla Juventus alla fine del girone d'andata, ma anche questa volta il titolo a fine stagione va alla Juventus.

Il 17 giugno 2020 il Napoli vince la Coppa Italia, la terza sotto la sua gestione, ai danni della Juventus (0-0, 4-2 d.c.r).[20]

Il 4 maggio 2023 il Napoli si laurea campione d'Italia per la terza volta nella sua storia; per De Laurentiis è il primo successo in massima serie.[21]

Bari[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 luglio 2018 il sindaco del capoluogo pugliese Antonio Decaro annuncia l'assegnazione del titolo sportivo della squadra di calcio del Bari a De Laurentiis, dando vita così alla SSC Bari.[22][23][24]

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito della sua attività calcistica, a partire dal 2016 De Laurentiis è indagato, insieme ad altri dirigenti e procuratori, per evasione fiscale e false fatturazioni riguardo alla compravendita di giocatori: gli agenti avrebbero fatturato in maniera fittizia alle società le loro prestazioni esclusive mentre i club avrebbero completamente dedotto dal reddito imponibile queste spese beneficiando anche della detrazione sull'IVA relativa alla pseudo prestazione ricevuta.[25] Nel novembre 2022 i pubblici ministeri chiedono per lui una condanna di un anno:[26] nel marzo 2023 viene assolto dal Tribunale di Napoli.[27][28]

Produzioni e distribuzioni cinematografiche[modifica | modifica wikitesto]

Produzioni[modifica | modifica wikitesto]

Distribuzioni[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze della Repubblica italiana[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri»
— 2 giugno 1995[29]
Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 22 ottobre 2004[30]
Cavaliere del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
— 30 maggio 2008[31]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce di merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio - nastrino per uniforme ordinaria
«Aurelio De Laurentiis in virtù delle eccellenti doti imprenditoriali che da sempre lo contraddistinguono: ha prodotto e distribuito oltre 400 film che si sono aggiudicati i più ambiti riconoscimenti nazionali e internazionali e lanciato pellicole di successo entrate nella storia del cinema, con attori e registi di grande fama. Decide nel 2004 di rilevare la storica squadra della città partenopea, con l’intento di rifondare una società che oggi vanta un patrimonio di calciatori di altissimo livello, portandola in soli tre anni dalla serie C alla serie A per riaffacciarsi in Europa attraverso l’Intertoto, l’Europa League e la Champions League, culminando tale progressione con il raggiungimento dello Scudetto del massimo campionato di Calcio italiano nella stagione 2022/2023. Queste le motivazioni di S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie Duca di Castro e Capo della Real Casa di Borbone e Gran Maestro dell'Ordine Costantiniano.»
— 20 maggio 2023[32]

Premi cinematografici e imprenditoriali[modifica | modifica wikitesto]

Trofei vinti con il Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Presidente[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 2008, su Comitato Leonardo. URL consultato il 26 aprile 2019.
  2. ^ Variety profile: De Laurentiis, su Radiocinema, 2 settembre 2010. URL consultato il 3 ottobre 2015.
  3. ^ De Laurentiis premiato negli USA, sscnapoli.it
  4. ^ Italian Touch e la cultura italiana vola a Londra - Spettacolo, su tgcom24.mediaset.it. URL consultato il 26 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2019).
  5. ^ De Laurentiis: laurea honoris causa dell’American University of Rome, su LaStampa.it. URL consultato il 26 aprile 2019.
  6. ^ CdS – I due Leoni d’Oro a De Laurentiis hanno un “sapore” particolare, su ilnapolionline.com.
  7. ^ Fabrizio Cappella, Il Napoli è di De Laurentiis, in la Repubblica, 5 settembre 2004, p. 9.
  8. ^ Napoli impazzisce di gioia: terzo posto e Champions!, su corrieredellosport.it, 15 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2013).
  9. ^ Comunicato Ufficiale Lega Calcio Archiviato il 20 settembre 2009 in Internet Archive.
  10. ^ Aurelio De Laurentiis eletto Consigliere di Lega, sscnapoli.it
  11. ^ De Laurentiis eletto consigliere della nuova Lega di Serie A, sscnapoli.it
  12. ^ La prima sconfitta della Juve vale la Coppa Italia per il Napoli, su ilsole24ore.com, 21 maggio 2012.
  13. ^ Supercoppa e giustizia, deferiti De Laurentiis e Conte, la Repubblica, 10 ottobre 2012. URL consultato l'11 ottobre 2012.
  14. ^ Accuse a giudici Figc, Conte patteggia, Corriere della Sera, 7 novembre 2012. URL consultato il 9 novembre 2012.
  15. ^ Fiorentina-Napoli, tafferugli tra tifosi nei pressi dello Stadio Olimpico, su lanazione.it, 3 maggio 2014. URL consultato il 9 novembre 2022.
  16. ^ Coppa Italia, Fiorentina-Napoli: scontri tra tifosi. 10 feriti: uno è grave, su gazzetta.it, 3 maggio 2014. URL consultato il 9 novembre 2022.
  17. ^ Fiorentina-Napoli, inizio in ritardo dopo la sparatoria, su Il Secolo XIX, 3 maggio 2014. URL consultato il 30 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2014).
  18. ^ Fiorentina ko, Coppa Italia al Napoli, su lastampa.it, 3 maggio 2014. URL consultato il 9 novembre 2022.
  19. ^ Napoli-Wolfsburg 2-2: Callejon e Mertens gol, è semifinale, su gazzetta.it, 23 aprile 2015. URL consultato il 9 novembre 2022.
  20. ^ Sky Sport, Il Napoli vince la Coppa Italia: Juve ko ai rigori, su sport.sky.it. URL consultato il 4 maggio 2023.
  21. ^ Napoli campione d'Italia, è scudetto 33 anni dopo Maradona. Città in festa. Delirio dei 60mila allo stadio. Spalletti: «Emozione più grande è gioia tifosi», su www.ilmessaggero.it, 4 maggio 2023. URL consultato il 4 maggio 2023.
  22. ^ Enzo Tamborra, Bari calcio a De Laurentiis: l'annuncio del sindaco Decaro dopo l'esame delle proposte delle 11 cordate, su bari.repubblica.it, 31 luglio 2018.
  23. ^ Decaro: «Ecco perché ho scelto De Laurentiis per il titolo del Bari». URL consultato il 1º agosto 2018.
  24. ^ Bari Calcio, piano da 3 milioni di De Laurentiis: Reja direttore tecnico e Viviani allenatore, in Repubblica.it, 24 luglio 2018. URL consultato il 1º agosto 2018.
  25. ^ Calcio e Fisco, 64 indagati. E la Guardia di Finanza va nella sede del Milan, su gazzetta.it, 26 gennaio 2016. URL consultato il 9 novembre 2022.
  26. ^ False fatturazioni, pm chiede 13 mesi per Galliani e 12 per De Laurentiis
  27. ^ PROCESSO FALSE FATTURE, ASSOLTI DE LAURENTIIS, LOTITO E GALLIANI. LAVEZZI PRESCRITTO. UNICO CONDANNATO MOGGI JR.
  28. ^ Falso uso di fatture, assolti anche Leonardi e Ghirardi
  29. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  30. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  31. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  32. ^ DE LAURENTIIS INSIGNITO DEL TITOLO DI CAVALIERE DI GRAN CROCE DELL’ORDINE COSTANTINIANO DI SAN GIORGIO. ONORIFICENZA CONSEGNATA DAL PRINCIPE CARLO DI BORBONE DELLE DUE SICILIE, DUCA DI CASTRO, CAPO DELLA REAL CASA, su sscnapoli.it.
  33. ^ Ciak d'oro 2005, su news.cinecitta.com. URL consultato il 09/06/06.
  34. ^ Leone d'Oro per De Laurentiis e la SSC Napoli! Due prestigiosi premi a Venezia, su calcionapoli24.it.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del Calcio Napoli Successore
Salvatore Naldi dal 2004 in carica
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