Astronotus ocellatus

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Astronoto
Astronotus ocellatus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Osteichthyes
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Acanthopterygii
Ordine Perciformes
Sottordine Labroidei
Famiglia Cichlidae
Sottofamiglia Astronotinae
Genere Astronotus
Specie A. ocellatus
Nomenclatura binomiale
Astronotus ocellatus
(Agassiz, 1831)
Sinonimi

Acara compressus
Cope, 1872
Acara hyposticta
Cope, 1878
Astronotus ocellatus ocellatus
(Agassiz, 1831)
Astronotus ocellatus zebra
Pellegrin, 1904
Astronotus orbiculatus
Haseman, 1911
Cychla rubroocellata
Jardine & Schomburgk, 1843
Lobotes ocellatus
Agassiz, 1831

Nomi comuni

Oscar

Astronotus ocellatus (Agassiz, 1831), conosciuto comunemente come Oscar, è un pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cichlidae.[2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è grosso, ovaloide, con bocca grande. Le pinne sono forti e larghe, arrotondate e sviluppate. I piccoli hanno una colorazione biancastra e nera con marezzature. La livrea giovanile è nera marmorizzata di bianco perlaceo, ma crescendo il colore di fondo si attesterà sul verde bruno scuro, marmorizzato di arancione ruggine, in segni differenti per ciascun individuo, le macchie diminuiscono di dimensioni e quelle poche e rade che rimangono diventano gialle. Sul peduncolo caudale compare una macchia nera orlata d'oro, simile ad un piccolo occhio od "ocello" (da qui il nome latino ocellatus).
Negli ultimi anni in commercio sono state inserite delle nuove varietà: rossa (allevata in Thailandia), tigrata rossa e lutina selezionate in Oriente.
Il dimorfismo sessuale è assente: solo durante il periodo della riproduzione è possibile riconoscere i sessi poiché il maschio presenta una papilla genitale di forma conica, mentre nella femmina è troncata.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce è attivo, curioso e nuota in continuazione. Vive in coppie. I giovani sono tra loro aggressivi, come anche gli adulti, la coppia scaccia attivamente gli altri pesci.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Principalmente carnivoro. Sono voraci predatori con appetito gagliardo che si nutrono di invertebrati acquatici (Tubifex, larve di zanzara e gamberetti), piccoli pesci come i guppy, anfibi, pezzi di carne di carogne di animali morti in acqua. Spesso per nutrirsi sradica le piante acquatiche più giovani.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

L'unico modo per distinguerne il sesso è osservare la diversa conformazione della papilla genitale dei riproduttori (conica nel maschio, tronca nella femmina) durante la deposizione. Essa avviene generalmente su una superficie liscia e orizzontale o obliqua. Durante la preparazione per l'accoppiamento la coppia scava buche nel terreno, pulisce superfici rocciose o sradica piante acquatiche. Successivamente vengono deposte fino ad un migliaio di uova. Gli avannotti sono voracissimi.

La coppia deve comunque formarsi da sola, partendo da un gruppo di 6 giovani, da cui togliere i 4 spaiati

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Astronotus ocellatus è originario del bacino del Rio delle Amazzoni e del Rio Negro. Attualmente si è diffuso anche nel bacino amazzonico centro-settentrionale: in Perù, Colombia, Brasile, Guyana francese, bacino dell'Orinoco e Rio Paraguay. Popola principalmente le acque a corso lento, i canali a fondo fangoso e ghiaioso, i bracci fermi e le lagune fra le foreste (anche mangrovie), spesso ricche di vegetazione acquatica o di grossi ciottoli e legni ancorati sul fondo. Ama anche stare nello spazio aperto del corso d'acqua. Le acque che li ospitano sono acque non dure, neutre, di temperatura tra i 20 ed i 28 °C, per quanto siano piuttosto tolleranti.

Acquariofilia[modifica | modifica wikitesto]

È un ciclide molto richiesto dagli allevatori e dagli acquariofili, docile e vivace. Riconosce dopo poco tempo il padrone arrivando, col tempo e se si procede con pazienza e dolcezza, a farsi accarezzare sul dorso e a nutrirsi dalle mani dell'allevatore. Nota importante: cresce molto velocemente raggiungendo dimensioni ragguardevoli anche in acquario! Quindi se lo si acquista quando è ancora piccolo, è opportuno prevedere una vasca che lo possa ospitare anche quando sarà cresciuto; inoltre è bene non metterlo in compagnia di pesci piccoli, che verrebbero velocemente mangiati. Chi alleva gli astronoti consiglia addirittura di nutrire gli esemplari che stanno per riprodursi con pesciolini vivi, come i guppy, per cui è evidente che la vita in comune è assolutamente impossibile, anche se un esemplare adulto di dimensioni veramente impressionanti come 35/40cm(difficilissime da raggiungere in acquario) non li considererà nemmeno. Importante un ottimo sistema di filtraggio in quanto la notevole quantità di escrementi prodotti, può in breve tempo raggiungere elevati livelli di inquinamento. L'acquario che lo ospita può essere provvisto di vegetazione purché siano piante che non ricavano nutrimento dalle radici ma dalle foglie (come una pianta madre di anubias) e ben fissate con filo da pesca a tronchi o rocce. I giovani possono essere nutriti anche con cibi secchi e liofilizzati,insetti, artemie e chironomus. Per gli adulti e subadulti optare sempre una dieta puntata molto sulle proteine e somministrare quindi pesci, insetti, invertebrati ma mai carne di mammiferi o aviaria contenenti grassi non metabolizzabili dai pesci ostruendogli i vasi sangunei. Offrire anche verdure sbollentate e cibi secchi per Loricaridi contenenti poche proteine ma molti tipi di vegetali. Attenzione anche a non sovralimentare. Per accentuarne i colori rossi soprattutto della varietà si possono somministrare dei gamberetti che li rendono rosati (sia nelle carni che nella pelle) come i salmoni, perché utilizzano i pigmenti del crostaceo[4].

Si stima che vada allevato da solo in acquari da 150/200 litri, o in coppia in acquari da 300,per un gruppo invece aggiungere 100 litri ad esemplare partendo dai 300. L'ideale sarebbe allevarli in gruppi di 5-6 individui in acquari da più di 500 litri.[5]

Mantenimento in acquario
Nota : Le informazioni qui mostrate sono solamente a titolo indicativo. Leggere attentamente il testo.
Origine sud America Acqua Acqua dolce
Durezza dell'acqua da 5 a 19 °GH pH da 6 a 8
Temperatura da 22 a 27 °C Volume min. da 150 in su l
Alimentazione Onnivoro orientata verso invertebrati Taglia da adulto + di 45 in natura, 25/30 solitamente in acquario cm
Riproduzione Oviparità Zone occupate Tutti
Socialità singolo, coppia, gruppo Difficoltà facile se con i giusti spazi, alimentazione e filtraggio

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Astronotus ocellatus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ FishBase, su fishbase.org. URL consultato il 4 giugno 2013.
  3. ^ (EN) Nicolas Bailly (2015), Astronotus ocellatus, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 24 febbraio 2024.
  4. ^ Dick Mills, Pesci d'acquario, Milano, Dorlink Kindersley/RCS Libri, 1999.
  5. ^ Astronotus ocellatus | Acquariofilia Consapevole 2.0, su acquariofiliaconsapevole.it. URL consultato il 24 dicembre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Klaus Paysan, Impariamo a conoscere i pesci d'acquario [Welcher Zierfisch ist das?], traduzione di Francesca Forniz, Novara, Istituto geografico De Agostini, 1986.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]