Astrocitoma anaplastico

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Astrocitoma anaplastico

RM di paziente affetto da Astrocitoma anaplastico (vedi il testo per dettagli)
Tipo Maligno
Cellula di origine Astrocita
Incidenza 0,25-0,49 / 100.000 persone per anno
Sigle AA (Anaplastic Astrocytoma)
Sinonimi
Astrocitoma di III grado
Classificazione e risorse esterne
Neurooncologia
Tumori del tessuto neuroepiteliale
    └► Tumori astrocitari
          └► Astrocitoma anaplastico
ICD-O 9401/3
Grado WHO III

La neoplasia cerebrale denominata astrocitoma anaplastico (grado III della scala WHO) deriva normalmente da malignizzazione di un astrocitoma di basso grado (astrocitoma pilocitico, astrocitoma diffuso), anche se si osservano casi che non presentano storia di una lesione antecedente. Sua naturale tendenza è di progredire in tasso di malignità, verso il glioblastoma.[1]

Il tumore ha la sua massima espressione tra i 40 e i 50 anni, con un'incidenza compresa tra 0,25 e 0,49 casi per 100.000 persone per anno.[2] Colpisce preferibilmente gli emisferi cerebrali. L'intervallo di tempo tra i primi sintomi e la diagnosi è di circa 1,5-2 anni.[3] La terapia è rappresentata dalla chirurgia, con associate radio e chemioterapia.[4]

L'illustrazione sulla destra mostra delle immagini di risonanza magnetica nucleare di un paziente con astrocitoma anaplastico, nel decorso di malattia. All'inizio della sequenza (A) si nota il tumore nei lobi frontali destro e sinistro e nel talamo a destra. L'immagine (B) mostra la situazione dopo il trattamento con asportazione chirurgica, radioterapia e chemioterapia. Il tumore è completamente scomparso, tranne una rima di enhancement adiacente al margine chirurgico. (C) mostra la ricomparsa 9 mesi dopo del tumore nella regione del talamo, nonostante la chemioterapia di mantenimento. (D) è eseguita due mesi dopo un'operazione di radioterapia stereotassica e documenta l'incremento del tumore nel talamo. (E) Dopo sei cicli di chemioterapia con temozolomide, la lesione nel talamo aumenta e il paziente accusa disartria ed emiparesi. (F) Dopo due cicli di terapia combinata interferon-beta più temozolomide, il tumore regredisce parzialmente.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) P. Kleihues et al. (2000). Anaplastic Astrocytoma. In P. Kleihues, W.K. Cavenee, eds., Pathology and genetics of tumours of the nervous system, World Health Organization classification of tumours. Lyon, France: IARC Press, 2000, ISBN 9283224094
  2. ^ G. Filippini (2006). Epidemiologia dei tumori cerebrali[collegamento interrotto] Mediterranean School of Oncology, Roma 6-7 luglio 2006. URL consultato il 4-6-2008.
  3. ^ (EN) Jeffrey N Bruce et al. (2006). Astrocytoma. eMedicine. URL consultato il 4-06-2008
  4. ^ G. Maira, Chirurgia dei tumori cerebrali primitivi, Neurol Sci (2003) 24:S584–S587

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Jeffrey N Bruce et al. (2006). Astrocytoma. eMedicine. URL consultato il 4-06-2008
  • (EN) Lisa M. DeAngelis (2001). Brain Tumors, N Engl J Med, Vol. 344(2):114-123, January 11, 2001.
  • (EN) P. Kleihues et al. (2000). Anaplastic Astrocytoma. In P. Kleihues, W.K. Cavenee, eds., Pathology and genetics of tumours of the nervous system, World Health Organization classification of tumours. Lyon, France: IARC Press, 2000, ISBN 9283224094

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Classificazione
e risorse esterne (EN)
ICD-10: C71; ICD-10-CM: C71.9;


  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina