Gladiator 1924

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S.S.D. A.R.L. Gladiator 1924
Calcio
Gladiatori, NeroAzzurri, Gli Audaci
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Nero, Azzurro
Simboli Gladiatore
Dati societari
Città Santa Maria Capua Vetere
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Serie D
Fondazione 1924
Rifondazione2003
Rifondazione2017
Presidente Bandiera dell'Italia Giacomo De Felice
Allenatore Bandiera dell'Italia Antonio Foglia Manzillo
Stadio Mario Piccirillo
(2 000 posti)
Sito web gladiator1924.it
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

Il Gladiator 1924 S.S.D. a r.l., meglio nota come Gladiator, è una società calcistica italiana con sede nella città di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Fondata nel 1924, la società deve il proprio nome alla scuola dei gladiatori che in epoca romana aveva sede nell'Anfiteatro campano dell'antica Capua.

I colori sociali sono il nero e l'azzurro. L'impianto che ospita le partite casalinghe della squadra è lo stadio Mario Piccirillo, che dispone di 2 000 posti. Milita in Serie D, la quarta divisione del campionato italiano di calcio.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalle origini agli anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

Italo Allodi fu giocatore professionista militando come centrocampista nel Gladiator

Nasce come società polisportiva che agglomerava più discipline, tra le quali anche il calcio. Gli “Audaci”, (così si chiamavano i pionieri del calcio sammaritano) già nel 1910 davano vita ai derby sfidando i cugini casertani della “Robur” sul campo di gioco, allestito in piazza Berolasi, oggi piazza Anfiteatro. Il 7 marzo 1924 venne fondato lo Sporting Club Gladiator che nel 1930, in seguito alla fusione con la Sammaritana, cambiò denominazione in U.S. Gladiator. In quegli anni la squadra militava in Terza, Seconda e Prima Divisione, riuscendo a farsi invitare in Serie C nel 1945-46. Il Gladiator vinse a pari merito il proprio girone, ma la società non riuscì a iscriversi alla stagione successiva per mancanza di fondi e dovette ripartire dalle serie minori.

Nel 1946-47 il Gladiator partecipò al campionato di Prima Divisione vincendo tutte le partite, tranne una.

Negli anni cinquanta il Gladiator militava stabilmente in Promozione. Si alternarono i presidenti Giusti, Cangiano, Raucci, Palombi e Papa e proprio sotto la presidenza di quest'ultimo, essendo a lui molto amico, venne a Santa Maria Capua Vetere Italo Allodi che disputò con la maglia nerazzurra, in qualità di centrocampista, i campionati 1952-53 e 1953-54, insieme a Stelio Nardin e Mistone, entrambi passati, successivamente, al Napoli. Sotto la presidenza del più che noto avvocato del Foro sammaritano Ciro Maffuccini, nella stagione 1956-57 venne promossa in Serie D dove rimase fino alla stagione 1960-61, anno del ritorno in Promozione. Negli anni successivi al 1958 si alterneranno alla presidenza del Gladiator Guido Ventriglia, insieme al commerciante Ettore Iovine, Marrocco e dal 1960 Tommaso Rossetti. Immediatamente dopo la squadra attraversò un periodo di crisi retrocedendo prima in Prima e poi in Seconda Categoria.

Il Gladiator della stagione 1983-1984, vincitore del Campionato Interregionale e promosso in Serie C2.

Nella stagione 1967-1968 si fuse con la Juve Sammaritana del Presidente Amedeo Di Lorenzo, che militava allora nel Campionato di Promozione. La squadra dopo la fusione si risollevò dalla crisi e al termine della stagione 1972-1973 tornò in D.

Il Gladiator, con il presidente Michele Pirolo, prende parte al campionato di Promozione e di Eccellenza. Annovera tra le sue file il portiere Giacomo Zunico, che negli anni successivi giocherà in Serie A con Lecce, Varese, Catanzaro, Parma e Brescia.

Negli anni ottanta con l'avvento dei fratelli Vollero, il Gladiator militò per alcuni anni in Serie C2 (stagione 1984-1985 e 1985-1986). Negli anni successivi, dopo l'addio dei fratelli Vollero, il Gladiator ritorna nel campionato di Eccellenza. Avrà come presidenti prima il commerciante Palombi e successivamente il geometra Gaetano Signore: Quest'ultimo riuscirà a riportarlo in Serie D, nella stagione calcistica 1989-1990.

Quelli successivi sono gli anni più anni bui dei sammaritani: si alternano alla guida della squadra i presidenti Lattarulo, Pappacena, Giovanni Pimpinella e Armando de Nigris. Questi ultimi due riescono ad evitarne la scomparsa.

La società viene rilevata alla fine degli anni novanta dal presidente Alfonso Salzillo, il quale insieme all'avvocato Mario Natale, riesce a riportare la squadra in Serie D e, successivamente, con l'apporto della guida tecnica di Nello Di Costanzo, in Serie C2 grazie alla vittoria del campionato 2001-2002. Della squadra fanno parte giocatori quali Gaetano Romano, Vincenzo Di Maio e Noviello. Della stagione in Serie C2, si ricorda della messa in onda da parte di Rai Sport Sat, la partita Nocerina-Gladiator.

Il declino e la rinascita[modifica | modifica wikitesto]

L'estate successiva la società venne esclusa dalla Serie C2 per inadempienze economiche e dopo un anno di inattività ripartì dal campionato di Promozione con la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica Real Gladiator 1924 e sede legale a Macerata Campania.

Nel 2005 ritornò in Eccellenza, tornando ad assumere il nome di Unione Sportiva Gladiator 1924 con stabilimento a Santa Maria Capua Vetere, e per tre stagioni consecutive, dal 2006 al 2009, colse la qualificazione ai play-off regionali, venendo eliminata in semifinale prima dal Quarto e poi, rispettivamente, dall'Alba Sannio e dall'Atletico Nola.

I tifosi nerazzurri durante la finale play-off del 2012

Nell'estate del 2011 l'imprenditore Lazzaro Luce diventa il nuovo presidente della società. Con quest'ultimo il Gladiator otterrà un secondo posto in Eccellenza Campania 2011-2012. Successivamente, con l'acquisizione del titolo dal Nuvla San Felice, arriverà di nuovo seconda in classifica, ma questa volta in Serie D, con la denominazione di A.S.D. San Felice Gladiator 1912. In quella stagione, i nerazzurri stabilirono il record di ventisette risultati utili consecutivi.

Nel mese di giugno 2013, la società presentò richiesta alla Lega Nazionale Dilettanti per un nuovo cambio di denominazione in A.S.D. S.M.C.V. Gladiator 1924 grazie alla fusione con il Real Sant'Erasmo, società sammaritana di calcio a 5, permettendo così di riportare la sede a Santa Maria Capua Vetere[1]. La richiesta però fu respinta dato che non era passato tempo sufficiente per effettuare un nuovo cambio. La società disputò quindi il campionato di Serie D 2013-2014 con la denominazione di San Felice Gladiator, concludendo al diciassettesimo posto in classifica e la conseguente retrocessione in Eccellenza.[2]

Nell'estate del 2014 avvenne, in concomitanza con il cambio di sede da San Felice a Cancello a Maddaloni, il cambio di denominazione ufficiale in Associazione Sportiva Dilettantistica Gladiator 1924[3][4]. Nelle stagioni 2014-2015 e 2015-2016 il Gladiator partecipa al campionato di Eccellenza, nel girone A. Solo nell'estate del 2016 arriva finalmente una buona notizia per la piazza: grazie all'accordo tra il dottor Giacomo De Felice e la famiglia D'Anna di Marcianise, a Santa Maria Capua Vetere ritorna la serie D. L'avventura nel campionato di Serie D, dura una stagione, con il club sammaritano che conclude il girone di andata a soli cinque punti dal primo posto e, nel girone di ritorno, con alcuni innesti mirati conclude la stagione al nono posto, ottenendo una tranquilla salvezza ma, in estate il club non riesce ad iscriversi al torneo di Serie D per soli 31 mila euro di fidejussione non versata dall'allora presidente Salvatore D'Anna, ripartendo dal campionato di Promozione. Nella stagione 2018/2019 partecipa al campionato di Eccellenza girone A, con il presidente Aveta, classificandosi al quarto posto. Contro ogni pronostico vince i play off regionali, battendo in esterna sia l'Afragolese che la Frattese. Nella semifinale nazionale dei play off la sfortuna vuole che sia il Canicattì a passare in finale. I nerazzurri, preparano le carte per il ripescaggio in D che diventa ufficiale in data 31/07/2019[5]. Nella stagione di Serie D 2022-23 i Gladiatori hanno ottenuto la salvezza nel girone H con una media età di 22,2 anni, la più giovane del girone.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'A.S.D. Gladiator 1924
  • 7 marzo 1924 - Fondazione dello Sporting Club Gladiator.
  • 1924-1927 - Attività a carattere episodico.
  • 1927-1928 - Partecipa alla Terza Divisione Campania.
  • 1928-1929 - 1ª nella Terza Divisione Campania. Promossa in Seconda Divisione.
  • 1929-1930 - 1ª nel girone A del Direttorio Meridionale di Seconda Divisione. Promossa in Prima Divisione.

  • 1930 - Lo Sporting Club Gladiator si fonde con la Sammaritana, dando vita all'Unione Sportiva Gladiator.
  • 1930-1931 - 7ª nel girone Sud E della Prima Divisione.
  • 1931-1932 - 14ª nel girone E della Prima Divisione.
  • 1932-1933 - 9ª nel girone H della Prima Divisione.
  • 1933 - Al termine della stagione, la società rinuncia all'iscrizione al campionato successivo per fallimento, ripartendo dalla Seconda Categoria U.L.I.C. Caserta.
  • 1933-1934 - Partecipa al girone unico della Seconda Categoria U.L.I.C. Caserta.
  • 1934-1938 - Partecipa al girone unico della Sezione Propaganda Caserta Seconda Categoria.
  • 1938-1939 - Partecipa al girone B della Seconda Divisione Campania.
  • 1939-1940 - 1ª nel girone B della Seconda Divisione Campania. Promossa in Prima Divisione.

  • 1940-1941 - 2ª nella Prima Divisione Campania.
  • 1941-1945 - Attività sospesa per cause belliche.
  • 1945-1946 - 1ª nel girone D della Lega Nazionale Centro-Sud di Serie C a pari merito con il Benevento. Al termine del campionato cui ha partecipato solo a titolo onorifico, rinuncia a presentare domanda di terza serie.
  • 1946-1947 - Partecipa al girone C della Prima Divisione Campania.
  • 1947-1948 - 2ª nel girone B della Prima Divisione Campania. Ripescata in Promozione a completamento organici.
  • 1948-1949 - 7ª nel girone M della Lega Interreg. Sud di Promozione.
  • 1949-1950 - 8ª nel girone M della Lega Interreg. Sud di Promozione.

  • 1950-1951 - 4ª nel girone M della Lega Interreg. Sud di Promozione.
  • 1951-1952 - 12ª nel girone M della Lega Interreg. Sud di Promozione. Retrocessa nella Promozione regionale.
  • 1952-1953 - 3ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1953-1954 - 2ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1954-1955 - 3ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1955-1956 - 2ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1956-1957 - 1ª nel girone A della Promozione Campania-Molise. Promossa nel Campionato Interregionale.
  • 1957-1958 - 5ª nel girone H del Campionato Interregionale - Seconda Categoria.
  • 1958-1959 - 16ª nel girone H del Campionato Interregionale. Retrocessa e successivamente ripescata nella nuova Serie D.
  • 1959-1960 - 18ª nel girone F della Serie D. Retrocessa e successivamente ripescata a completamento organici.

  • 1960-1961 - 13ª nel girone F della Serie D.
  • 1961-1962 - 18ª nel girone F della Serie D. Retrocessa in Prima Categoria.
  • 1962-1963 - 10ª nel girone A della Prima Categoria Campania.
  • 1963-1964 - 16ª nel girone A della Prima Categoria Campania. Retrocessa in Seconda Categoria.
  • 1964-1965 - ?ª nel girone C della Seconda Categoria Campania.
  • 1965-1966 - ?ª nel girone A della Seconda Categoria Campania.
  • 1966-1967 - 1ª nel girone D della Seconda Categoria Campania. Promossa in Prima Categoria.
  • 1967 - La società si fonde con la Juve Sammaritana, militante in Prima Categoria, dando vita all'Unione Sportiva Juve Gladiator, venendo ammessa al nuovo campionato di Promozione.
  • 1967-1968 - 5ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1968-1969 - 7ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1969-1970 - 8ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.

  • 1970 - Assume la denominazione di Unione Sportiva Gladiator.
  • 1970-1971 - 2ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1971-1972 - 3ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1972-1973 - 1ª nel girone A della Promozione Campania-Molise. Promossa in Serie D.
  • 1973-1974 - 7ª nel girone G della Serie D.
  • 1974-1975 - 10ª nel girone G della Serie D.
  • 1975-1976 - 7ª nel girone G della Serie D.
  • 1976-1977 - 11ª nel girone G della Serie D.
  • 1977-1978 - 14ª nel girone G della Serie D.
  • 1978-1979 - 9ª nel girone E della Serie D.
  • 1979-1980 - 11ª nel girone E della Serie D.

  • 1980-1981 - 11ª nel girone F della Serie D. Ammessa al nuovo Campionato Interregionale.
  • 1981-1982 - 6ª nel girone H del Campionato Interregionale.
  • 1982-1983 - 3ª nel girone H del Campionato Interregionale.
  • 1983-1984 - 1ª nel girone H del Campionato Interregionale. Promossa in Serie C2.
  • 1984-1985 - 11ª nel girone D della Serie C2.
  • 1985-1986 - 17ª nel girone D della Serie C2. Retrocessa nel Campionato Interregionale.
  • 1986-1987 - 14ª nel girone I del Campionato Interregionale. Retrocessa in Promozione.
  • 1987-1988 - 7ª nel girone A della Promozione Campania-Molise.
  • 1988-1989 - 1ª nel girone A della Promozione Campania-Molise. Promossa nel Campionato Interregionale.
  • 1989-1990 - 17ª nel girone I del Campionato Interregionale. Retrocessa in Promozione.

  • 1990-1991 - 3ª nel girone A della Promozione Campania-Molise. Ammessa al nuovo campionato di Eccellenza.
  • 1991-1992 - 9ª nel girone A dell'Eccellenza Campania.
  • 1992-1993 - 13ª nel girone A dell'Eccellenza Campania.
  • 1993-1994 - 15ª nel girone A dell'Eccellenza Campania. Retrocessa in Promozione.
  • 1994-1995 - 5ª nel girone A della Promozione Campania.
  • 1995-1996 - 14ª nel girone A della Promozione Campania.
  • 1996-1997 - 11ª nel girone A della Promozione Campania.
  • 1997-1998 - 2ª nel girone A della Promozione Campania. Promossa in Eccellenza mediante la fusione con la Polisportiva Pietramelara, militante in Eccellenza.
  • 1998-1999 - 10ª nel girone A dell'Eccellenza Campania.
  • 1999-2000 - 3ª nel girone B dell'Eccellenza Campania.

  • 2000-2001 - 1ª nel girone A dell'Eccellenza Campania. Promossa in Serie D.
  • 2001-2002 - 1ª nel girone G della Serie D. Promossa in Serie C2.
  • 2002-2003 - 7ª nel girone C della Serie C2.
  • 2003-2004 - Al termine del campionato, la società viene esclusa dalla Serie C2 per inadempienze economiche rimanendo inattiva.
  • 2004 - L'A.S. Giovani Recale, partecipante al campionato di Promozione, cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Real Gladiator 1924, con sede a Recale mettendosi in continuità col vecchio sodalizio.[6]
  • 2004-2005 - 2ª nel girone A della Promozione Campania.
  • 2005-2006 - 1ª nel girone A della Promozione Campania. Promossa in Eccellenza.
  • 2006 - Torna ad assumere la denominazione di Unione Sportiva Gladiator 1924 con sede a Santa Maria Capua Vetere.
  • 2006-2007 - 3ª nel girone A dell'Eccellenza Campania. Perde la semifinale dei play-off regionali.
  • 2007-2008 - 5ª nel girone A dell'Eccellenza Campania. Perde la semifinale dei play-off regionali.
  • 2008-2009 - 4ª nel girone A dell'Eccellenza Campania. Perde la semifinale dei play-off regionali.
  • 2009-2010 - 7ª nel girone A dell'Eccellenza Campania.

  • 2010 - Assume la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica FC Gladiator 1924.
  • 2010-2011 - 11ª nel girone A dell'Eccellenza Campania.
  • 2011-2012 - 2ª nel girone A dell'Eccellenza Campania. Perde la finale dei play-off nazionali contro il Città di Messina, ma viene ammessa in Serie D a seguito dell'acquisto del titolo dalla Nuvla San Felice.
  • 2012 - Assume la denominazione temporanea di Associazione Sportiva Dilettantistica San Felice Gladiator 1912 con sede a San Felice a Cancello.
  • 2012-2013 - 2ª nel girone H della Serie D.
  • 2013-2014 - 17ª nel girone H della Serie D. Retrocessa in Eccellenza.
  • 2014 - Cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Gladiator 1924 con sede a Maddaloni.[7]
  • 2014-2015 - 7ª nel girone A dell'Eccellenza Campania.
  • 2015-2016 - 12ª nel girone A dell'Eccellenza Campania. Ammessa in Serie D a seguito dell'acquisto del titolo sportivo del Marcianise.
  • 2016-2017 - 9ª nel girone I della Serie D.
  • 2017 - Il club non si iscrive al successivo campionato di Serie D[8], riparte dal campionato di Promozione mediante acquisto del titolo dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Santa Maria La Fossa.[9]
  • 2017-2018 - 7ª nel girone A della Promozione Campania.
  • 2018 - Il titolo di Eccellenza della Maddalonese, ufficialmente noto con il nome A.S.D. Gladiator 1924, torna a Santa Maria Capua Vetere dopo che era stato ceduto nell'estate 2016 assumendo la denominazione di Associazione Sportiva Dilettantistica Gladiator 1924.
  • 2018-2019 - 4ª nel girone A dell'Eccellenza Campania. Perde la semifinale dei play-off nazionali, ma viene ripescata in Serie D a completamento organici.
  • 2019-2020 - 10ª nel girone H della Serie D.
  • 2020-2021 - 12ª nel girone G della Serie D.
  • 2021-2022 - 11ª nel girone G della Serie D.
  • 2022-2023 - 12ª nel girone H della Serie D.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Mario Piccirillo.

Lo stadio “Mario Piccirillo” è lo stadio di Santa Maria Capua Vetere. Inaugurato nel 1927, è intitolato a Mario Piccirillo, medico che donò al comune il terreno su cui sorge l'impianto. In erba naturale, la struttura ha sempre ospitato le gare interne del Gladiator. Fino al 2012 era dotato di tribune in cemento, poi abbattute poiché non conformi alle nuove norme di legge.

Nell'estate del 2016, grazie alla volontà della nuova società ed in particolare del dott. Giacomo De Felice, dell’ing. Raffaele D’Anna e dell’imprenditore Gianni Morico, l’impianto è stato dotato, nel settore locali, di due tribune prefabbricate diverse tra loro. Una denominata “Tribuna De Felice” con seggiolini, intitolata ad un tifoso storico quale Giuseppe De Felice, l’altra tribuna che prende il nome di “Distinti” non ha la comodità dei seggiolini, ma consente comunque un'ottima visuale della partita, dispone inoltre di un settore ospiti dedicato.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Dirigenti della Gladiator 1924.

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

Organigramma per la stagione 2022-2023.[10]

Staff dell'area amministrativa
  • Bandiera dell'Italia Giacomo De Felice - Presidente
  • Bandiera dell'Italia Vincenzo Di Tella - Team manager
  • Bandiera dell'Italia Stefano Valletta - Amministratore Unico
  • Bandiera dell'Italia Daniele Luongo - Segreteria
  • Bandiera dell'Italia Alfonso D'Amore - Dirigente accompagnatore prima squadra
  • Bandiera dell'Italia Francesco Iannotta - Dirigente accompagnatore juniores
  • Bandiera dell'Italia Antonio Governucci - Direttore Sportivo
  • Bandiera dell'Italia Domenico Vastante e Armando Serpe - Area comunicazione e ufficio stampa
  • Bandiera dell'Italia - Area Marketing
  • Bandiera dell'Italia Papale Franco - Magazziniere
  • Bandiera dell'Italia Domenico Vastante - Speaker Stadio
Cronologia degli sponsor tecnici
  • 1924-1981 ...
  • 1981-1989 Ennedue
  • 2000-2001 Galex
  • 2001-2003 Legea
  • 2003-2004 nessuno[11]
  • 2004-2006 Royal
  • 2006-2009 Sportika
  • 2011-2012 Joma
  • 2012-2014 Legea
  • 2014-2015 Joma
  • 2015-2016 Givova
  • 2016-2017 Devis
  • 2017-2023 Zeus Sport
  • 2023-oggi Medusa
Cronologia degli sponsor ufficiali
  • 1924-1981 ...
  • 1981-1982 Mobilificio Monaco Martino
  • 1982-1983 Surgelati Casapulla
  • 1983-1985 Auto Volturno
  • 1985-1986 Parmalat
  • 1986-1992 Mobilificio Monaco Martino
  • 1997-1998 Re.Ri.F
  • 1998-1999 Vanessa Sound
  • 1999-2000 Fiat Amica
  • 2000-2003 Santa Maria Capua Vetere Città Storica
  • 2003-2004 nessuno[11]
  • 2004-2005 Clever White
  • 2006-2011 Roberto Capitelli
  • 2011-2013 Derichebourg
  • 2013-2014 Dhi
  • 2014-2015 BAM poi Sagres
  • 2015-oggi Sagres

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori della Gladiator 1924.

Di seguito la cronologia di allenatori e presidenti.[12]

Allenatori
  • 1931-1932 Bandiera dell'Ungheria Antal Mally
  • 1932-1933 Bandiera dell'Italia Giorgio Armari
  • 1940-1941 Bandiera dell'Italia Nereo Marini, Bandiera dell'Italia Ernesto Iacullo (DT)
  • 1943-1945 Bandiera dell'Italia Vincenzo Aveta
  • 1945-1946 Bandiera dell'Italia Cesare Testeri
  • 1947-1948 Bandiera della Jugoslavia Rodolfo Ostroman
  • 1948-1949 Bandiera dell'Italia Santamaria
    Bandiera dell'Italia Usbech
  • 1950-1951 Bandiera dell'Italia Landolfi
  • 1958-1960 Bandiera dell'Italia De Nicola
  • 1960-1961 Bandiera dell'Italia Sola
  • 1961-1962 Bandiera dell'Italia Italo Romagnoli
  • 1964-1965 Bandiera dell'Italia Rocco
  • 1966-1967 Bandiera dell'Italia Enrico Reale
  • 1970-1971 Bandiera dell'Italia Cappiello
  • 1971-1972 Bandiera dell'Italia Mele
  • 1972-1973 Bandiera dell'Italia Carmine Tascone
  • 1973-1974 Bandiera dell'Italia Carmine Tascone
    Bandiera dell'Italia Egidio Di Costanzo
  • 1974-1975 Bandiera dell'Italia Egidio Di Costanzo[13]
  • 1975-1976 Bandiera dell'Italia Gaetano Romaniello
    Bandiera dell'Italia Alfredo Ballarò
  • 1976-1977 Bandiera dell'Italia Alfredo Ballarò
  • 1977-1978 Bandiera dell'Italia Washington Parisio
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Francesco Mazzetti
  • 1979-1980 Bandiera dell'Italia Francesco Lucchetti
    Bandiera dell'Argentina Juan Carlos Tacchi
  • 1980-1981 Bandiera dell'Argentina Juan Carlos Tacchi[14]
  • 1982-1985 Bandiera dell'Italia Franco Villa
  • 1985-1986 Bandiera dell'Italia Angelo Mammì[15]
  • 1986-1987 Bandiera dell'Italia Giuseppe Maresca
  • 1988-1990 Bandiera dell'Italia Marco Fazzi
  • 1990-1991 Bandiera dell'Italia Motta
  • 1992-1993 Bandiera dell'Italia Bucci
  • 1998-1999 Bandiera dell'Italia Giuseppe Capaccione
  • 1999-2000 Bandiera dell'Italia Gaetano Laudiero
    Bandiera dell'Italia Bruno Mandragora
  • 2000-2001 Bandiera dell'Italia Vincenzo Troiano
  • 2001-2002 Bandiera dell'Italia Vincenzo Troiano
    Bandiera dell'Italia Nello Di Costanzo
  • 2002-2003 Bandiera dell'Italia Pasquale Ussia (1ª-9ª)
    Bandiera dell'Italia Gabriele Geretto (10ª-14ª)
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Tortora (15ª-17ª)
    Bandiera dell'Italia Giuseppe Palumbo (18ª)
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Tortora (19ª)
    Bandiera dell'Italia Luciano Vescovi (20ª-21ª)
    Bandiera dell'Italia Stefano Cappiello (22ª)
    Bandiera dell'Italia Fortunato Torrisi (23ª-29ª)
    Bandiera dell'Italia Alfredo Tamburini (30ª-31ª)
    Bandiera dell'Italia Renzo Evangelista (32ª-34ª)
  • 2003-2004 Bandiera dell'Italia Luigi Di Baia
    Bandiera dell'Italia Crescenzo Perfetto
    Bandiera dell'Italia Stefano Cappiello
  • 2004-2005 Bandiera dell'Italia Biagio Natale
    Bandiera dell'Italia Vittorio Sepe
    Bandiera dell'Italia Enrico Crescenzo
  • 2005-2006 Bandiera dell'Italia Massimo Cavaliere
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Feola
  • 2006-2007 Bandiera dell'Italia Vincenzo Feola
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Troiano
  • 2007-2008 Bandiera dell'Italia Renato Baldassarre
    Bandiera dell'Italia Gianfranco Farina
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Feola
  • 2008-2009 Bandiera dell'Italia Raffaele Di Pasquale
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Troiano
    Bandiera dell'Italia Giovanni Masecchia
    Bandiera dell'Italia Alfonso Valente
    Bandiera dell'Italia Raffaele Di Pasquale
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Troiano
  • 2009-2010 Bandiera dell'Italia Marco Mazziotti
  • 2010-2011 Bandiera dell'Italia Marco Mazziotti
    Bandiera dell'Italia Nunzio Di Somma
  • 2011-2012 Bandiera dell'Italia Giovanni Macera
    Bandiera dell'Italia Roberto Carannante
  • 2012-2013 Bandiera dell'Italia Luigi Squillante (1ª-32ª)
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Feola (33ª-34ª e play-off)
  • 2013-2014 Bandiera dell'Italia Nunzio Di Somma
    Bandiera dell'Italia Filippo Vito Di Pierro
    Bandiera dell'Italia Michele Cimmino
    Bandiera dell'Italia Nunzio Di Somma
  • 2014-2015 Bandiera dell'Italia Gennaro Fischetti
    Bandiera dell'Italia Giovanni Galdo
    Bandiera dell'Italia Antonio Carannante
  • 2015-2016 Bandiera dell'Italia Marco Mazziotti (1ª-14ª)
    Bandiera dell'Italia Pierfrancesco Ulivi (15ª-25ª)
    Bandiera dell'Italia Antonio Carannante (26ª-29ª)
    Bandiera dell'Italia Angelo Di Costanzo (30ª)
  • 2016-2017 Bandiera dell'Italia Luigi Squillante (1ª-6ª)
    Bandiera dell'Italia Teore Sossio Grimaldi (7ª-34ª)
  • 2017-2018 Bandiera dell'Italia Nicola Perrotta (ago.)
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Casaccio (1ª-7ª)
    Bandiera dell'Italia Michele Motta (8ª-30ª)
  • 2018-2019 Bandiera dell'Italia Giovanni Sannazzaro[10]
    Bandiera dell'Italia Vincenzo Credentino
  • 2019-2020 Bandiera dell'Italia Pasquale Borrelli (1ª-22ª)
    Bandiera dell'Italia Clemente Santonastaso (23ª-26ª)
  • 2020-2021 Bandiera dell'Italia Clemente Santonastaso (1ª-16ª)
    Bandiera dell'Italia Massimiliano Fusco (17ª)
    Bandiera dell'Italia Alessio Martino (18ª-34ª)
  • 2021-2022 Bandiera dell'Italia Alessio Martino (1ª-14ª)
    Bandiera dell'Italia Teore Sossio Grimaldi (15ª-34ª)
  • 2022-2023 Bandiera dell'Italia Teore Sossio Grimaldi
  • 2023-2024 Bandiera dell'Italia Luigi Pezzella
    Bandiera dell'Italia Antonio Foglia Manzillo
    Bandiera dell'Italia Giovanni Masecchia
    Bandiera dell'Italia Antonio Foglia Manzillo
Presidenti
  • 1924 Bandiera dell'Italia Enrico Ricciardi
  • 1925-1927 Bandiera dell'Italia Mario Piccirillo
  • 1928-1929 Bandiera dell'Italia Andrea Buffolano
  • 1929-1931 Bandiera dell'Italia Domenico Morelli
  • 1931-1933 Bandiera dell'Italia Andrea Buffolano
  • 1933-1940 Bandiera dell'Italia Silvio Barbaro
  • 1940-1948 Bandiera dell'Italia Andrea Buffolano
  • 1952-1954 Bandiera dell'Italia Raffaele Papa
  • 1955-1957 Bandiera dell'Italia Ciro Maffuccini
  • 1957-1958 Bandiera dell'Italia Guido Ventriglia, Bandiera dell'Italia Ettore Iovine
  • 1958-1959 Bandiera dell'Italia Marrocco
  • 1959-1961 Bandiera dell'Italia Tommaso Rossetti
  • 1966-1967 Bandiera dell'Italia Salvatore Di Rauso
  • 1967-1977 Bandiera dell'Italia Michele Pirolo
  • 1977-1978 Bandiera dell'Italia Lino Palombi
  • 1978-1979 Bandiera dell'Italia Antonio Renga
  • 1979-1980 Bandiera dell'Italia Antonio Vitale
  • 1980-1986 Bandiera dell'Italia Fernando Vollero
  • 1986-1987 Bandiera dell'Italia Amedeo Di Lorenzo
  • 1987-1989 Bandiera dell'Italia Gaetano Signore
  • 1989-1990 Bandiera dell'Italia Gaetano Signore
  • 2000-2001 Bandiera dell'Italia Alfonso Salzillo
  • 2001-2003 Bandiera dell'Italia Mario Natale
  • 2003-2011 Bandiera dell'Italia Alfonso Salzillo
  • 2011-2013 Bandiera dell'Italia Lazzaro Luce
  • 2013-2014 Bandiera dell'Italia Enzo Vito
  • 2014-2014 Bandiera dell'Italia Massimo Savoia
  • 2014-2016 Bandiera dell'Italia Ciro Ongari
  • 2016-2017 Bandiera dell'Italia Raffaele D'Anna
  • 2017-2018 Bandiera dell'Italia Salvatore Acconcia
    Bandiera dell'Italia Gaetano Signore
  • 2018-2022 Bandiera dell'Italia Mattia Aveta, Bandiera dell'Italia Giacomo De Felice
  • 2022- Bandiera dell'Italia Giacomo De Felice

Calciatori[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori della Gladiator 1924.

Capitani[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera dell'Italia Salvatore Vitale
  • Bandiera dell'Italia Gaetano Romano (2000-2003)
  • Bandiera dell'Italia Luigi Pezzullo (2003-2004)
  • Bandiera dell'Italia Gaetano Landolfo (2004-2005)
  • Bandiera dell'Italia Vincenzo Di Maio (2005-2006)
  • Bandiera dell'Italia Gennaro Tessitore (2006-2007)
  • Bandiera dell'Italia Vincenzo Di Maio (2007-2008)
  • Bandiera dell'Italia Luigi Sticco (2008-2009)
  • Bandiera dell'Italia Domenico Altomonte (2009-2010)
  • Bandiera dell'Italia Savino Martone (2011-2012)
  • Bandiera dell'Italia Pasquale Borrelli (2012-2013)
  • Bandiera dell'Italia Alessio Bonavolontà (2013-2016)
  • Bandiera dell'Italia Nicola Lagnena (2016-2017)
  • Bandiera dell'Italia Giuseppe Gelotto (2017-2018)
  • Bandiera dell'Italia Tommaso Merola (2018-2019)
  • Bandiera dell'Italia Andrea Di Pietro (2019-2021)
  • Bandiera dell'Italia Aniello Vitiello (2021-2022)
  • Bandiera dell'Italia Giovanni Tomi (2022-2023)
  • Bandiera dell'Italia Mario Finizio (2023-oggi)

Calciatori con maggior presenze[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera dell'Italia D'Agostino, Di Baia (34)
  • Bandiera dell'Italia Di Costanzo, F. Di Rienzo, Totaro (33)
  • Bandiera dell'Italia Di Muro (32) Martino (32)

Migliori Marcatori[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera dell'Italia Romano (17)
  • Bandiera dell'Italia Di Baia (15)
  • Bandiera dell'Italia Calatè (9)

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni interregionali[modifica | modifica wikitesto]

1945-1946
1983-1984
2001-2002

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

2000-2001
1956-1957, 1972-1973, 1988-1989, 2005-2006
1938-1939 (girone B)

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 2012-2013 (girone H)
Terzo posto: 1982-1983 (girone H)
Secondo posto: 2011-2012 (girone A)
Terzo posto: 1999-2000 (girone B), 2006-2007 (girone A)
Secondo posto: 1970-1971 (girone A), 1997-1998 (girone A)
Terzo posto: 1971-1972 (girone A)
Finalista: 2000-2001, 2008-2009
Semifinalista: 2011-2012
Semifinalista: 2001-2002

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Prima Divisione 3 1930-1931 1932-1933 4
Serie C 1 1945-1946
Seconda Divisione 1 1929-1930 21
Promozione 4 1948-1949 1951-1952
Campionato Interregionale 1 1958-1959
Serie D 12 1959-1960 2022-2023
Serie C2 3 1984-1985 2002-2003
Campionato Interregionale - Seconda Categoria 1 1957-1958 12
Serie D 6 1978-1979 2013-2014
Campionato Interregionale 5 1981-1982 1989-1990

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La tifoseria sammaritana al termine della finale play-off del 2012

Il tifo organizzato a Santa Maria Capua Vetere nasce durante la stagione 1999-2000 con il gruppo Boys SMCV, seguito poi dalle Teste Matte del rione IACP; fazioni minori erano invece gli Skonvolts, il Nucleo San Pietro, l'Inferno Nerazzurro, lo Stampo Ultras (sorto nel 2000) e la Drink Company del rione S.Erasmo. Nel 2011, dalle ceneri dei precedenti gruppi il tifo in città si riorganizza e viene fondata la Brigata Spartaco. Nel dicembre 2021 i più giovani seguaci dei neroblu decidono in comune accordo con la Brigata di fondare un nuovo gruppo Ultras, i Crazy Boys.

La tifoseria nerazzurra ha occupato la tribuna sita sul lato ovest dello stadio M. Piccirillo sino al suo abbattimento avvenuto nel 2013.

Nella stagione 2002-2003, l'ultima giocata tra i professionisti, i sostenitori sammaritani presenti allo stadio sono stati mediamente 966. La partita con più spettatori è stata quella contro il Foggia, con oltre1500 presenze[16].

Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]

La tifoseria neroblu non sostiene gemellaggi ufficiali ma solo amicizie e rapporti di reciproco rispetto. L'unica amicizia, molto sentita, è quella con gli ultras della Battipagliese,[17][18] sancita nel corso della stagione 2012-13 quando le tifoserie si sono incontrate pranzando insieme per ricordare un tifoso del Gladiator. Tale amicizia è stata poi rinnovata il 7 novembre 2014 durante la festa della Brigata Spartaco, con la donazione al gruppo di una targa ricordo da parte degli Ultras Battipaglia, entrambe le tifoserie trovano spesso il modo per incontrasi e rafforzare anno dopo anno questa amicizia. Proprio in virtù dell'amicizia con i bianconeri, i Sammaritani hanno maturato ottimi rapporti nei confronti degli ultras dell'Angri[18] (storici gemellati dei Battipagliesi) a partire dal 2012. Nel 2019 maturano buoni rapporti anche con la tifoseria dell'Afragolese. Rispetto anche con i tifosi organizzati di Mondragone.La Brigata Spartaco stringe amicizia con un gruppo Ultras di Bari (gli Alcool) e nel 2018 fanno visita al Club dei Bulldog donando loro una sciarpa del gruppo. In passato, nei primi anni 2000 gli ultras sammaritani sostennero il loro unico gemellaggio con quelli della Barrese,[19] ma la successiva sparizione della squadra napoletana dai campionati dilettantistici ne ha causato lo scioglimento della tifoseria organizzata e, di conseguenza, il mancato rinnovamento del rapporto. Amicizia risalente sempre allo stesso periodo ma anch'essa persa con il tempo è stata quella con i tifosi della Cavese, in particolare con il gruppo Noi di Cava.

La rivalità più sentita è senza dubbio quella con i tifosi della Casertana,[20] sorta ufficialmente durante il campionato 2001/02 (vinto proprio dai neroblu) ma che in realtà affonda le proprie storiche radici nel campanilismo nei confronti del capoluogo di Provincia. A seguire, forte odio anche nei confronti delle tifoserie di Latina[21] (in seguito a scontri durante una gara di Coppa Italia nell'estate 2002 e poi negli incontri successivi), del Lucera[22][23] a causa degli scontri avvenuti tra le due tifoserie durante il campionato di Serie D, e di Acerrana[24] ed Ischia[24] (le tifoserie si scontrarono nel 2011 durante un'amichevole precampionato in virtù del gemellaggio che legava Ischitani e Acerrani). Si segnala inoltre una rivalità minore con i tifosi dell'Albanova (a partire dal 2019, partita sentita solo da parte casalese per la vicinanza delle due città). Negli anni 2000 sono poi sorte le inimicizie con gli ultras di Puteolana,[25] Viribus Unitis e Sora,[26] mentre con il passare degli anni è andata scemando quella con la Nocerina[27] (incontrata nella stagione 2002/03 e nuovamente nel 2019/2020 e 2020/2021). Infine, disordini nel 2004 anche con i tifosi del Villa Literno.[28]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il Gladiator cambia denominazione e sede sociale, si ritorna finalmente sammaritani, su sportcasertano.it.
  2. ^ Salta la fusione con il Sant'Erasmo, si resta San Felice, su sportcasertano.it.
  3. ^ Eccellenza, il Gladiator va a Maddaloni, su corrieredellosport.it (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  4. ^ Campania - Il Gladiator cambia denominazione e sede, su notiziariocalcio.com.
  5. ^ Agropoli e Gladiator in festa: ufficiale il loro ripescaggio in Serie D!, su ilcorrieredelpallone.it.
  6. ^ CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 2004. URL consultato il 9 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2016).
  7. ^ Comunicato Ufficiale n. 05 del 28 Agosto 2014 (PDF), su figcavellino.it, http://www.figcavellino.it/, 28 agosto 2014. URL consultato il 9 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
  8. ^ Iscrizione al campionato di serie D: niente ricorso per Folgore Selinunte e Gladiator, su seried.lnd.it. URL consultato il 25 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017).
  9. ^ Il Gladiator si iscrive al campionato di Promozione col titolo del Santa Maria La Fossa [collegamento interrotto], su campaniafootball.com.
  10. ^ a b Gladiator, l’inizio di una nuova era. Ecco l’organigramma societario
  11. ^ a b Società inattiva
  12. ^ US Gladiator
  13. ^ Almanacco illustrato del calcio 1975, edizioni Panini, pag. 325
  14. ^ Almanacco illustrato del calcio 1981, edizioni Panini, pag. 357
  15. ^ Almanacco illustrato del calcio 1987, edizioni Panini, pag. 316
  16. ^ Statistiche spettatori Serie C2 2002-2003, su stadiapostcards.com. URL consultato il 24 giugno 2015.
  17. ^ Comunicato Ultras Battipaglia MMXII, su sportpeople.net, http://www.sportpeople.net/, 14 gennaio 2014. URL consultato il 7 gennaio 2015.
  18. ^ a b Angri/Gladiator/Battipagliese/Mondragone, su instagram.com.
  19. ^ Barrese-Gladiator, su tifonet.it. URL consultato il 18 aprile 2016.
  20. ^ Quando il tifo va oltre ogni rivalità: il cordoglio dei Fedayn Bronx per il tifoso del Gladiator, sportcasertano.it, 28 giugno 2016. URL consultato il 16 ottobre 2016.
  21. ^ Gladiator-Latina: cronaca degli incidenti
  22. ^ Tifoserie pugliesi, su biangoross.com, http://www.biangoross.com/, 21 novembre 2010. URL consultato il 23 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
  23. ^ Guerra&Pace, su tifonet.it, http://www.tifonet.it/. URL consultato il 23 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2012).
  24. ^ a b Luigi Monti, Gladiator-Ischia: ricostruita la dinamica degli scontri, in notiziariocalcio.com, 14 luglio 2011. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  25. ^ Scontri tra ultras e polizia fuori dallo stadio, 9 daspo per i tifosi violenti
  26. ^ "Voce in Capitolo"numero 42
  27. ^ ATLANTE ULTRAS Italia - dalla L alla R, 15 luglio 2009. URL consultato il 18 ottobre 2016.
  28. ^ Comunicato AS Villa Literno, su calciodilettante.org. URL consultato il 18 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2009).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]