Arturo Tolentino

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Arturo Tolentino

Vicepresidente delle Filippine
Durata mandato16 febbraio 1986 –
25 febbraio 1986
PresidenteFerdinand Marcos
PredecessoreFernando Lopez
SuccessoreSalvador Laurel

Presidente del Senato delle Filippine
Durata mandato17 gennaio 1966 –
26 gennaio 1967
PredecessoreFerdinand Marcos
SuccessoreGil Puyat

Ministro degli Affari Esteri delle Filippine
Durata mandato1984 –
1985
PredecessoreManuel Collantes (temporaneo)
SuccessorePacifico A. Castro (temporaneo)

Senatore della Repubblica delle Filippine
Durata mandato30 giugno 1992 –
30 giugno 1995

Durata mandato30 dicembre 1957 –
23 settembre 1972

Membro della Camera dei rappresentanti delle Filippine - terzo distretto di Manila
Durata mandato30 dicembre 1949 –
30 dicembre 1957
PredecessoreNuova carica
SuccessoreRamon Bagatsing

Dati generali
Partito politicoCoalizione Popolare Nazionalista
KBL
ProfessioneAvvocato

Arturo Modesto Tolentino (Tondo, 19 settembre 1910Quezon City, 2 agosto 2004) è stato un politico filippino, che ha ricoperto brevemente la carica di 9º vicepresidente delle Filippine nel febbraio 1986.

Nel corso della sua lunga carriera politica ricoprì svariate posizioni del governo delle Filippine.

In seguito alla caduta del governo di Ferdinand Marcos per via della rivoluzione del Rosario, nel luglio 1986 Tolentino e alcuni sostenitori dell'ex capo di Stato cercarono di organizzare un colpo di Stato per estromettere il Presidente in carica Corazon Aquino, senza però riuscirvi.

Vicepresidenza[modifica | modifica wikitesto]

Nel dicembre 1985, in vista delle imminenti elezioni anticipate del febbraio 1986, il Presidente in carica Ferdinand Marcos annunciò che Tolentino sarebbe diventato il suo vicepresidente. L'opposizione invece si presentò attraverso la candidatura di Corazon Aquino, con Salvador Laurel come suo vicepresidente.[1][2] Il comitato per le elezioni filippino (COMELEC) dichiarò Tolentino vincitore con un totale di 10 134 130 voti, contro i 9 173 105 di Laurel. Contrariamente, i risultati della National Movement for Free Elections (NAMFREL), organo composto da osservatori internazionali, diedero Laurel vincitore con 7 255 925 voti contro i 6 385 293 di Tolentino. Per la Presidenza si verificò una situazione analoga fra la Aquino e Marcos, ed infine quest'ultimo fu dichiarato vincitore con un margine superiore ad un milione di voti.

Con la rielezione di Ferdinand Marcos, il 16 febbraio 1986 Tolentino divenne il 9º vicepresidente delle Filippine. Tuttavia, il suo mandato durò solamente nove giorni e Tolentino non riuscì ad esercitare alcun potere. I risultati giudicati fraudolenti dall'opposizione causarono una sollevazione civile e militare, nota come rivoluzione del Rosario, che risultò nell'esilio forzato di Marcos e nell'instaurazione di un nuovo governo da parte di Corazon Aquino e del suo vicepresidente Salvador Laurel.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pollard, Vincent Kelly, Globalization, democratization and Asian leadership: power sharing, foreign policy and society in the Philippines and Japan, in Ashgate Publishing, 2004, p. 50, ISBN 978-0-7546-1539-2.
  2. ^ Parnell, Philip C., Criminalizing Colonialism: Democracy Meets Law in Manila, in Crime's power: anthropologists and the ethnography of crime, Palgrave-Macmillan, Parnell, Philip C. & Kane, Stephanie C., 2003, p. 214, ISBN 978-1-4039-6179-2.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vicepresidente delle Filippine Successore
Fernando Lopez 16 febbraio 1986 – 25 febbraio 1986 Salvador Laurel
Controllo di autoritàVIAF (EN79410375 · ISNI (EN0000 0000 5598 7122 · LCCN (ENn84123174 · GND (DE11908788X · J9U (ENHE987007455792205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84123174