Artur Virgílio Alves dos Reis

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Artur Virgílio Alves dos Reis

Artur Virgílio Alves dos Reis (Lisbona, 8 settembre 18969 luglio 1955) è stato un truffatore portoghese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Spregiudicato uomo d'affari e abile truffatore, negli anni venti organizzò un raggiro ai danni del Banco de Portugal, meglio conosciuto come Scandalo della Banca del Portogallo, tuttora considerato la più colossale truffa mai perpetrata ai danni di una banca nazionale.

Con l'aiuto di alcuni complici, nel 1925 Alves dos Reis riuscì a falsificare le firme dei dirigenti della Banca del Portogallo su una serie di documenti che lo autorizzavano a richiedere la stampa di un ingente quantitativo di banconote da 500 escudos, per la quale fu incaricata la stessa ditta inglese stampatrice ufficiale della banca centrale portoghese.

Sulle prime il raggiro riuscì perfettamente, tanto che Alves dos Reis e i suoi complici, con le oltre 200.000 banconote ottenute, si arricchirono rapidamente, fondando addirittura una banca utilizzata prevalentemente per riciclare le banconote e investirle in attività finanziarie nella colonia portoghese dell'Angola, e, paradossalmente, stimolando in senso positivo l'economia.

Tuttavia nell'autunno del 1925, grazie anche alla inchiesta del giornale di Lisbona O Século, la truffa venne scoperta. Lo scandalo che si venne a creare fu enorme con ripercussioni notevoli per l'economia e la stabilità politica del Portogallo.

Alves dos Reis, insieme a quasi tutti i suoi complici, venne arrestato e nel 1930 condannato a 20 anni di prigione. Scarcerato nel 1945, morì povero dieci anni dopo.

Negli anni seguenti molti libri, inchieste giornalistiche e persino studi accademici in tutto il mondo hanno trattato il caso, da cui sono stati tratti alcuni film per la televisione. In Italia, in particolare, il personaggio di Alves dos Reis fu interpretato nel 1974 da Paolo Stoppa nella miniserie TV Accadde a Lisbona[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Teigh Bloom, L'uomo che frodò il Portogallo (Rizzoli, 1968)
  • Andrew Bull, Alves Reis and the Portuguese Bank Note scandal of 1925, The British Historical Society N. 24, pp. 22-57 (1997).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN52511909 · ISNI (EN0000 0001 1763 4809 · LCCN (ENn92020010 · GND (DE120105705 · BNF (FRcb166078796 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n92020010
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