Arts in Marrakech

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Voice in the Wilderness- di Alexander Ponomarev, per la Biennale di Marrakech 5. Foto- Achraf Bendaoud
Arte di Faouzi Laatiris per la 4ª edizione della Biennale di Marrakech. credit r.v.wienskowski

Arts in Marrakech (AiM) è la Biennale internazionale di Marrakech, nata nel 2005.

È il primo importante festival trilingue del Nord Africa (inglese, arabo e francese). L'AiM è un'associazione no-profit che cerca di promuovere gli artisti e la cultura contemporanea in Nord Africa.[1]

Programma[modifica | modifica wikitesto]

La sua programmazione comprende dibattiti, letture, proiezioni e spettacoli. Ha dato spazio a giovani artisti provenienti da tutto il mondo. La Biennale di Marrakech promuove lo scambio inter-culturale e inter-disciplinare. Questa sua natura moderna e coinvolgente permette alla rassegna di affermarsi nel panorama artistico internazionale, candidando Marrakech a nuova destinazione dell'avanguardia artistica, al pari di Venezia, Edimburgo e Miami.

1ª Edizione 2005[modifica | modifica wikitesto]

Al festival del 2005 hanno partecipato vari ospiti tra cui Hanif Kureishi, Esther Freud e Annie Lennox. È stato inaugurato il Wonderful Fund Collection al Museo di Marrakech, una collezione di 100 opere d'arte contemporanea. La collezione non è stata creata come un investimento, ma come una piattaforma per la scoperta e il sostegno dei giovani artisti. Hanno partecipato 64 artisti tra cui Sarah Lucas, Grayson Perry, Jake and Dinos Chapman, Tracey Emin e Gavin Turk[2].

2ª Edizione 2007[modifica | modifica wikitesto]

Tra i vari eventi, della seconda edizione, la mostra fotografica nel museo di Marrakech è stata una delle prime grandi mostre internazionali con lo scopo di creare una panoramica della fotografia africana. L'appartement 22, un progetto per l'arte contemporanea a Rabat fondato e curato da Abdellah Karroum, ha presentato lavori video, fotografici, installativi, prodotti da artisti marocchini tra il 2002 e il 2007.

3ª Edizione 2009[modifica | modifica wikitesto]

Il principale appuntamento dei cinque giorni della terza edizione è stato “A proposal for articulating works and places” curato da Abdellah Karroum. Una mostra molto particolare poiché gli artisti coinvolti sono stati invitati a vivere i luoghi della città e reinterpretarli trasformandoli da luoghi di esposizione a spazi di sperimentazione visiva. La mostra è stata ospitata in posti differenti: presso il Palais Bahia, il Royal Theatre e spazi sia pubblici che privati della città. Tutte queste performance artistiche sono state documentate da Radio22[3]. Il programma letterario della Biennale è organizzato da Simon Prosser, direttore di Hamish Hamilton & Penguin, Abdellah Taïa e Alexandra Pringle, direttore di Bloomsbury Publishing. La direzione del programma cinematografico di AiM è stata realizzata in partnership con ESAV, Ecole Supérieure des Art Visuels (l'unica scuola di cinema e arti visive del Nord Africa) sotto la direzione di Vincent Melilli, Alan Yentob (direttore creativo di BBC) e Stuart Comer (curatore Film al Tate Modern).

Alcuni partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sito AiM Archiviato il 23 luglio 2012 in Archive.is.
  2. ^ Sito The Wonderfoul Found Archiviato l'8 ottobre 2011 in Internet Archive.
  3. ^ Sito R22, su radioapartment22.com. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2018).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]