Aria di Parigi

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L'aria di Parigi
Titolo originaleL'air de Paris
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno1954
Durata110 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaMarcel Carné
SoggettoJacques Viot (romanzo) (non accreditato)
SceneggiaturaMarcel Carné e Jacques Sigurd
ProduttoreCino Del Duca e Robert Dorfmann
Casa di produzioneSilver Films, Del Duca Film, Galatea Film
FotografiaRoger Hubert (assistente René Guissart)
MontaggioHenri Rust
MusicheMaurice Thiriet
ScenografiaPaul Bertrand, Roger Volper
CostumiCristóbal Balenciaga (non accreditato)
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Aria di Parigi (L'air de Paris) è un film del 1954 diretto da Marcel Carné, tratto dal romanzo La Choute di Jacques Viot.

È stato presentato in concorso alla 19ª Mostra del cinema di Venezia, dove Jean Gabin ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile per questa interpretazione e per quella in Grisbì di Jacques Becker.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Victor Le Garrec è un pugile ex campione che vive a Parigi, mentre la moglie Blanche vorrebbe trasferirsi sulla Costa Azzurra. Nella palestra che dirige incontra il giovane André Menard, detto Dedé, che ha la stoffa per diventare un futuro campione e lo sottopone ad una severa disciplina. Andrè, grazie a Corinne, trova la forza di volontà necessaria per affrontare e vincere un incontro importante. Ma il loro amore ha vita breve.

André si trova ad un bivio: da un lato la carriera sportiva curata da Victor e dall'altro la vita di coppia con Corinne. Sarà la ragazza a scegliere di farsi da parte per permettere al pugile di raggiungere gli obiettivi sognati da Victor.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese si svolsero nel marzo-aprile 1954.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La prima del film avvenne il 24 settembre 1954, preceduta da una serata di gala a Montecarlo il 15 agosto.[1]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Per il Dizionario Mereghetti è un film di «onesta medietà».[2] Il Dizionario Morandini lo definisce un'«opera minore, logora e stanca, che sostituisce un sentimentalismo rosa al pessimismo nero».[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Claude Guiguet, La carriera di Marcel Carné, in appendice a Marcel Carné, Io e il cinema. Roma, Lucarini, 1990 p. 386
  2. ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008. Milano, Baldini Castoldi Dalai editore, 2007. ISBN 9788860731869 p. 229
  3. ^ Il Morandini - Dizionario dei Film 2000. Bologna, Zanichelli editore, 1999. ISBN 8808021890 p. 101

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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