Aree urbane marginali

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

L'espressione aree urbane marginali traduce la più nota forma inglese "Distressed Urban Areas" ed indica situazioni di sottosviluppo in contesti sviluppati; secondo la definizione data dall'OCSE, queste sono aree che si trovano all'interno di città nelle quali sono presenti notevoli condizioni di arretratezza rispetto alla città stessa e alla media nazionale. In queste zone sono presenti problemi che fanno in modo che servizi, livelli di vita e risorse, considerati normali nel resto della città, siano qui assenti o pesantemente limitati.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Standard di vita inferiori alla media nazionale e urbana.
  • Arretratezza multidimensionale, che comprende cioè vari ambiti della vita sociale (disoccupazione, criminalità, degrado sociale ed ambientale, bassi livelli di alfabetizzazione.
  • Queste aree sono facilmente riconoscibili, cioè si distinguono a vista d'occhio dal resto della città sia da coloro che vi abitano, sia dai non residenti.
  • Presenza di circoli viziosi che perpetrano queste condizioni di sottosviluppo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Mauro Francini, Recupero di aree marginali e mobilità. Interrelazioni sostenibili per lo sviluppo di sistemi urbani, Franco Angeli, 2012, ISBN 9788856856873.


  Portale Sociologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di sociologia