Arco di Marcantonio

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Arco di Marcantonio
Arco di Marcantonio dell'antica Aquinum
CiviltàAntica Roma
EpocaI secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneAquino
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 41°29′53.9″N 13°42′05.6″E / 41.498306°N 13.701556°E41.498306; 13.701556
Arco di Marcantonio dell'antica Aquinum
Arco di Marcantonio dell'antica Aquinum

L'arco di Marcantonio è un arco romano del I secolo a.C. situato ad Aquino (antica Aquinum, oggi in provincia di Frosinone). Si presenta parzialmente immerso e sorgeva in antico sulla via Latina, all'ingresso est della città. Alcuni studiosi pensano che sia il primo arco onorario costruito all'interno del mondo romano.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'arco prende il nome da una tradizione locale, secondo la quale sarebbe stato costruito in una sola notte dai cittadini di Aquino in onore di Marco Antonio, che aveva fatto sosta nella città sulla strada tra Cassino (Casinum) e Roma[2].

Fu probabilmente realizzato in occasione della deduzione coloniale di veterani ad Aquinum nel 41 a.C.[3], ovvero in conseguenza della sistemazione del tracciato della via Latina ad opera di Gaio Calvisio Sabino nel 27 a.C.[4]

Fu parzialmente sommerso in un canale realizzato dopo gli inizi del XVI secolo[5] per l'alimentazione dei mulini, e che venne utilizzato in seguito da una cartiera. Uno dei capitelli è stato danneggiato durante la seconda guerra mondiale.

L'arco è stato sottoposto a restauri nel 1995-1996[6]. Eliminata l'acqua dal canale, l'arco si presenta tuttavia ancora parzialmente interrato.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'arco è costruito in opera quadrata di blocchi di travertino. Si presenta parzialmente immerso e privo della parte superiore la sua larghezza complessiva è di 6,10 metri. Si presenta privo della trabeazione, dell’attico superiore e della parte inferiore del capitello destro sul lato orientale. La parte inferiore del monumento non è visibile, era immerso parzialmente nel corso delle Forme di Aquino, che passava lì artificialmente.

L'arcata dell'unico fornice, priva di decorazioni, è sorretta da un coronamento di imposta che a sua volta poggia su colonne con fusti realizzati in rocchi lisci intagliati insieme ai blocchi della muratura e con capitelli ionici inserite negli spigoli interni dei piloni. Agli spigoli esterni sono inserite due semicolonne collegate sui due lati, con fusti ugualmente lisci e con capitelli corinzi.

La posizione topografica del monumento è isolata e in rilievo rispetto alla città, nel punto oltre cui si apriva il centro urbano, in modo da valorizzarlo e renderlo ancora più evidente, come una cornice.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ LA STORIA, su Comune d'Aquino.
    «...ed il già citato arco onorario di Marcantonio, che si fa risalire al I secolo a.C. e che alcuni studiosi ritengono sia il primo arco onorario costruito nel mondo romano...»
  2. ^ L'episodio della sosta ad Aquino di Marco Antonio è raccontato nelle Filippiche di Cicerone (II, 105-106).
  3. ^ De Maria 1988, citato in bibliografia; vedi anche in precedenza Elizabeth Casteels, "Les chapiteaux ioniques à quatre faces d'Ordona", in Bulletin de l'Institut historique belge de Rome, 46-47, 1976-77, p.24, per la datazione dei capitelli ionici dell'arco alla metà del I secolo a.C., e successivamente Heinrich 1991, citato in bibliografia (che avvicina tuttavia i capitelli corinzi ad esemplari di Ostia antica datati intorno al 12 a.C.); e Murro 2007.
  4. ^ G. Ceraudo, "Miliari della via Latina nel territorio di Aquino", in Spigulature aquinati. Studi storico-archeologici su Aquino e il suo territorio, Aquino 2007, p.106. La questione della datazione è riassunta in Massimiliano Valenti, "Il riuso dell'antico a Cassino: i capitelli corinzi di S. Maria delle Cinque Torri", in Giuseppina Ghini (a cura di), Settimo incontro di studi sul Lazio e la Sabina (Lazio e Sabina, 7, atti del convegno, Roma 9-11 marzo 2010), Roma 2011, p.537, nota 26.
  5. ^ L'arco compare per intero (e quindi non doveva ancora essere sommerso) in un disegno di Giuliano da Sangallo (1445-1516); nel disegno l'arco è coronato da un frontone sull'attico (oggi mancante). Vedi Cagiano de Azevedo 1938, citato in bibliografia.
  6. ^ Descrizione e immagini dei restauri dell'arco di Marcantonio Archiviato l'11 giugno 2013 in Internet Archive. sul sito AquinoSindaco.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Michelangelo Cagiano de Azevedo, "L'arco di Aquino e un disegno di Giuliano da Sangallo", in Palladio, 2, 1938, pp. 41–44.
  • F. S. Kleiner, "
  • Silvio De Maria, Gli archi onorari di Roma e dell'Italia romana (Bibliotheca archaeologica 7), Roma 1988, pp.53 e 231.
  • Hayo Heinrich, "Der kapitelle des Bogen von Aquino", in Archäologischer Anzeiger, 1991, pp. 606–606.
  • Giovanni Murro, "Aquinum: cosiddetto Capitolium, Porta S. Lorenzo, Arco onorario", in Spigolature aquinati. Studi storico archeologici su Aquino e il suo territorio, Aquino 2007, pp. 133–144.
  • Giuseppe Ceraudo, Giovanni Murro, Aquinum. Guida ai monumenti e all’area archeologica, Foggia, Claudio Grenzi Editore, 2018, pp. 51-53

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