Arcivescovato maggiore di Kiev-Halyč

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Arcivescovato maggiore di Kiev-Halyč
Києво-Галицьке Верховне Архиєпископство
Archiepiscopatus Maior Kioviensis-Haliciensis
Chiesa ucraina
Mappa della diocesi
 
Arcivescovo maggioreSvjatoslav Ševčuk
AusiliariStepan Sus[1]
 
StatoUcraina
 
Erezione23 dicembre 1963
Ritobizantino
Dati dall'Annuario pontificio 2004 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Ucraina

L'arcivescovato maggiore di Kiev-Halyč (in latino Archiepiscopatus Maior Kioviensis-Haliciensis, in ucraino Києво-Галицьке Верховне Архиєпископство?) è la sede dell'arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina. È retta dall'arcivescovo maggiore Svjatoslav Ševčuk.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'arcivescovo maggiore di Kiev-Halyč ha giurisdizione patriarcale su tutti i fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina che dimorano in Ucraina (ad eccezione della Transcarpazia[2]), territorio proprio di questa Chiesa sui iuris.[3]

L'arcivescovo maggiore è anche arcivescovo metropolita di Kiev, sua sede propria. La città di Halyč, di cui l'arcivescovo maggiore porta il titolo, rientra nel territorio dell'arcieparchia di Ivano-Frankivs'k.

Dipendono direttamente dall'arcivescovo maggiore di Kiev-Halyč gli esarcati arcivescovili di Donec'k, Charkiv, Odessa, Crimea e Luc'k.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 dicembre 1963 papa Paolo VI ha elevato la Chiesa greco-cattolica ucraina al rango di Chiesa arcivescovile maggiore con il titolo di Leopoli degli Ucraini.[4] Sede propria dell'arcivescovo maggiore era l'arcieparchia di Leopoli degli Ucraini.

Il 6 dicembre 2004 la sede dell'arcivescovo maggiore è stata trasferita a Kiev e contestualmente l'arcivescovato maggiore ha mutato il proprio nome in quello attuale.

Cronotassi degli arcivescovi maggiori[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vescovo titolare di Zigri.
  2. ^ Dal sito web Archiviato il 24 giugno 2021 in Internet Archive. della Chiesa greco-cattolica ucraina.
  3. ^ Codice dei canoni delle Chiese orientali, art. 146-147. D. Le Tourneau, Le caractère personnel et territorial de la "potestas" des Patriarches orientaux, en «Folia Canonica» 5 (2002), pp. 85–93.
  4. ^ Dichiarazione della Congregazione per le Chiese orientali in: AAS 56 (1964), p. 214.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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